Category: Mobilità

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Flotte aziendali elettriche. ALD Automotive Italia e ChargePoint insieme per semplificare la mobilità elettrica delle imprese italiane. ALD Automotive Italia, nell’ambito di una partnership globale già avviata dalla holding ALD Automotive ̶ leader mondiale nelle soluzioni di mobilità e noleggio a lungo termine ̶ ha stretto un accordo con la filiale europea di ChargePoint Holdings Inc. ̶ network mondiale di infrastrutture e servizi di ricarica per veicoli elettrici ̶ per offrire alle piccole, medie e grandi imprese italiane un nuovo sistema di ricarica all’avanguardia per le flotte aziendali e assicurare una mobilità sostenibile a 360°. La partnership è stata già attivata con successo in altri cinque paesi Europei: Francia, Regno Unito, Spagna, Svezia e Paesi Bassi.

Grazie alla partnership con ChargePoint, ALD Automotive Italia metterà a disposizione un servizio particolarmente innovativo, nato per le auto aziendali elettriche, che offrirà la possibilità di ricaricare il veicolo a casa, sul posto di lavoro e lungo il tragitto, garantendo così alle aziende e ai loro dipendenti un sistema semplice e accessibile, in linea con gli obiettivi dell’azienda, che da anni lavora per incentivare le imprese a investire nei veicoli ibridi ed elettrici.
L’obiettivo è fare in modo che il passaggio alle auto alla spina avvenga in maniera naturale e che il mondo produttivo colga in pieno i vantaggi e le opportunità della mobilità sostenibile.

Questa nuova soluzione dedicata all’elettrico comprenderà in un unico canone i servizi di consulenza e analisi per l’elettrificazione della flotta, la card per ricaricare dalla rete di infrastrutture pubbliche e l’installazione di infrastrutture domestiche per i propri dipendenti, comprensive di rimborso automatico per l’energia erogata da casa. Inoltre, grazie al cruscotto digitale MyALD, sarà possibile per i Fleet Manager monitorare le singole sessioni di ricarica dei propri driver e visionare tutte le relative fatture. Una soluzione integrata che sarà in grado di sostenere in maniera puntuale il mondo imprenditoriale e semplificare ulteriormente il passaggio a una flotta green.
Tale soluzione, che si basa su un sistema integrato di ricarica, si adatta perfettamente ai bisogni delle imprese italiane, facilitando l’esperienza di guida e rendendo più semplice la gestione delle flotte.

“Con ChargePoint condividiamo il desiderio di incentivare la mobilità elettrica e di renderla accessibile alle aziende e alla società”, ha dichiarato Antonio Stanisci, Commercial & Marketing Director di ALD Automotive Italia. “La nostra ambizione è portare le imprese ad adottare flotte aziendali elettriche, ad emissioni zero, e far capire che la transizione non riguarda il futuro, ma il presente di ognuno di noi. Questa partnership contribuisce a rendere sempre più concreto il raggiungimento degli obiettivi del nostro piano strategico ‘MOVE 2025’, ovvero l’aumento della quota di veicoli elettrici e plug-in hybrid pari a circa il 30% delle auto nuove consegnate entro il 2025”.

“La partnership con ALD Automotive renderà il passaggio alla guida elettrica sempre più semplice, offrendo la possibilità di effettuare la ricarica a casa così come sul posto di lavoro in tutta Italia”, ha affermato André ten Bloemendal, Senior Vice President Sales di ChargePoint, Inc. “Mentre fleet manager e dipendenti si avvicinano sempre più rapidamente alle nuove motorizzazioni e a modalità di trasporto sostenibili, ChargePoint, in collaborazione con eco system partner come ALD, si impegna a creare le condizioni ideali per fornire un sistema più agevole per lo spostamento di persone e beni”.

ALD Automotive è leader globale nelle soluzioni di mobilità e fornisce servizi di noleggio e gestione delle flotte aziendali in 43 Paesi. ALD Automotive gestisce 1 milione e 680 mila veicoli con 6.700 dipendenti. Société Générale è l’azionista di maggioranza di ALD Automotive.
In Italia, con le sue sedi di Roma e Milano, uno staff di oltre 600 risorse, piattaforme digitali dedicate ai propri servizi e una rete assistenza di oltre 8.000 centri convenzionati, ALD gestisce e sviluppa la mobilità di circa 61.000 clienti, grazie a soluzioni flessibili e personalizzate che rispondono alle esigenze di aziende corporate, PMI, professionisti e P. IVA, fino ai clienti privati, con un totale parco circolante di quasi 160.000 unità tra auto, veicoli commerciali leggeri e moto.

ChargePoint fin dal 2007 si impegna a rendere più semplice il passaggio all’energia elettrica per aziende e conducenti, con la più grande rete di ricarica per veicoli elettrici e la serie di soluzioni di ricarica più completa attualmente disponibili. ChargePoint crea una rete di rifornimento completamente nuova per consentire lo spostamento di beni e persone secondo una modalità completamente elettrica.
La piattaforma di abbonamento cloud di ChargePoint e l’hardware di ricarica software-defined sono progettati per includere opzioni per ogni scenario, dai luoghi di lavoro alle flotte, dal residenziale al dettaglio.
Ad oggi, la rete ChargePoint fornisce l’accesso a centinaia di migliaia di punti di ricarica in Nord America e in Europa, con approssimativamente una ricarica ogni due secondi, nonché una fornitura di più di 98 milioni di ricariche. Migliaia di aziende e organizzazioni e centinaia di migliaia di conducenti in tutto il mondo si affidano a ChargePoint.

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Green trucking Eurovignette. EU member states have until 2023 to implement a new system of road tolls which give big incentives for zero-emissions trucks after MEPs voted to adopt new legislation today. Transport & Environment (T&E) hailed the updated Eurovignette law as a watershed for green trucking which will benefit the climate, air quality and hauliers, but it called on member states to start work on its implementation immediately.

By May 2023, hauliers operating zero-emissions trucks – battery electric or hydrogen – must be given discounts of at least 50% on distance-based road tolls. Member states could opt to levy extra CO2-based charges on fossil fuel lorries instead, or implement both measures. With road tolls costing hauliers up to €25,000 a year per truck annually, switching to zero-emissions vehicles will cut their overheads considerably.

James Nix, freight policy manager at T&E, said: “This is a watershed for green trucking. Fossil-fuel trucks will finally have to pay more if they emit more, and hauliers who switch to emissions-free vehicles will slash their costs. But the clock is ticking on national governments to have the cleaner, fairer system in place on time. Europe cannot wait any longer to tackle this major source of emissions.”

The new law also requires countries to apply air pollution charges for trucks from 2026
Today only four member states charge trucks for their air pollutants, and T&E said making these charges mandatory is a big step towards recovering the full costs of trucking’s impact on human health and the environment. Vans and minibuses will also need to be tolled based on their environmental performance from 2026.

From 2024, new time-based road charges for trucks, which are less fair than distance-based tolling, will be restricted to limited circumstances. If time-based charges remain on major highways after April 2024, they must be varied according to the truck’s CO2 emissions.

Countries with toll roads under concession contracts can exempt these tolls from both CO2- and air pollution-based charging, but only until these contracts are renewed or substantially amended.

Trucks are responsible for 23% of the EU’s climate emissions from road transport [1] and, according to data from Copenhagen, Paris and London [2], account for more than 20% of road vehicles’ emissions of poisonous NOx.

[1] UNFCCC (2019). GHG data from UNFCCC.
https://unfccc.int/process-and-meetings/transparency-and-reporting/greenhouse-gas-data/ghg-data-unfccc/ghg-data-from-unfccc

[2] Nationalt Centre for Miljø og Energi, Kildebidrag til sundhedsskadelig luftforurening i København (2013) https://www.dmu.dk/Pub/SR57.pdf

Greater London Authority, Emissions data (2016)
https://data.london.gov.uk/dataset/london-atmospheric-emissions-inventory–laei–2016

AirParif (2020) Émissions de polluants atmosphériques et de gaz à effet de serre https://www.airparif.asso.fr/sites/default/files/documents/2020-08/inventaire_emissions_idf_2017_20200724.pdf

www.transportenvironment.org

Pronti per Green Lab 2022. Mancano pochi giorni alla prima edizione di Green Lab, l’evento di IKN Italy in cui scoprire la roadmap per la transizione di aziende pubbliche e private alla mobilità elettrica, sostenibile, connessa e smart.

“Mobilità Sostenibile: tecnologie, incentivi e partnership per l’elettrificazione urbana” è il focus dell’appuntamento in programma in Live Streaming il 24 febbraio.

L’agenda propone interventi di estrema rilevanza, con la partecipazione di AIMS – Associazione Imprenditori per la Mobilità Sostenibile – e ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici.
Paolo Santis, Presidente AIMS, con un Inspirational Speech tratterà il tema “Agevolazioni, Bonus e Incentivi: le linee guida del Governo per i piani urbani di mobilità sostenibile”. Il Governo italiano ha stanziato 750 milioni per progetti legati alla mobilità elettrica nel PNRR, nella cui attuazione sono impegnati il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD) e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS). In particolare, gli obiettivi primari sono: promuovere la condivisione dei dati, riutilizzabilità e interoperabilità dei sistemi di trasporto delle grandi città metropolitane; creare un unico canale digitale per l’integrazione di molteplici servizi di trasporto pubblico e privato; definizione di una strategia nazionale a supporto di Amministrazioni locali e stakeholder coinvolti nel processo di pianificazione della mobilità urbana. Santis presenterà la situazione attuale e cosa si sta portando avanti per agevolare la crescita del mercato elettrico, fra piani di incentivo ad aziende e cittadini.
Il Direttore Generale di ANIASA, Giuseppe Benincasa, presenterà la Case History “Mobilità a noleggio protagonista della transizione ecologica”.

L’evento propone anche un approfondimento relativo alla PA in occasione della Tavola Rotonda “Progetti di Smart Mobility – città italiane a confronto: riconfigurare le città e ripensare la mobilità urbana”. Il dibattito sarà un’occasione per capire come i Grandi Comuni Italiani si stanno attrezzando per contribuire a contenere le emissioni di CO2 nelle reti urbane attraverso la predisposizione di punti di ricarica per i veicoli elettrici e la riqualifica dei quartieri della viabilità urbana in chiave sostenibile.
Con la moderazione di Luigi Troiani, Responsabile Strategie e Rapporti istituzionali AIMS, parteciperanno al confronto: Stefano Riazzola, Dirigente alla Mobilità e Trasporti Comune di Milano, Giuliano Franzoi, Dirigente alla Mobilità e Trasporti Comune di Trento, e Stefano Giorgetti, Assessore Grandi Infrastrutture, Mobilità e Trasporto pubblico Comune di Firenze.
L’International Case Study “Rigenerazione Urbana e new mobility nelle metropoli europee post Covid-19” sarà un’opportunità per apprendere come l’innovazione tecnologica delle città intelligenti disegnano il futuro dell’urbanizzazione e cambiano la mobilità urbana in chiave sempre green.
La testimonianza sarà a cura di Trinidad Hernández Méndez, Directora General de Movilidad Ayntamiento de Málaga, in collegamento dalla città spagnola.

Una Tavola Rotonda sarà dedicata a “Sharing Mobility, un fenomeno in ascesa: gli effetti dell’epidemia sulla condivisione di mezzi” con focus sui temi più attuali come: problemi di circolazione urbana e usabilità del servizio: come disciplinare l’uso dei monopattini? quali le novità in vigore nel Nuovo Codice della Strada?; quando open innovation fa rima con sostenibilità: quale ruolo delle startup nello sviluppo delle nuove forme di mobilità? Quali partnership con le multiutility, catene commerciali e PA?; Sharing e ambiente: nuovi stili di vita sostenibili nelle metropoli europee; la tecnologia digitale a supporto dello sharing e della CX.
Parteciperanno al dibattito: Andrea Giaretta, Regional GM Dott, Gianmarco Carnovale, CEO Scuter, e Luca Licchelli, Business Development Lead Italy Share Now, con la moderazione di Massimo Todaro, Integrated Solutions Manager Shell Fleet Solutions.

Numerosi i Case Studies in programma, tra cui “Rete Autostradale a misura di auto elettriche: ASPI, colonnine elettriche ogni 50 km entro il 2023” a cura di Stefano Catolino, Head of E-mobility Free To X, e “Mobilità Metropolitana e Reti di ricarica: come usare i dati per migliorare gli spostamenti in autostrada e in città riadattando le nuove forme di mobilità urbana” presentato da Luca Daniele, CEO Telepass Pay.

Green Lab è rivolto alle seguenti figure aziendali
Responsabile E-mobility, Future Mobility, Smart Cars, Responsabile IT, Responsabile Commerciale e Marketing di Case Auto, Direzione Mobilità/Direzione Ambiente di Enti Locali, Direzione di aziende di Trasporto Pubblico, Responsabile Marketing e Commerciale di Servizi di Sharing, Responsabile Flotte Aziendali , Progettisti Urbani , Responsabile Marketing e Commerciale di Dealer.

IKN Italy, leader nella creazione e sviluppo di contenuti, eventi e corsi di formazione BtoB, raggiungerà nel 2022 il traguardo dei 35 anni. Credibilità, specificità, indipendenza e ricerca continua con i responsabili, C-Level d’azienda, sono gli elementi che distinguono e caratterizzano IKN nel mercato.

Company Profile
IKN Italy, Leader nella creazione e sviluppo di eventi e progetti di formazione rivolti ai professionisti d’azienda, festeggia nel 2022 il 35° anniversario. Credibilità, esperienza, indipendenza, know-how, innovazione e networking sono le parole chiave che caratterizzano l’azienda. Sin dalla sua nascita, IKN Italy è stata in grado di rispondere in modo tempestivo alle esigenze di un mercato in costante trasformazione. Il suo obiettivo principale: assicurare contenuti aggiornati e concreti per accompagnare il middle management nella sua crescita professionale.
Il nome racconta la mission e i valori di un’azienda che ha nel suo DNA la capacità di innovarsi e reagire in maniera tempestiva per affiancare le aziende nell’approfondimento e nella scoperta delle competenze e delle metodologie per essere competitive nel loro mercato di riferimento.
IKN è, infatti, l’acronimo di:
“I” come INSTITUTE: IKN Italy nasce da Istituto Internazionale di Ricerca, filiale italiana di IIR Holding. Grazie all’esperienza maturata dal 1987 ad oggi, è in grado di proporre sia tematiche di grande attualità e interesse che relatori di alto livello. La reale fotografia di IKN Italy la “scattano” i numeri di questi 35 anni: oltre 90.000 partecipanti, 25.000 aziende e 15.000 tra relatori e docenti; cifre che posizionano IKN Italy leader indiscusso nel suo settore.
“K” come KNOWLEDGE: ricerca continua e ascolto delle esigenze degli attori dei diversi mercati di riferimento garantiscono lo sviluppo di contenuti non standardizzati ma specifici, unici ed esclusivi.
I settori sui quali IKN Italy concentra la sua attenzione sono: Farmaceutico e Dispositivi Medici, Energy & Utilities, Sanità, Banca e Assicurazioni, Retail e GDO, Industrial, Logistica, Green & Sostenibilità, Marketing e Vendite, Project Management.
“N” come NETWORKING: gli eventi e le iniziative formative di IKN Italy sono delle occasioni di confronto per interagire in maniera dinamica, condividere esperienze concrete e sviluppare nuove opportunità di business.

Le principali milestones di IKN Italy
1987 – Apertura della sede italiana di IIR – Istituto Internazionale di Ricerca. L’azienda è specializzata in 4 aree di business: Finance, Marketing, Tax & Law e Industrial.
1997 – Prima edizione del Forum Gestione Sinistri, precursore dell’attuale Italy Insurance Forum.
1999 – Lancio del primo corso di formazione nel Project Management and Soft Skills. Presentazione del primo corso In-Company.
2000 – Prima edizione di Forum Retail.
2005 – Informa PLC, società che fornisce conoscenze specialistiche e collegamenti pertinenti a imprese e professionisti, acquisisce IIR Holding
2007 – Prima edizione di Forum Banca.
2011 – Ottenimento della certificazione UNI EN ISO 9001 : 2008, che qualifica IKN Italy per la presentazione di piani formativi finanziati da organi istituzionali e fondi interprofessionali
2013 – Attraverso un’operazione di Management Buyout, Francesca Cattoglio prende le redini di IIR per i mercati di Italia e Spagna.
2017 – In occasione del trentesimo compleanno, IIR diventa IKN Italy.
2020 – IKN Italy amplia l’offerta introducendo nuovi format di formazione digitali e di nuove aree, come quella Green e Sostenibilità.
2022 – IKN Italy compie 35 anni.

24 febbraio – Live Streaming

– BYinnovation è Media Partner di Green Lab

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STRING Region green transition of road transport. Local and regional governments in Germany, Denmark, Sweden, and Norway together with six private companies has applied for EU/CEF funding to support a connected network of hydrogen fuelling stations from Hamburg to Oslo.

The alternatives to fossil fuels are already here, and hydrogen fuel cell technology is a bright green hope for a seamless zero-emission revolution in road transport. STRING members are now planning to invest in the fuelling network that will make it all possible.

A hydrogen vehicle refuels in 5-12 minutes, making it possible to transport goods and people without the logistical challenges of charging battery-operated alternatives. Moreover, hydrogen vehicles are silent and their only by-product is water. However, to make hydrogen fuels a reliable alternative to petrol and diesel, we have to make it available. By supporting the introduction of hydrogen vehicles through the establishment of fuelling infrastructure, local governments provide the opportunity to put an end to the era of fossil fuels, and eliminate hazardous particle pollution and CO2 emission from the transport sector.

To solve the issue of fuelling infrastructure, STRING members and six private companies have initiated a cross-border public/private partnership to invest in a series of hydrogen fuelling stations, with the help of EU funding. If approved, the project GREATER4H will accelerate the deployment of hydrogen vehicles in the entire megaregion and make Northern Europe a global frontrunner in the green transition of road transport.

The private partners Everfuel (DK), Hynion (NO) and GP JOULE (DE) will build and operate the refuelling stations, while Quantron (DE) will supply hydrogen vehicles in different weight categories, in addition to lead the development of financial and market incentives needed to increase demand for hydrogen trucks. GREATER4H will act as catalyst in speeding up deliveries of hydrogen vehicles from vehicles manufacturers. In addition, Ørsted (DK) and RENOVA (SE) have joined GREATER4H as associated partners to contribute with unique perspectives on supply of green hydrogen and end-user perspective as operators of hydrogen trucks. The 13 public authorities in STRING will contribute to GREATER4H by encouraging harmonized regulation related to the roll-out of hydrogen infrastructure.

The project was developed under the STRING chairmanship of Schleswig-Holstein and Schleswig-Holstein will lead GREATER4H in the future. According to Minister of Justice, European Affairs and Consumer Protection, Claus Christian Claussen “a zero-emission transport sector is only possible with a zero-emission fuelling network. If we succeed, Greater4H will be a great leap forward for the green transition, and it will illustrate how we can achieve a full decarbonization of road transport.”

STRING is a membership organisation that connects local governments from Germany, Denmark, Sweden and Norway, to collaborate on cross-border infrastructure development, facilitate the green transition in the transport sector and accelerate innovation and export in green tech.

www.quantron.net

www.stringnetwork.org

Shipping carbon price loophole lets millions of tonnes of CO2 off the hook. Over 25 million tonnes of CO2 – equivalent to the total CO2 emissions of Denmark [1] – are exempt from the EU’s proposed carbon price for shipping, a new Transport & Environment (T&E) study shows.

Arbitrary exemptions of ships such as those servicing oil and gas facilities, as well as yachts, will undermine the EU’s shipping law and let millions of tonnes of emissions off the hook, says T&E.

In July 2021 the European Commission proposed a carbon pricing scheme (ETS) for shipping. It only applies to ships above a certain size (5,000 GT) and there are a number of exemptions for certain ship types.
Alongside exemptions for fishing and military vessels, ships such as those servicing offshore gas and oil vessels are also excluded, despite emitting more on average than bulk carriers and oil tankers. This means just over half of Europe’s ships are exempt from the proposal, despite them accounting for nearly 20% of the EU’s shipping emissions – double what the Commission originally claimed the exemption would cover [2].

Jacob Armstrong, sustainable shipping officer at T&E, said: “It’s good that the EU is finally trying to address shipping’s appalling climate impact. But its proposal based on arbitrary loopholes lets too many heavily polluting vessels off the hook. The EU must rethink its shipping laws to ensure that millions of tonnes of CO2 don’t go unregulated.”

The Commission claims this would reduce the administrative burden by cutting down the number of ships that are covered, while still covering the vast majority of emissions. However, an approach that covers only ships that pollute over a certain amount – rather than based on size – would regulate more emissions without putting an administrative burden on small businesses, says T&E. T&E recommends a carbon threshold of 1,000 tonnes of CO2 per year, which would cover 12% more emissions than the current proposal [3].
The EU’s shipping industry emits nearly 130 millions tonnes of CO2 each year, making up roughly 4% of the bloc’s total emissions.

[1] Total CO2 emissions from the exempted vessels amounted to 25.8 Mt – comparable to the total CO2 emissions of Denmark in 2020, 26.2 Mt. (https://ourworldindata.org/co2/country/denmark, using Global Carbon Project data, 2021). This figure does not include Denmark’s non-CO2 emissions.
For another comparison, it is also equivalent to all of France’s aviation emissions (https://unfccc.int/process-and-meetings/transparency-and-reporting/greenhouse-gas-data/ghg-data-unfccc/ghg-data-from-unfccc).
[2] T&E understands that the Commission has calculated 90% of emissions coverage according to the 50% extra-EU scope, covering all voyages between EU ports and half of all voyages departing from and entering the EU. The Commission, however, does not make this explicit.
[3] Currently, only ships above 5000GT must report their emissions. The system suggested by T&E would require all ships above 400GT to report their emissions but only be subject to the ETS if their yearly emissions exceed 1,000 tonnes of CO2.

Transport & Environment’s (T&E) vision is a zero-emission mobility system that is affordable and has minimal impacts on our health, climate and environment.
Since we were created 30 years ago, T&E has shaped some of Europe’s most important environmental laws. We got the EU to set the world’s most ambitious CO2 standards for cars and trucks but also helped uncover the dieselgate scandal; we campaigned successfully to end palm oil diesel; secured a global ban on dirty shipping fuels and the creation of the world’s biggest carbon market for aviation – just to name a few.
Credibility is our key asset. We are a non-profit organisation and politically independent. We combine the power of robust, science-based evidence and a deep understanding of transport with memorable communications and impactful advocacy.
Our staff in Brussels, Rome, Madrid, Berlin, Warsaw and London collaborate with our 63 national member and supporter organisations in 24 countries across Europe. All together our members and supporters represent more than 3.5 million people.
We coordinate the International Coalition for Sustainable Aviation (ICSA), which has observer status at the International Civil Aviation Organisation (ICAO) and are members of the Clean Shipping Coalition (CSC), which has observer status at the International Maritime Organisation (IMO).
We hold a seat on the board of ECOS, and are members of the Green 10 group of European environmental NGOs, Agora Verkehrswende, the Platform for Electromobility, the Coalition for Energy Savings, the Renewable Grids Initiative and the Electrification Alliance.

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Green Lab evento Mobilità Sostenibile: tecnologie, incentivi e partnership per l’elettrificazione urbana. La prima edizione dell’evento IKN pensato per ridefinire i confini della mobilità.

IKN Italy annuncia la prima edizione di Green Lab, l’evento dove scoprire la roadmap per la transizione di aziende pubbliche e private alla mobilità elettrica, sostenibile, connessa e smart. In programma a Milano il prossimo 24 febbraio, l’appuntamento avrà come focus:
“Mobilità Sostenibile: tecnologie, incentivi e partnership per l’elettrificazione urbana”.

All’interno del PNRR rilasciato dal Governo Italiano sono indirizzati 18,71 miliardi di euro al settore, con la finalità di arrivare al 2026 con la creazione di infrastrutture per liberare le città metropolitane italiane dalla soffocante congestione del traffico automobilistico e portare il Paese ad essere più competitivo per energie rinnovabili, elettrificazione ed economica circolare.

Spostarsi in bicicletta o in monopattino, preferire l’auto ibrida o elettrica a quella a benzina, utilizzare il trasporto pubblico, ricorrere allo sharing o pooling di veicoli: sono alcuni dei comportamenti che caratterizzano la mobilità sostenibile nelle città metropolitane.

Green Lab si rivolge ai manager che guidano le imprese nello sviluppo di strategie e soluzioni alternative in tema di mobilità connessa, autonoma, smart ed elettrica, di sostenibilità e di rigenerazione urbana che avranno l’opportunità di confrontarsi con i massimi esperti del settore in merito ad agevolazioni, Bonus e Incentivi previsti dal PNRR in tema di mobilità sostenibile. Avranno anche modo di venire a conoscenza dei modelli urbanistici delle grandi metropoli – per scoprire come la PA e gli enti locali si stanno attivando per l’elettrificazione della mobilità cittadina trasformandosi in grandi reti di scambio fra mezzi e infrastrutture, produttori di energia per ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico. Sarà, inoltre, un’occasione per confrontare le diverse soluzioni messe in atto da Fleet e Mobility Manager delle aziende italiane e internazionali per comprendere come la tecnologia digitale possa essere impiegata al servizio dell’uomo per promuovere una mobilità accessibile a tutti, attraverso la riduzione dell’inquinamento e la creazione di flussi di mobilità smart.

Sarà inoltre possibile scoprire la vision di oltre 15 case study provenienti dalle più influenti realtà del mercato italiano per comprendere come cambia la mobilità grazie alle nuove tecnologie digitali, alle nuove esigenze del cittadino moderno e a seguito delle conseguenze della pandemia.
I partecipanti potranno trarre ispirazione da 1 case study internazionale per conoscere soluzioni, progetti di design urbano e di viabilità cittadina sempre più green life.

Green Lab è rivolto alle seguenti figure aziendali:
Responsabile E-mobility, Future Mobility, Smart Cars, Responsabile IT, Responsabile Commerciale e Marketing di Case Auto, Direzione Mobilità/Direzione Ambiente di Enti Locali, Direzione di aziende di Trasporto Pubblico, Responsabile Marketing e Commerciale di Servizi di Sharing, Responsabile Flotte Aziendali , Progettisti Urbani , Responsabile Marketing e Commerciale di Dealer.

PROGETTI DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER INCENTIVARE UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE
Le auto elettriche raggiungerebbero una quota di mercato dell’85% entro il 2035, con la restante quota di mercato presidiata ancora dai veicoli a combustione, impedendo così all’Unione Europea di centrare l’obiettivo di zero emissioni che si è posta per il 2050.
A differenza dei 5 miliardi assegnati ai piani di elettrificazione della Germania, il nostro PNRR prevede solo 750 milioni stanziati per la realizzazione delle infrastrutture di ricarica.
Inspirational Speech dedicato alle politiche attive europee per la mobilità sostenibile: intervento di Eleonora Evi, Eurodeputata di Europa Verde al Parlamento Europeo:
– STABILIRE un obiettivo legalmente vincolante affinché tutti i nuovi veicoli siano a zero emissioni entro il 2030
– PUNTARE sui veicolo a zero emissioni
– NON CONCEDERE alcun incentivo per l’acquisto di veicoli a combustibili sintetici e avanzati che rallentano fortemente il raggiungimento dell’obiettivo zero emissioni

IKN Italy è l’acronimo di:
“I” come INSTITUTE: IKN Italy nasce da Istituto Internazionale di Ricerca. Grazie all’esperienza maturata in più di 30 anni di attività, si posiziona all’interno di una rete internazionale in grado di proporre sia tematiche di grande attualità e interesse, sia relatori di alto livello. La reale fotografia di IKN la “scattano” i numeri di questi 30 anni: oltre 70.000 partecipanti, 20.000 aziende e 10.000 tra relatori e docenti; numeri che posizionano IKN leader indiscusso nel suo settore.
“K” come KNOWLEDGE: ricerca continua e ascolto del mercato garantiscono a IKN Italy lo sviluppo di una formazione e informazione uniche, esclusive e non “googlabili”, fruibili in modalità sia fisica sia online, per ispirare il cambiamento e promuovere l’innovazione nelle aziende.
I settori nei quali IKN è presente sono: Farmaceutico e Dispositivi Medici, Energy & Utilities, Sanità, Banca e Assicurazioni, Retail e GDO, Industrial, Logistica, Green & Sostenibilità, Marketing e Vendite, Project Management.
“N” come NETWORKING: La rete di IKN Italy permette di organizzare eventi e iniziative formative che diventano occasioni di incontro per condividere esperienze uniche e sviluppare nuove partnership. Le iniziative di IKN Italy generano relazioni ad alto valore aggiunto, attraverso incontri B2B qualificati.
L’Azienda è certificata UNI EN ISO 9001 : 2008 e qualificata per la presentazione di piani formativi finanziati da organi istituzionali e fondi interprofessionali.

24 febbraio – Milano – UNA Hotel Expo Fiera

– BYinnovation è Media Partner di Green Lab

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Parco veicoli industriali: rinnovare il circolante fra i più vetusti d’Europa. Le proposte dell’UNRAE per la transizione ecologica e la ripresa economica.

In Italia circolano quasi 430.000 veicoli industriali ante Euro V, contando solo quelli con targa italiana, di cui il 92% con oltre 15 anni di anzianità.
La loro sostituzione, con un piano di rinnovo di durata non superiore al decennio, consentirebbe un abbattimento delle emissioni di CO2 di 87 miliardi di kg, una riduzione dei consumi di carburante del 10%, un risparmio di spesa di 49 miliardi di euro, e una riduzione degli incidenti stradali del 48% (210.000 in meno).
Questi, alcuni dati di uno studio commissionato da UNRAE a GiPA, presentato in occasione della Conferenza Stampa della Sezione Veicoli Industriali, un settore cardine della filiera industriale e commerciale in Italia che, nel complesso, occupa 1,25 milioni di addetti per un fatturato di 344 miliardi, commisurabile al 20% del Pil, contribuendo ogni anno con un gettito fiscale di 76,3 miliardi di euro.
Nel nostro Paese il peso del trasporto su gomma è del 66% sul totale, contro una media dell’80% dei paesi direttamente paragonabili come Germania e Francia, tuttavia l’Italia ha il parco circolante tra i più vetusti e inquinanti, con un’età media di 14 anni.

“Il PNRR apre nuove sfide e nuove opportunità per il rinnovo del sistema logistico e in particolare per il trasporto merci su gomma”, ha affermato Marc Aguettaz, Country Manager Italia di GiPA, nel corso della presentazione dello studio, che indica come con un piano di rinnovo del parco di durata superiore a dieci anni, l’età media dei veicoli non migliorerebbe.

“Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione del settore trasporto merci a lunga distanza e per la logistica urbana, sarà fondamentale il contributo di tutte le tecnologie”, ha aggiunto Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali.

Già oggi, grazie all’evoluzione tecnologica, i veicoli sono sempre meno inquinanti e più sicuri, ma deve essere fatto di più per accelerare il rinnovo del parco. Tra i veicoli industriali circolanti solo il 21,6% è dotato di dispositivi obbligatori come la frenata autonoma d’emergenza e il mantenimento di corsia, il 51,8% è dotato di tachigrafo elettronico e il 6% di tachigrafo intelligente.
Per accompagnare la transizione ecologica, oltre a un “vigoroso piano” al massimo decennale per il rinnovo dei mezzi, l’UNRAE indica una serie di proposte, a partire dalla creazione di un tavolo tecnico con le Istituzioni competenti per l’adeguamento delle norme del Codice della Strada allo sviluppo tecnologico e di business del settore, dando inoltre attuazione alle disposizioni riguardanti la lunghezza massima degli autoarticolati a 18,75 metri, alla revisione dei mezzi ai privati, alla normativa sui trasporti eccezionali.

Sul Codice della Strada è intervenuto il Direttore Generale per la Motorizzazione, Pasquale D’Anzi per ribadire il ruolo della Direzione generale nel recepire le domande e fornire risposte certe al settore dell’autotrasporto in direzione dei cambiamenti auspicati: “Un esempio è la Legge 156/2021 che, tra altre norme di natura tecnica, permette di effettuare le revisioni anche per i mezzi pesanti e rimorchi in officine private autorizzate. Il Decreto attuativo, emanato a novembre, prevede l’istituzione di un registro unico degli ispettori che sarà regolato con decreto dirigenziale atteso entro la fine dell’anno o inizio del prossimo. Con il registro unico si prevede il completo abbattimento dei tempi d’attesa per la revisione e si punta all’obiettivo del 100% dei mezzi revisionati per massimizzare la sicurezza del sistema”.

Per quanto riguarda la categoria degli autisti (in Italia ne mancano attualmente 20 mila e oltre il 45% ha più di 50 anni), il presidente Paolo A. Starace chiede il rilancio del Progetto giovani conducenti e un piano di sostegno alla formazione professionale da sviluppare in collaborazione con il Comitato Centrale dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori.

Enrico Finocchi, Presidente del Comitato Centrale, ha messo l’accento sulla sfida ecologica, che impone al settore impegni concreti per la soluzione dei vincoli ambientali, e sulle sfide riguardanti direttamente i professionisti dell’autotrasporto: “Mancano oggi almeno 20 mila autisti in Italia e occorre trovare soluzioni per riportare i giovani a intraprendere questa professione. Con questo obiettivo sarà convocato a breve un tavolo tecnico con Autoscuole, Case produttrici, Associazioni del mondo del trasporto e Istituzioni, per trovare soluzioni efficaci e sostenibili per colmare questo gap di risorse umane, che non è solo italiano ma globale”.

In tema di transizione ecologica, Starace propone tra l’altro il blocco programmato alla circolazione dei veicoli più inquinanti e meno sicuri, la rimodulazione del bollo e il rimborso di pedaggi e accise in base al criterio ‘chi inquina paga’, la defiscalizzazione dei biocarburanti, oltre allo sviluppo della rete di ricarica dei mezzi elettrici e a idrogeno.

“Infine – conclude Paolo A. Starace – è necessario proseguire e rafforzare le politiche di sostegno al rinnovo del parco circolante, incentivando la rottamazione anche per i rimorchiati, mentre a favore delle imprese è necessario prorogare e ampliare il credito d’imposta estendendolo a tutto il 2024, e rifinanziando senza soluzione di continuità la Legge Nuova Sabatini”.

UNRAE – Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, è l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti sul mercato italiano delle autovetture, dei veicoli commerciali, industriali, autobus, dei rimorchi e semirimorchi. L’UNRAE è divenuta uno dei più validi interlocutori delle Istituzioni ed è oggi la principale fonte di informazioni ed analisi del mercato, costituendo un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore. Oggi le 41 Aziende associate – e i loro 58 marchi – fanno parte della filiera della distribuzione e dell’assistenza autorizzata che nel suo complesso fattura oltre 50 miliardi di euro, con un numero di occupati pari a circa 160.000 unità.

ph. © Enrico Rainero

www.unrae.it

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EU finance rules for EVs undermined by support for gas. Electric vehicles (EVs) will be the only cars that can be classified as green investments as of 2026, under new rules cleared by EU governments.

The historic sustainable finance rules will, however, be severely undermined by the European Commission’s labeling of gas as green investments later this month, explains Transport & Environment, which said the Commission is trying to bury the contentious policy.
Last week marked the deadline for EU countries to object to the Commission’s proposed definitions for what counts as green investments under the sustainable finance taxonomy. It’s the first piece of the taxonomy of what can be considered green investments. T&E welcomes the move to support EVs in the first delegated act, but warns that the provisions on forestry, bioenergy, gas buses and cargo ships will lead to greenwashing.

The plans for gas – to be labeled as ‘green’ along with nuclear power in the second delegated act – would completely undermine the value of the EU’s green finance rules, says T&E. The Commission is delaying publishing its proposal until just before Christmas.

Luca Bonaccorsi, director of sustainable finance at T&E. “The classification of EVs as sustainable vehicles is possibly the most advanced green classification in financial markets. But this pales in comparison with the greenwashing in both laws. The Commission is on the verge of labeling gas as ‘green’, thereby destroying the credibility of the EU’s sustainable finance agenda as a whole.”

Transport & Environment’s (T&E) vision is a zero-emission mobility system that is affordable and has minimal impacts on our health, climate and environment.
Since we were created 30 years ago, T&E has shaped some of Europe’s most important environmental laws. We got the EU to set the world’s most ambitious CO2 standards for cars and trucks but also helped uncover the dieselgate scandal; we campaigned successfully to end palm oil diesel; secured a global ban on dirty shipping fuels and the creation of the world’s biggest carbon market for aviation – just to name a few.
Credibility is our key asset. We are a non-profit organisation and politically independent. We combine the power of robust, science-based evidence and a deep understanding of transport with memorable communications and impactful advocacy.
Our staff in Brussels, Rome, Madrid, Berlin, Warsaw and London collaborate with our 63 national member and supporter organisations in 24 countries across Europe. All together our members and supporters represent more than 3.5 million people.
We coordinate the International Coalition for Sustainable Aviation (ICSA), which has observer status at the International Civil Aviation Organisation (ICAO) and are members of the Clean Shipping Coalition (CSC), which has observer status at the International Maritime Organisation (IMO).
We hold a seat on the board of ECOS, and are members of the Green 10 group of European environmental NGOs, Agora Verkehrswende, the Platform for Electromobility, the Coalition for Energy Savings, the Renewable Grids Initiative and the Electrification Alliance.

www.transportenvironment.org

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Voli green: modello cooperazione tra Italia e Cina nell’aviazione civile. Aviazione civile, Italia e Cina vanno verso un modello di cooperazione con progetti coordinati della nuova compagnia di bandiera italiana ITA con la Chinese Eastern Airlines, con lo scopo di aumentare la sostenibilità ambientale del settore.
La partecipazione alla video-conferenza degli Ambasciatori dei rispettivi paesi, Luca Ferrari per l’Italia e Li Junhua per la Cina, è un indice preciso dell’importanza di un rapporto sulle iniziative promosse nel settore dell’aviazione civile per ridurre le emissioni di carbonio nell’atmosfera e salvaguardare l’ambiente.

Il rapporto dal titolo “Ricerca sui percorsi di riduzione delle emissioni di carbonio e prospettive di cooperazione nel settore dell’aviazione civile tra Cina e Italia” mette in risalto il valore delle iniziative promosse nei due paesi in un settore specifico che, secondo i dati del 2019, è responsabile del 10% delle emissioni complessive di carbonio dell’intera industria dei trasporti internazionali, con un incremento del 29% registrato nel periodo 2013-2019. Un tasso di crescita che secondo le previsioni dell’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale (ICAO) è destinato ad arrivare al 2050 ad un picco pari al 25% delle emissioni di carbonio su scala globale, se non saranno prese delle urgenti iniziative di correzione.

L’aviazione civile è responsabile del 10% delle emissioni dell’intera industria dei trasporti internazionali
La cooperazione tra gli enti e le compagnie aeree è una strada obbligata a causa del carattere fortemente transnazionale del settore e del ruolo centrale che l’aviazione civile svolge nello sviluppo dell’economia globale. Il Rapporto presentato a Pechino indica le strade da percorrere, le iniziative concrete già avviate, i nuovi piani approvati in Italia e Cina, piani coerenti con le indicazioni delle principali istituzioni internazionali, a cominciare dal suddetto ICAO.
Esplicito è il riconoscimento, presentato in premessa, al valore che cammino avviato dall’Italia in materia di energie alternative ed ai risultati conseguiti finora: «L’Italia – afferma il documento – in quanto paese occidentale sviluppato e terza maggiore economia dell’Ue, ha ottenuto ottimi risultati nel processo di transizione verso un’economia verde. Se si prende in considerazione la trasformazione del settore energetico, per esempio, nel 2014 la quota nazionale di energia da fonti rinnovabili era pari al 17,1%, ben sei anni in anticipo rispetto all’obiettivo del 17% fissato dall’Ue per il 2020. Inoltre, grazie al supporto di criteri di incentivazione – i requisiti di efficienza energetica, il conto termico e i certificati bianchi promossi dalla pubblica amministrazione – e a una intensa campagna per l’installazione di contatori intelligenti, negli ultimi anni l’Italia ha ottenuto risultati nettamente superiori in termini di efficienza energetica non solo rispetto alla media dell’Ue, ma anche rispetto a Germania e Francia. Dati Eurostat del 2019 mostravano che l’intensità energetica primaria dell’Italia era pari a 97,37 chili equivalenti di petrolio per mille euro di PIL, un dato non solamente molto al di sotto del livello complessivo dell’Ue (pari a 114,21), ma anche nettamente inferiore a Germania (103,07), Francia (112,8) e Spagna (113,03)».

Secondo il Rapporto, l’Italia ha ottenuto ottimi risultati nel processo di transizione verso un’economia verde
Secondo gli esperti cinesi, le “eccezionali prestazioni” raggiunte dall’Italia nel risparmio energetico e nella riduzione delle emissioni nel settore dell’aviazione civile, potrebbero “illuminare il settore dell’aviazione civile cinese” nella ricerca delle strade migliori per i “Duplici obbiettivi del carbonio” fissati al 2030 e 2060 nell’ambito del XIV Piano quinquennale (2021-2025).

Sempre con riferimento all’Italia, il Rapporto italo-cinese illustra in modo approfondito le direttive indicato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile agli inizi del 2021 per le politiche di sviluppo del trasporto aereo nel quadro delle linee programmatiche per la “Mobilità Sostenibile” poste a base del nuovo Piano Nazionale del Recupero e Resilienza (PNRR, 2021).

«È fondamentale – afferma il ministro Enrico Giovannini – che il trasporto aereo sia perfettamente integrato in una rete di trasporti coerente e armonizzata, in grado di contribuire alla riduzione degli impatti ambientali anche delle relative infrastrutture e di promuovere programmi di decarbonizzazione con l’obiettivo delle zero emissioni. Occorre favorire quindi il rinnovo delle flotte con l’acquisto/sostituzione di aeromobili di nuova generazione, meno inquinanti sia per emissioni nocive (CO2), sia per il rumore. È necessario poi elaborare una nuova strategia per l’utilizzo degli aeroporti minori attualmente non aperti al traffico commerciale, di cui possono essere sviluppate le potenzialità in termini di accessibilità ai territori e di promozione dei flussi turistici».

Una strategia che il PNRR italiano, approvato successivamente dalle autorità europee, ha ulteriormente precisato nella Missione 3 – Componente 2 del piano orientata a potenziare anche l’innovazione digitale applicata al trasporto aereo, elemento essenziale della transizione verde. Il Rapporto evidenzia, ancora, le politiche adottate dalle compagnie aeree italiane in materia di gestione efficiente dei carburanti secondo le buone pratiche raccomandate dalla Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA); la funzione promozionale e innovativa svolta dagli enti tecnici di settore come l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC), l’Ente Nazionale Assistenza al Volo (ENAV) – da tempo riconosciuto come un interlocutore di prim’ordine del programma europeo SESAR – e la società Aeroporti di Roma (AdR), che con le iniziative promosse secondo il “Piano di Sostenibilità Ambientale” applicato negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino ha ricevuto il più alto livello di certificazione dal Consiglio Internazionale degli Aeroporti d’Europa (ACI Europe), primi aeroporti a conseguire questo risultato in Europa e terzi nel mondo.

autore Marco Ricceri

www.eurispes.eu

www.leurispes.it