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Bottle to Bottle riciclo bottiglie plastica. CoRiPET, il consorzio volontario tra produttori, converter e riciclatori di bottiglie in PET, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, ha studiato un processo virtuoso di economia circolare “Bottle to bottle”, sensibilizzando al riciclo della plastica per creare nuove bottiglie in PET riciclato (o rPET).
La mission di CoRiPET consiste nel gestire direttamente il fine vita delle bottiglie e dei boccioni in PET immessi sul mercato dai propri associati, facendoli rientrare in un modello di economia circolare.
Il Consorzio quindi provvede ad installare apposite apparecchiature di deposito e di compressione delle bottiglie, contenitori di acqua, in prossimità dei principali punti di affluenza dei consumatori.

IL PET: UN’OPPORTUNITÀ
Leggero e resistente agli urti, naturalmente trasparente e incolore, il PET (Polietilentereftalato) è la materia plastica utilizzata nell’industria alimentare per imbottigliare acqua, olio, latte, succhi e altre bevande.
La bottiglia in PET è stata scelta come imballaggio alimentare, perché fornisce un’ottima barriera, preserva le caratteristiche del liquido contenuto, è igienica e sicura.

A differenza di imballaggi realizzati attraverso l’unione di più plastiche o altri materiali, la bottiglia in PET rappresenta una scelta ecologica: realizzata unicamente in plastica PET è facilmente riciclabile, attraverso un procedimento meccanico.

GLI OBIETTIVI
Gli obiettivi del consorzio Coripet sono:
– incrementare i livelli di raccolta e di riciclo delle bottiglie in PET, avvicinando in modo innovativo il mondo della produzione, dei consumi e del riciclo;
– creare la filiera italiana del “bottle to bottle” producendo rPET idoneo al diretto contatto alimentare;
– fornire ai propri associati tutte le conoscenze e gli strumenti per allinearsi in modo corretto alla recente normativa europea sull’uso delle plastiche.

CRC – Contributo di Riciclo Coripet
Il Contributo di Riciclo Coripet (CRC) è la forma di finanziamento attraverso la quale Coripet ripartisce i costi di gestione del fine vita degli imballaggi immessi sul mercato dai propri Consorziati Produttori e Converter assolvendo così agli obblighi derivanti dall’EPR (“Extended Producer Responsibility”).

I valori del CRC dal 1° agosto 2022 al 31 dicembre 2023 sono i seguenti:
Descrizione materiale                                   Contributo per il riciclo CRC (euro/ton.)
Boccioni distributori acqua                                                    16,0
Preforme, bottiglie, altri contenitori                                    16,0
Tappi, chiusure e coperchi                                                   465,0
Tappi con tecnologia tethered                                              16,0
Etichette bottiglie                                                                465,0
Materie prime                                                                        16,0

Qualora un Consorziato introduca tappi, chiusure e coperchi progettati per rimanere solidali con il contenitore (tappi con tecnologia tethered), in conformità alla direttiva SUP, tale tipologia di imballaggio sarà soggetta, previa verifica da parte del Consorzio, allo stesso contributo previsto per le Preforme, bottiglie, altri contenitori.

Dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 luglio 2022 vengono applicati i seguenti valori per il Contributo di Riciclo CORIPET (CRC):
Descrizione materiale                             Contributo per il riciclo CRC (euro/ton.)
Boccioni distributori acqua                                                    145,0
Preforme, bottiglie, altri contenitori                                    145,0
Tappi, chiusure e coperchi                                                     500,0
Etichette bottiglie                                                                  500,0
Materie prime (granulo)                                                        145,0

coripet.it

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Geotermia Transizione Energetica. AIRU e UGI, facendosi interpreti delle esigenze ed aspettative di tutti gli operatori del settore teleriscaldamento e del settore geotermoelettrico propongono la formazione di un Tavolo Tecnico che valuti il significativo contributo che la geotermia può dare alla transizione energetica del Paese e le proposte operative per il raggiungimento degli obiettivi UE al 2030 e al 2050 da presentare urgentemente al Ministro per la Transizione Ecologica.

L’uso sostenibile delle risorse geotermiche ha la potenzialità per dare un’accelerazione significativa alla transizione energetica ed ecologica, in particolar modo per raggiungere gli obiettivi indicati dall’UE per quanto riguarda il taglio delle emissioni climalteranti del 55% e l’aumento del contributo da fonti rinnovabili del 40% entro il 2030.

La configurazione geotermica del territorio nazionale offre eccellenti opportunità per la produzione di energia elettrica sul lato tirrenico del Paese, dove sono presenti operatori nazionali ed internazionali pronti a sviluppare progetti geotermici, e anche vastissime prospettive per fornire energia termica a larga e piccola scala su gran parte del territorio italiano, usando le risorse nel medesimo sito dove c’è la domanda.

Con le sue caratteristiche di stabilità e continuità di esercizio, la geotermia offre ottime prestazioni contribuendo significativamente al mix energetico rinnovabile nei tre settori principali: produzione elettrica, mediante impianti di abbattimento gas ad alta efficienza o ibridi innovativi, utilizzo del “calore geotermico” per riscaldamento e raffrescamento, anche con l’ausilio di pompe di calore (Geoscambio), e teleriscaldamento di complessi edilizi, città e per l’industria, anche in forma integrata con recupero del calore di scarto.

Pur essendo una tecnologia in costante sviluppo, il tasso di crescita della geotermia per la produzione geotermoelettrica è ancora troppo basso, soprattutto a causa di 3 criticità:
1. Elevati costi iniziali per l’esplorazione, la perforazione e la valutazione delle potenzialità,
2. Procedure complesse e tempi eccessivamente lunghi per ottenere i permessi e le concessioni (circa 4-8 anni),
3. Scarsi investimenti in Ricerca ed Innovazione e carenza di misure di sostegno per far decollare il settore e per creare nuovi posti di lavoro.

Una decina di progetti sono in attesa di autorizzazione ed altri in iter autorizzativo
Essi avrebbero da soli la capacità complessiva di generazione elettrica di oltre 700 GWh/anno, pari a un decimo della quota di nuova energia da fonte rinnovabile da immettere in rete, indicato dal Ministro Cingolani come obiettivo al 2030 per l’Italia.
Allo scopo di superare le barriere allo sviluppo della geotermia in Italia e in sintonia con associazioni, ordini professionali e istituti di ricerca, AIRU e UGI, con il sostegno dell’European Geothermal Energy Council (EGEC), chiedono azioni concrete ed immediate per colmare il vuoto legislativo che questo settore lamenta.
In particolare essi chiedono:
– la creazione di un’unica Autorità Geotermica Nazionale, che si occupi della governance e coordinamento del settore, definizione delle linee guida e piano strategico di sviluppo, valutazione dei progetti, rilascio permessi e concessioni;
– l’armonizzazione e standardizzazione delle procedure, in linea con quanto previsto dal PNRR;
– il sostegno alla filiera industriale geotermica di alto livello che esporta tecnologia italiana in tutto il mondo;
– l’attivazione di meccanismi incentivanti per un periodo limitato, analogamente a quanto esiste in altri Paesi, al fine di condurre il settore verso l’autosostentamento sul mercato;
– l’investimento e l’incentivazione di progetti geotermici finalizzati alla produzione elettrica sia per impianti a circuito chiuso sia per impianti geotermici ad alto rendimento e efficienza ambientale, in base alle caratteristiche della risorsa;
– l’investimento in progetti e infrastrutture in ambito urbano per il teleriscaldamento sostenuto dalla risorsa geotermica disponibile in loco (un recente studio dei Politecnici di Milano e Torino ha evidenziato un potenziale geotermico già utilizzabile di oltre 10 TWh termici);
– il finanziamento ai centri di ricerca per rilanciare la formazione di base e applicata;
– il finanziamento di progetti strategici per il futuro per l’estrazione di Litio ed elementi rari dai fluidi geotermici e per lo studio delle potenzialità geotermiche dei fluidi supercritici;
– l’inclusione delle tecnologie geotermiche con pompa di calore per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di efficienza energetica degli edifici;
– l’accelerazione nell’emanazione delle relative normative e decreti attuativi.

27 gennaio, 2022

Comunicato congiunto AIRU e UGI con il sostegno di EGEC
Bruno Della Vedova, Presidente UGI
Lorenzo Spadoni, Presidente AIRU
Philippe Dumas, EGEC Secretary General

www.unionegeotermica.it

www.airu.it

www.egec.org

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Ecodesign per imballaggi più sostenibili: 500.000 euro in palio per le aziende. Al via la nona edizione del Bando CONAI. Candidature aperte fino al 29 aprile: sfida green sul terreno dell’economia circolare. Tutti i casi saranno esaminati attraverso l’Eco Tool CONAI. Poi saranno due comitati tecnici a decidere

Si è aperta ufficialmente la nuova edizione del Bando CONAI per l’ecodesign: la grande iniziativa di sostenibilità, voluta dal Consorzio Nazionale Imballaggi per sensibilizzare il tessuto imprenditoriale italiano all’importanza di imballi sempre meno impattanti, arriva quest’anno alla sua nona edizione.
La partecipazione al Bando, che vuole premiare le soluzioni di pack rese più sostenibili grazie a nuove soluzioni di progettazione, è aperta a tutte le Aziende produttrici o utilizzatrici di imballaggi consorziate. Per partecipare, devono aver rivisto i loro imballi con interventi di ecodesign usando almeno una fra le sette leve di prevenzione: riutilizzo, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materiale riciclato/recuperato, risparmio di materia prima, ottimizzazione dei processi produttivi, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema imballo.

In palio un totale di 500.000 euro
50.000 euro saranno riservati ai cinque super-premi (i cinque incentivi per l’innovazione circolare). Faranno parte di questa rosa i tre casi che si distingueranno per la spinta innovativa nell’aver attivato le leve del riutilizzo, della facilitazione delle attività di riciclo e dell’utilizzo di materia prima seconda; e i due casi che avranno generato benefici ambientali promuovendo nuove tecnologie e applicazioni particolarmente innovative.
Gli altri 450.000 euro saranno suddivisi tra tutti i casi ammessi, proporzionalmente al punteggio ottenuto.
Uno dei cinque super-premiati riceverà anche una menzione speciale da parte di Legambiente.
Potrà inoltre essere assegnata una menzione speciale ai casi che si saranno distinti per aver apportato innovazioni nel settore e-commerce.

«La progettazione di un imballaggio è un’attività più complessa di quanto si pensi» commenta il presidente CONAI Luca Ruini, che ha fortemente voluto il Bando nel 2013, quando faceva parte del Consiglio d’amministrazione CONAI, e ne ha seguito la nascita. «Pochi lo sanno, ma è proprio nella fase in cui un pack viene progettato che si definisce una percentuale altissima degli impatti che avrà sul nostro pianeta: per questo la prevenzione è fondamentale. Il Bando vuole premiare gli sforzi delle imprese che hanno dimostrato di esserne consapevoli. Negli ultimi otto anni la crescita dei casi candidati è stata costante: nemmeno la pandemia ha frenato le adesioni. Anche per questo ho grandi aspettative sull’edizione 2022 del nostro Bando».

Tutti i casi saranno esaminati attraverso l’Eco Tool CONAI, lo strumento di LCA semplificata che valuta i miglioramenti ambientali generati dall’intervento su un imballaggio in termini di risparmio energetico, di risparmio idrico e di riduzione delle emissioni di CO₂.

Anche quest’anno l’Eco Tool CONAI e l’analisi dei casi saranno sottoposti alla validazione di DNV, ente di certificazione internazionale.
Un comitato tecnico composto da referenti di CONAI e dei Consorzi di Filiera farà un’ulteriore valutazione sui casi presentati. Poi sarà un comitato tecnico allargato, composto da esperti esterni, a scegliere i cinque super-premi.

Per presentare le candidature c’è tempo fino al 29 aprile 2022
Il regolamento completo del Bando CONAI per l’eco-design degli imballaggi nell’economia circolare è disponibile su:

www.ecotoolconai.org

www.conai.org

Tassonomia europea: prezioso strumento per investire nella transizione, ma rimangono nodi su dati ESG e informative. Sono i punti chiave del paper pubblicato dal Forum per la Finanza Sostenibile, dedicato al Regolamento sulla Tassonomia delle attività economiche eco-compatibili.
Il provvedimento è strettamente integrato con altre misure europee: l’obiettivo è aumentare la trasparenza del mercato.

La tassonomia europea delle attività eco-compatibili rappresenta un utile strumento per gli investitori per finanziare una transizione inclusiva verso la neutralità climatica. È necessario però continuare a lavorare sugli aspetti informativi. Servono maggiori sforzi sia per aumentare la disponibilità di dati chiari e coerenti sulla sostenibilità delle imprese, sia per rendere più accessibili le informazioni destinate a consulenti e investitori sui prodotti finanziari sostenibili.
Sono questi i punti principali messi in luce dal paper “Tassonomia UE e altre normative sulla finanza sostenibile: implicazioni per gli operatori finanziari”, pubblicato dal Forum per la Finanza Sostenibile. Il paper è frutto di un gruppo di lavoro promosso dal Forum tra i propri soci, per la condivisione di esperienze, buone pratiche e criticità riscontrate nella concreta applicazione del Regolamento europeo sulla tassonomia (2020/852).

Il documento analizza le implicazioni dell’atto normativo nell’ottica della sua integrazione con gli altri recenti provvedimenti europei sul tema della finanza sostenibile e la sostenibilità delle imprese: da una parte la Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (2014/95, NFRD) e la proposta per un suo aggiornamento (proposta di direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità delle imprese, CSRD), dall’altra il Regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (2019/2088, SFDR).
Ciascuno di questi provvedimenti, incluso quello riguardante la tassonomia, è funzionale alla produzione e alla raccolta di dati che servono a soddisfare i requisiti di trasparenza dell’altro. Insieme, queste misure costituiscono un unico sistema regolatorio che ha l’obiettivo di incrementare la trasparenza del mercato.

“Il Forum per la Finanza Sostenibile monitora con attenzione il progressivo sviluppo della tassonomia europea, che rappresenta un valido strumento per la classificazione degli investimenti sostenibili all’insegna di una maggiore trasparenza e disclosure. Un provvedimento importante che tuttavia potrà dispiegare le sue potenzialità positive se terrà in considerazione i vincoli e aumenterà le opportunità della finanza sostenibile”, dichiara il Segretario generale del Forum, Francesco Bicciato.

Tassonomia per finanziare la transizione
Il paper evidenzia le significative potenzialità della tassonomia come strumento a supporto delle decisioni di investimento. Sulla base dei dati pubblicati dalle imprese in risposta al Regolamento – il fatturato, gli investimenti in conto capitale e le spese operative relativi alle attività allineate alla tassonomia – gli investitori potranno infatti analizzare le aziende tenendo conto del loro impatto ambientale e dei progetti di decarbonizzazione. Inoltre, la maggiore disponibilità di informazioni supporterà sia le auto-valutazioni delle imprese rispetto ai propri rischi e impatti climatici, sia il dialogo degli investitori con le società investite e permetterà una maggiore trasparenza per quanto riguarda gli strumenti finanziari che si propongono di raggiungere obiettivi di sostenibilità.

Disponibilità e qualità dei dati ESG
L’efficacia delle normative europee sulla trasparenza dipende dalla disponibilità di dati affidabili e comparabili in tempi coerenti con l’entrata in vigore dei requisiti previsti dalla tassonomia. Al tempo stesso, la rendicontazione delle imprese deve essere effettuata secondo standard comuni e, in caso di utilizzo di stime e dati forniti da data provider, occorre trasparenza sulle metodologie di calcolo per contrastare il rischio di greenwashing.
Una criticità riguarda le tempistiche in cui i dati saranno disponibili, e conseguenti disallineamenti.

La trasparenza delle informative per consulenti e investitori
Secondo quanto previsto dai provvedimenti della Commissione Europea di marzo e aprile 2021, investitori e consulenti dovranno integrare valutazioni sui rischi di sostenibilità nella selezione e nel monitoraggio degli investimenti e tenere conto delle preferenze di sostenibilità dei clienti nel processo di profilazione. In questo ambito, dal paper emerge con chiarezza l’importanza di migliorare conoscenza, comprensibilità, efficacia e accessibilità delle informative precontrattuali e delle rendicontazioni periodiche dei prodotti dichiarati sostenibili.
Per valutare tutte le possibili conseguenze degli investimenti e soddisfare in modo appropriato le aspettative di sostenibilità della clientela, sarà sempre più rilevante il ruolo dei consulenti finanziari.

Il Regolamento sulla Tassonomia
Il Regolamento UE 2020/852 ha introdotto nel sistema normativo europeo la tassonomia delle attività economiche eco-compatibili, una classificazione delle attività che possono essere considerate “sostenibili” in base all’allineamento agli obiettivi ambientali dell’Unione Europea e al rispetto di alcune clausole di carattere sociale.
La Commissione è al lavoro per l’emanazione di una serie di atti delegati che serviranno a completare le disposizioni della tassonomia e per la sua graduale estensione anche agli aspetti sociali. Il Regolamento si integra strettamente con la direttiva sul reporting non finanziario (NFRD) e la proposta per il suo aggiornamento ed estensione (CSRD, direttiva sul reporting sulla sostenibilità dell’impresa), sia anche con il Regolamento relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFRD).

ll Forum per la Finanza Sostenibile è nato nel 2001. E` un’associazione non profit multi-stakeholder: ne fanno parte operatori del mondo finanziario e organizzazioni della società civile interessate agli effetti ambientali e sociali dell’attività finanziaria. La missione del Forum è promuovere la conoscenza e la pratica dell’investimento sostenibile, con l’obiettivo di diffondere l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nei prodotti e nei processi finanziari.
Il Forum per la Finanza Sostenibile è membro di Eurosif, lo European Sustainable Investment Forum.

www.finanzasostenibile.it

www.settimanasri.it

www.investiresponsabilmente.it

www.eurosif.org

documento

Partner in Finanza Etica e Plastica Seconda Vita: due testimonianze “forti” sulla sostenibilità, nella ADACI Fucina Week, nella tavola coordinata da Enrico Rainero dedicata a “Sostenibilità e Green Purchasing”.

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Partner in Aziende nella Transizione Sostenibile. ADACI Fucina Week apre con un webinar coordinato da Enrico Rainero in un argomento di caldissima attualità, coinvolgendo manager di settori diversi che portano testimonianze di successi in corso evolutivo, iniziative partite molti anni fa e oggi già mature nei temi che tutti sappiamo vitali per la sopravvivenza della qualità della nostra vita.

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Green Logistics Intermodal Forum 2020. La Logistica post Covid-19 “Ritorno al passato” o “resilienza trasformativa”? La Logistica, pur con forti perdite di volumi di traffico, non si è mai fermata durante il lockdown e ha così dimostrato, nei fatti, il suo ruolo di infrastruttura strategica, per il sistema economico e la tenuta sociale.

Green Logistics Intermodal Forum fa il punto con i leader del settore nella prospettiva dei nuovi scenari, degli investimenti e delle politiche per il superamento della crisi. Una giornata di intenso lavoro tra tutte le componenti della logistica e dell’impresa con al centro il tema dell’Intermodalità, snodo decisivo per una logistica efficiente e sostenibile, e la “Carta di Padova”, gli impegni concreti e le richieste vincolanti sottoscritti dalle Associazioni.
Seminari tecnici su temi specifici completano il programma dell’evento. A disposizione un ampio spazio espositivo e di relazione per le aziende.

Giovedì 12 novembre 2020
EVENTO LIVE – PROGRAMMA
La Logistica post Covid-19 “Ritorno al passato” o “resilienza trasformativa”?

ore 9:30 – 13:00
INFRASTRUTTURE PER L’INTERMODALITA’ DEL PROSSIMO DECENNIO
Progetti operativi per il completamento del sistema infrastrutturale italiano
L’Intermodalità è il cardine di una Logistica green. Il suo network di strutture intermodali e interportuali non si è fermata durante il lockdown e ha garantito il sistema del trasporto e delle forniture. Una riflessione concreta con i leader del settore, a partire dai progetti infrastrutturali in corso, dai piani industriali rivisti dopo il lockdown, anche per cogliere l’occasione delle “semplificazioni” e degli strumenti finanziari del Green New Deal e del Next Generation EU.
Invitati rappresentanti del Governo Italiano e dell’Unione Europea.

ore 14:30 – 17:30
LA CARTA DI PADOVA
Insieme, per una logistica sostenibile ed efficiente
In collaborazione con: Assologistica, Interporto Padova e SOS-LOGistica
Già a marzo, tredici tra le associazioni italiane della logistica, della produzione e del consumo si erano date appuntamento a Green Logistics Expo per presentare la “Carta di Padova – Insieme per una logistica sostenibile ed efficiente”. Saltato quell’appuntamento, la presentano ora, riaggiornata alla luce della pandemia, al GREEN LOGISTICS INTERMODAL FORUM.

SEMINARI TECNICI
– Efficienza energetica e mobilità green. GLN, Elettrico, Idrogeno
– l’e-commerce e lo stress da crescita
– Lavorare in sicurezza

Venerdì 13 novembre 2020
EVENTO ONLINE
Una fiera virtuale su una piattaforma di coinvolgimento digitale, sviluppata dalla Fiera di Padova per supportare gli obiettivi delle aziende sui canali digitali. La versione virtuale di Green Logistics Intermodal Forum permetterà di visualizzare le proposte delle singole aziende espositrici (informazioni, immagini, video, brochure, ecc.): la piattaforma permetterà di organizzare meeting room, per gli incontri tra espositori e visitatori, conferenze e workshop.

La sicurezza e la salute dei nostri espositori e visitatori al primo posto: questa la bussola di ogni misura anti-contagio definita nel piano FIERE IN SICUREZZA, messo a punto per la ripartenza delle nostre manifestazioni.
Un insieme di azioni ben definite e codificate, frutto di un intenso lavoro di squadra: nel recepire in toto le linee guida elaborate da AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane) e normate nel DPCM del 14 luglio 2020, abbiamo studiato delle modalità di applicazione che consentono di garantire la massima sicurezza sanitaria senza appesantire o rendere più complicata l’esperienza in fiera di espositori e visitatori, ma al contrario cogliendo questa occasione come opportunità per completare alcuni processi di digitalizzazione già avviati.

SPAZI AMPI E DISTANZIAMENTO GARANTITO
I grandi spazi – coperti e scoperti – del nostro quartiere fieristico consentono di garantire in modo agevole il distanziamento in ogni situazione, senza dover stravolgere il disegno degli ambienti o limitare le possibilità di fruizione.

Live Fiera di Padova 12 novembre – Online 13 novembre

– BYinnovation è Media Partner di GREEN LOGISTICS INTERMODAL FORUM

www.greenlogisticsexpo.it

Terra Madre Salone del Gusto 2020: parte il viaggio di un’edizione globale lunga sei mesi, con eventi digitali, fisici e diffusi in tutto il mondo. «Quella di quest’anno sarà l’edizione di Terra Madre Salone del Gusto più grande di sempre. Noi impiegheremo tutte le nostre forze per far vedere che esistono migliaia di comunità, composte da contadini, artigiani, produttori, pescatori, che sviluppano un’economia al servizio dei beni comuni, a livello territoriale, in tutto il mondo. E loro, in un certo senso, ospiteranno Torino e il Piemonte in ogni angolo del mondo: migliaia di persone portano nel cuore l’evento, il territorio e le idee che qui fioriscono». È con queste parole, pronunciate dal presidente di Slow Food, Carlo Petrini, che parte il countdown per l’edizione 2020 di Terra Madre Salone del Gusto, che inaugurerà il prossimo 8 ottobre e proseguirà per sei mesi con un format completamente diverso dal solito.

Quello che è cominciato dalla Nuvola Lavazza di Torino, sede della presentazione ufficiale dell’evento, è il viaggio di Terra Madre Salone del Gusto 2020: quando si concluderà, tra poco meno di un anno, potremo dire di aver coinvolto il più alto numero di persone mai raggiunte dall’evento organizzato da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, grazie alle tecnologie digitali e alle migliaia di eventi fisici sparsi ovunque è attiva la rete di Slow Food, presente oggi in 160 Paesi nel mondo.
E’ già online la piattaforma che conterrà le attività digitali e il calendario degli eventi fisici, fino ad aprile 2021: si alimenterà gradualmente e progressivamente di contenuti, per dar vita a un ricchissimo palinsesto. Perché Terra Madre Salone del Gusto 2020 sarà una manifestazione unica, nella quale Slow Food metterà assieme presenza fisica – con eventi che naturalmente vedono protagonisti in primis Torino e il Piemonte – e accessibilità online.

«La forza di Terra Madre Salone del Gusto risiede nella capacità di far dialogare tra loro realtà anche appartenenti a mondi lontani e diversi, rendendo l’evento un’imperdibile occasione di sensibilizzazione sui temi del cibo, dell’educazione alimentare, della tutela delle biodiversità» ha dichiarato la sindaca di Torino, Chiara Appendino. «Il nuovo modello è una scelta innovativa che, in un momento di oggettiva difficoltà per l’organizzazione di eventi nella maniera più tradizionale, ha consentito di trasformare un ostacolo in una opportunità, permettendo al contempo di mantenere Torino e il Piemonte al centro dell’evento e di allargare gli orizzonti della manifestazione».

«Il Piemonte e l’Italia hanno bisogno di manifestazioni come Terra Madre Salone del Gusto, perché i grandi eventi sono il miglior strumento di promozione di un territorio – ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Sarà una edizione diversa come diverso è il periodo che stiamo vivendo, ma ciò che desideriamo trasmettere è che il Piemonte c’è, è in salute ed è pronto con tutte le sue eccellenze ad accogliere i turisti con professionalità e sicurezza».

Our Food, Our Planet, Our Future
Il claim dell’edizione 2020 è Our Food, Our Planet, Our Future. Cibo, pianeta, futuro: una concatenazione di relazioni che ci raccontano di come, a seconda del modo in cui ci rapportiamo al nostro cibo – come lo produciamo, lo distribuiamo, lo scegliamo, lo consumiamo – questo avrà impatti significativamente diversi sul nostro pianeta.

«Il mondo intero sta vivendo una triplice crisi – sostiene Petrini – climatica, economica e pandemica. Serve una visione di cambiamento profondo. Richiederà tempo, ma si intravedono già i semi nell’economia espressa dalle comunità di Terra Madre. È giunto il momento di riconoscere e amplificare il valore di queste comunità in tutto il globo. Il messaggio è forte e chiaro: in questo anno segnato così pesantemente dalla sofferenza per la pandemia di Covid-19, dalla crisi economica globale, dai lockdown in tutto il mondo, c’è un valore che non soltanto non è stato cancellato, ma anzi è stato rimesso in primo piano e della sua importanza in tanti, finalmente, hanno acquisito consapevolezza: il valore dell’essere parte di una comunità».

«Da sempre l’impegno di Slow Food si concentra sulla conservazione della biodiversità, attraverso il rispetto dell’ambiente, la promozione dell’agroecologia, la trasmissione dei saperi locali – spiega Francesco Sottile, del Comitato esecutivo di Slow Food Italia. – I drammatici eventi degli ultimi mesi, come l’incremento nella deforestazione in Amazzonia, gli incendi in Australia, le temperature da record in Siberia, ci spingono ad allargare il nostro impegno: così, da obiettivo, la difesa della biodiversità diventa per Slow Food lo strumento di contrasto al cambiamento climatico. Lo facciamo attraverso le attività della nostra comunità, dei produttori e degli agricoltori, nel corso di sei mesi di confronto culturale»

Un confronto che, quest’anno, adotta un approccio diverso dalle edizioni precedenti: «Abbiamo deciso di cambiare le lenti con cui leggiamo la realtà, mettendo da parte i confini nazionali e focalizzandoci invece sugli ecosistemi, cioè sulla relazione tra gli esseri umani e la natura, per comprendere i problemi che toccano tutti, indipendentemente dalla latitudine e dal continente – aggiunge Serena Milano, segretaria generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. – Parleremo di Terre alte (cioè montagne e colline), Terre basse (ovvero le pianure), Terre d’acqua (mari, fiumi e laghi) e del rapporto tra città e campagna: grazie alle testimonianze dalla rete Slow Food cercheremo di raccontare idee, proposte e soluzioni.»

Un format nuovo, migliaia di appuntamenti in tutto il mondo
La porta di ingresso principale a Terra Madre Salone del Gusto 2020 è la piattaforma web, pensata per popolarsi settimana dopo settimana di tutti gli eventi digitali e degli appuntamenti fisici organizzati per animare Torino, il Piemonte, l’Italia e il resto del mondo. Da qui sarà possibile visualizzare e prendere parte agli appuntamenti online (accedendo al programma Digital) ma anche tenere traccia degli eventi organizzati in ogni angolo del pianeta (selezionando il calendario World).

I primi eventi sono concentrati nelle date inizialmente previste per la manifestazione, dall’8 al 12 ottobre: Conferenze, Food Talk e molti altri format innovativi ideati da Slow Food per discutere dei temi che più ci stanno a cuore – alimentazione, sostenibilità, ambiente ed equità – oltre agli appuntamenti tradizionali come i Laboratori del Gusto, ai quali si può partecipare sia a distanza (acquistando i kit per la degustazione da casa) che in presenza.

A proposito degli eventi in presenza: oltre ai Laboratori del Gusto, sono già on line e prenotabili i primi Appuntamenti a Tavola in programma a Torino tra l’8 e il 12 ottobre. Nel corso delle prossime settimane il calendario World si arricchirà poi di tante altre attività organizzate dalla rete Slow Food in Italia e in tutto il mondo: per non perderne nessuna, nelle prossime settimane sarà sufficiente dare un’occhiata al grande planisfero sul sito di Terra Madre Salone del Gusto, che si illuminerà in corrispondenza dei luoghi fisici in cui sono organizzate le attività.

Il Mercato dei produttori italiani e internazionali raddoppia
Oltre alle tante piazze che ospiteranno il meglio delle produzioni locali, organizzate in diversi angoli del pianeta, l’edizione 2020 inaugura la versione online, con una piattaforma dedicata che diventa una vera e propria vetrina virtuale attraverso la quale scoprire gli espositori e contattarli, e poi anche con un e-commerce, attivo dall’8 di ottobre e disponibile per tutti i sei mesi, su cui acquistare i loro prodotti.
Confermata l’area B2B, lo spazio che Terra Madre dedica a espositori, buyer e agenti di commercio interessati ad accordi di business ed è organizzato da Camera di commercio di Torino e Unioncamere Piemonte nell’ambito delle attività della rete Enterprise Europe Network, cofinanziata dalla Commissione Europea per sostenere la competitività delle piccole medie imprese europee.

Terra Madre Salone del Gusto è il più importante evento dedicato al cibo buono, pulito, sano e giusto e all’agricoltura di piccola scala in tutto il mondo. Viene organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte con il patrocinio di Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
L’evento è possibile grazie al sostegno dei partner principali dell’evento: Pastificio Di Martino, Unicredit, Lavazza, Acqua S.Bernardo, Quality Beer Academy, oltre a Agugiaro&Figna, Astoria, BBBell, Compagnia dei Caraibi. E gli InKind partner Bormioli e Liebherr. Con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Associazione delle fondazioni di origine bancaria del Piemonte. Con il contributo di IFAD, UE. In collaborazione con SANA.

https://terramadresalonedelgusto.com

www.slowfood.it

Back to Italy. Reshoring Made in Italy. ADACI e BYinnovation. Le ipotesi di reshoring di una parte degli approvvigionamenti. Fornitori e buyers: una filiera da ristrutturare in ottica sostenibile. I contenuti del webinar del 14 luglio 2020.
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Sostenibilità a Forum Retail 2020. Sono numerose le novità messe in campo da IKN Italy per la ventesima edizione di Forum Retail, il più grande networking Hub per la community del Retail in programma a Milano i prossimi 28 e 29 ottobre: una delle principali – indubbiamente di estrema attualità – è il focus Sostenibilità, tema trainante dell’evento, insieme a Digitale e Sicurezza.

Come mai prima d’ora la sostenibilità rappresenta l’asset che genera valore al proprio business: i Brand e i Retailer, in questi mesi così particolari, hanno intrapreso un percorso verso questa tipologia di investimento ed è giusto e necessario che procedano in tal senso. Questo impegno, infatti, sta premiando le Aziende aumentandone la reputazione agli occhi di clienti, consumatori e investitori, e, di conseguenza, le performance.
In occasione delle Sessioni Plenarie e nello Strategy Stage di Forum Retail, andranno in onda i casi più emblematici dal punto di vista Etico, Ambientale e di Welfare delle aziende sostenibili. Verranno coinvolti i casi virtuosi che hanno sposato piani anti-spreco, anti-inquinamento e sostenuto progetti di Diversity & Inclusion per il personale.

Nel dettaglio, il Day 1 dell’evento propone i seguenti dibattiti:

– Sessione Plenaria:
Interview “Il Business tra Etica e Responsabilità Sociale: un progetto concreto di innovazione sostenibile”;

Tavola Rotonda “Sostenibilità tra Compliance e Leadership”
– con la moderazione di Nicola Giuggioli, CEO Eco Age, si confronteranno Alessandro Andreanelli, Managing Director & Properties Manager Lush Italia, ed Emanuele Preve, Managing Director Riso Gallo International.

– Sessione Invitation Only for CEO:
“(Ri)progettare i valori della sostenibilità post Covid-19: quali priorità per il cambiamento?”
– Si confronteranno: Simone Masè, Group General Manager Ferrari – Lunelli Group, Carla Sora, Direttore Generale Agroittica Lombarda/Calvisius, Andrea Valota, General Manager Italy Burger King Restaurants, e Jacopo De Maria, General Manager Italy SodaStream International.

– Strategy Stage – Focus Agrifood Tech:
Speech “Il Progetto Sfera Agricola: come coniugare innovazione e sostenibilità nelle serre tecnologiche per spingersi oltre il buio”
– interverrà Luigi Galimberti, Imprenditore Sfera Agricola;

Tavola Rotonda “La spinta dell’emergenza Coronavirus nella promozione della trasparenza della filiera agroalimentare?”
– si confronteranno: Sergio Capaldo, AD La Granda, Guido Boella, Professore Università di Torino, e Davide Cascella, Innovation Manager I4M Casillo Group;

Speech “Finanziamenti e credito a sostegno della filiera smart per investire in innovazione”.

– Sustainability Stage:
Panel “FMCG & Beauty: packaging sostenibile, agricoltura rigenerativa, biodiversità”
– un confronto tra due player per la crescita sostenibile del business: Simone Santini, CCO Fileni, e Tarek Soliman, Agroecology Support-Buying team Lush Fresh Handmade Cosmetics;

Tavola Rotonda “GDO: sprechi alimentari, ottimizzazione dei processi, e-commerce sostenibile”
– ne parleranno: Eugenio Sapora, Country Manager Too Good To Go, e Michele Falzetta, General Manager Latteria Soresina;

Intervista doppia “Fashion & Apparel: organizzazione interna, processi, prodotti”
– con la moderazione di Nicola Giuggioli, CEO Eco Age, e l’intervento di Elena Dimichino, Sustainability Director Luxottica.

Il Day 2 di Forum Retail, in tema sostenibilità, propone il seguente intervento:

– Sessione Plenaria:
Tavola Rotonda “Smart Agrifood: sostenibilità, tracciabilità e certificazione”
– un confronto tra più player (Agricoltore, Food Production e GDO) per una sfida ormai prossima alla realtà. Ne parleranno: Federico Girotto, CEO Masi Agricola, Carla Sora, Direttore Generale Agroittica Lombarda/Calvisius, Giovanni Panzeri, Direttore MDD Carrefour, e Luca Travaglini, Chairman & Co-CEO Planet Farms.

IKN Italy ha inoltre intrapreso un percorso di conoscenza e aggiornamento, attraverso free Webinar, rivolto al mondo del Retail al fine di accompagnare i Manager del settore alla ventesima edizione di Forum Retail.
Tra le diverse iniziative in programma da qui all’evento, si segnala “Sostenibilità & Retail: il Covid-19 è un acceleratore o un freno?”. Il Webinar si svolgerà il 19 giugno alle ore 10,00 e fornirà 10 suggerimenti di Lush Italia e di ECO Age per intraprendere o consolidare il percorso verso la sostenibilità.

Community OnRetail
OnRetail è la community di IKN Italy dedicata al settore: mette a disposizione dei professionisti del Retail contenuti e aggiornamenti continui con conferenze, formazione tecnica, articoli, interviste e video. Attraverso canali tradizionali, digital e social offre la possibilità di condividere conoscenze, esperienze aziendali, best practice e innovazioni grazie al contributo dell’Advisory Board e dei maggiori esperti del settore. OnRetail rappresenta lo strumento più adatto per costruire una fitta rete di relazioni e interazioni tra tutti i professionisti attraverso grandi eventi e appuntamenti in cui confrontarsi con partner, colleghi e protagonisti del settore.

– BYinnovation è Media Partner di Forum Retail

www.forumretail.com

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