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SustainAbility mobilità pulita in Europa: gli strumenti identificati in un nuovo studio con Ujet. Gli scooter elettrici sono una soluzione vantaggiosa e rapidamente scalabile per le sfide sociali, ambientali ed economiche nelle città; è però necessaria un’azione più decisa per incentivare lo switch dai veicoli tradizionali.
Questo il risultato della ricerca, commissionata dalla global tech company Ujet e presentata durante Citytech. Nello studio si evidenzia, infatti, come i potenziali benefici degli scooter elettrici saranno raggiunti solo nelle città dove vi è una rapida e profonda trasformazione delle flotte di veicoli privati, determinata da un cambiamento delle policy.
Mentre negli ultimi decenni le emissioni prodotte da altri settori sono diminuite, gli impatti della mobilità sono aumentati. Le emissioni causate della mobilità sono attualmente responsabili di circa il 23% delle emissioni globali di CO2 e contribuiscono in modo determinante all’inquinamento atmosferico nelle nostre città.
I veicoli elettrici (EVs) vengono considerati sempre di più la soluzione maggiormente efficiente per eliminare le emissioni causate della mobilità e per migliorare la qualità dell’aria. La relazione sottolinea che la sostituzione dell’80% dei veicoli su strada con i veicoli elettrici, compresi gli scooter, entro il 2050 ridurrebbe le emissioni di NOx, PM e SO2 di oltre l’80% rispetto ai livelli del 2010.

La ricerca dimostra inoltre che l’inazione non è un’opzione.
Attualmente, 9 persone su 10 in tutto il mondo respirano aria inquinata.
Questo causa 556.000 morti premature in Europa attribuibili all’inquinamento dell’aria e a quello domestico.

Solo a Barcellona è stato stimato che 3.500 morti premature sono correlate all’inquinamento dell’aria.
Al di là di questo, la congestione nelle città costa all’economia europea oltre l’1% del suo PIL ogni anno.
Parigi è la terza città più congestionata in Europa con il traffico in aumento di circa 40 minuti al giorno e con un costo complessivo di 9.9 miliardi di euro l’anno.

Il passaggio ad auto e autobus elettrici – promosso a vari livelli – è al centro delle discussioni; il rapporto costo/efficacia e la scalabilità presentano però una barriera per l’effettiva adozione. Secondo il report, i requisiti minimi di infrastruttura e deposito rendono gli scooter elettrici un’opzione di mobilità facilmente scalabile e pulita. Ogni posto auto può contenere un totale di 10 scooter, e un passaggio del 10% da auto a e-scooter ridurrebbe la congestione del 40%, aiutando a contrastare la più grande fonte di inquinamento atmosferico.

“Le esistenti soluzioni di mobilità urbana non stanno al passo con la crescita delle città e non fanno fronte all’incremento di inquinamento e congestione. L’unica soluzione è ridefinire la mobilità urbana, adottando un modello più adeguato e adottando velocemente questa nuova soluzione” ha sostenuto Hugues Despres, CEO di Ujet International. “È necessario pensare i trasporti urbani in prospettiva futura. La nostra missione è di permettere ad ogni individuo di cambiare la propria relazione con la città in cui vive e siamo entusiasti di lavorare al miglioramento di mobilità, comodità e sostenibilità” ha proseguito Despres.

“Nelle città d’Italia, le morti premature causate dallo smog superano la media europea: più di 60 mila all’anno – ha dichiarato Andrea Poggio, responsabile mobilità sostenibile per Legambiente ONLUS. “Nelle città storiche, il traffico ci perseguita quanto l’inquinamento: è per questa ragione che a Milano circolano 12 moto ogni 100 abitanti e a Genova ben 24. Gli scooter elettrici possono rappresentare in Italia una fantastica soluzione sia per la mobilità dei singoli che per la qualità della vita urbana di tutti. Tanto più che la trazione elettrica si dimostra particolarmente performante ed efficiente proprio per i mezzi più leggeri: Ujet con la batteria carica può percorrere un centinaio di chilometri e si ricarica ad una normale presa elettrica a casa o in ufficio al costo di 50 centesimi circa. La velocità massima di 45 km/h consente veloci spostamenti urbani, ma limita gli eccessi e i pericoli relativi”.

SustainAbility ha classificato nove tipologie di trasporto urbano – dall’auto agli spostamenti pedonali – concludendo che gli e-scooter offrono i maggiori benefici in termini sia ambientali sia sociali. I parametri utilizzati per classificare le diverse soluzioni sono: sostenibilità, inclusività, efficienza e sicurezza. Su un totale di 39 punti disponibili, gli e-scooter hanno raggiunto 37 punti contro i 26 degli scooter.
Le autorità cittadine e i governi stanno già esplorando le diverse opzioni per una mobilità più sostenibile. Le iniziative identificate in tutto il mondo comprendono di modelli di sharing, sistemi di gestione del traffico e una migliore integrazione delle diverse modalità di mobilità.

Nel 2017, dodici città tra cui Milano, Parigi e Barcellona, hanno firmato la C40 Fossil-Fuel-Free Streets Declaration (Dichiarazione sulle strade senza combustibile fossile C40), impegnandosi a fornire dal 2025 solo autobus a emissione zero e ad assicurare, entro il 2030, un’area più grande ad emissione zero nelle città.
Mentre molte misure di politica europee nazionali e municipali si concentrano sulle auto e trasporti pubblici elettrici, sono necessarie ulteriori iniziative che promuovano attivamente l’adozione di scooter elettrici nelle città.
I governi e le città dispongono di potenti strumenti politici per incentivare un ulteriore cambiamento.

Gli esempi emersi dallo studio includono:
– Creazione di sovvenzioni e incentivi fiscali che incoraggiano l’acquisto degli scooter elettrici;
– Progressiva uscita dal mercato degli scooter tradizionali;
– Assegnazione di posti auto gratuiti per gli e-scooter
– Obiettivi specifici per accelerare l’adozione degli scooter elettrici;
– Sviluppo di infrastrutture stradali dedicate per gli e-scooter; integrazione di veicoli elettrici individuali nei sistemi di mobilità urbana per incoraggiare comportamenti eco-compatibili (ad esempio, introduzione di tariffe ridotte per gli utenti di e-scooter sui trasporti pubblici).

Se vogliamo raggiungere l’obiettivo climatico di 2°C previsto dall’Accordo di Parigi, le strategie di riduzione delle emissioni devono considerare soluzioni di mobilità scalabili e a emissioni zero.

Informazioni sullo studio
Il documento è basato su una ricerca documentaria basata su fonti accademiche e risultati di think tank, organizzazioni intergovernative, non governative e media internazionali. SustainAbility si è concentrata sui dati più recenti disponibili. Lo scopo della ricerca è globale e orientato a comprendere le sfide e le soluzioni a livello di città.

L’obiettivo della ricerca è:
– Ampliare la discussione attorno a possibili soluzioni sociali, ambientali e sfide economiche nelle città moderne;
– Aumentare la conoscenza sul ruolo che gli e-scooter possono svolgere per affrontare queste sfide, inclusa la promozione dei benefici che possono nascere nelle città;
– Evidenziare le misure che aiuteranno le città e le loro popolazioni a beneficiare pienamente degli scooter elettrici, inclusi i requisiti di infrastruttura, policy e i cambiamenti di comportamento.

Il termine “scooter elettrico” (e-scooter) utilizzato in tutto lo studio, si riferisce a un veicolo a due ruote equivalente ad un ciclomotore elettrico di potenza fino a 4kW e alla velocità massima di 45km/h (Categoria L1 e-b secondo la vigente normativa dell’Unione Europea).

Ujet è un’impresa high tech con l’ambizione di re-immaginare la mobilità urbana e la vivibilità in tutto il mondo. Ujet utilizza la propria esperienza nelle scienze dei materiali, tecnologia pulita, connettività e design elegante per creare soluzioni di mobilità pioneristiche che rispondono alle aspirazioni delle persone per una vita migliore nelle città, oggi e domani.

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