Marzo 2022

Crediti imposta acquisto EE e gas. Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del D.L. 21/2022 destinato a contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, è stato ampliato e potenziato il novero dei crediti d’imposta a beneficio delle imprese a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l’acquisito di energia elettrica e gas naturale nei primi due trimestri del 2022.

Energia Elettrica
– il credito d’imposta per “imprese energivore” relativo al primo trimestre 2022, ai sensi dell’articolo 15 D.L. 4/2022;
– il credito d’imposta per “imprese energivore” relativo al secondo trimestre 2022, ai sensi dell’articolo 4 D.L. 17/2022;
– il nuovo credito d’imposta per imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle “imprese energivore”, ai sensi dell’articolo 3 D.L. 21/2022.

I due crediti d’imposta per “imprese energivore” sono destinati ai soggetti come definiti dall’articolo 3 D.M. 21.12.2017 che abbiano subìto un incremento significativo, superiore al 30%, del costo medio dell’energia elettrica per KWh, al netto delle imposte ed eventuali sussidi, rispettivamente:
– fra il quarto trimestre 2021 e il quarto trimestre 2019, tenuto conto anche di eventuali contratti di fornitura di durata stipulati dall’impresa (credito spettante in relazione al primo trimestre 2022 ai sensi dell’articolo 15 D.L. 4/2022);
– fra il primo trimestre 2022 e il primo trimestre 2019, tenuto conto anche di eventuali contratti di fornitura di durata stipulati dall’impresa (credito spettante in relazione al secondo trimestre 2022 ai sensi dell’articolo 4 D.L. 17/2022).

Nel caso di energia elettrica prodotta e autoconsumata nel secondo trimestre 2022, il requisito di incremento significativo va valutato con riferimento alla variazione del prezzo unitario dei combustibili acquistati e utilizzati dall’impresa per la produzione di energia elettrica.

Il credito d’imposta per “imprese energivore” spetta nelle seguenti misure:
– pari al 20% della spesa sostenuta per la componente energetica, acquistata ed effettivamente utilizzata, nel primo trimestre 2022, ai sensi dell’articolo 15 D.L. 4/2022;
– pari al 25% della spesa sostenuta per la componente energetica, acquistata ed effettivamente utilizzata, nel secondo trimestre 2022, ai sensi dell’articolo 4 D.L. 17/2022 come modificato dall’articolo 5 D.L. 21/2022 che ha innalzato l’aliquota dal 20% al 25%;
– pari al 25% della spesa sostenuta per la componente energetica, prodotta e autoconsumata, nel secondo trimestre 2022 (in tal caso il credito di imposta è determinato con riguardo al prezzo convenzionale dell’energia elettrica, pari alla media, relativa al secondo trimestre 2022, del prezzo unico nazionale dell’energia elettrica), ai sensi dell’articolo 4 D.L. 17/2022 come modificato dall’articolo 5 D.L. 21/2022 che ha innalzato l’aliquota dal 20% al 25%.

A favore delle imprese diverse dalle “imprese energivore”, dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, è riconosciuto dall’articolo 3 D.L. 21/2022 un credito d’imposta in misura pari al 12% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022, in caso di incremento significativo del costo per kWh calcolato sulla media del primo trimestre 2022, al netto di imposte ed eventuali sussidi, superiore al 30% del corrispondente prezzo medio nel primo trimestre 2019.

Gas Naturale
– il credito d’imposta per “imprese gasivore” relativo al secondo trimestre 2022, ai sensi dell’articolo 5 D.L. 17/2022;
– il nuovo credito d’imposta per imprese diverse dalle “imprese gasivore”, ai sensi dell’articolo 4 D.L. 21/2022.
Il credito d’imposta per imprese a forte consumo di gas è destinato ai soggetti operanti in uno dei settori di cui all’allegato 1 al D.M. 541/2021, che abbiano consumato, nel primo trimestre 2022, un quantitativo di gas naturale per usi energetici non inferiore al 25% del volume di gas naturale indicato all’articolo 3, comma 1, D.M. 541/2021, al netto dei consumi di gas naturale impiegato in usi termoelettrici e che abbiano subìto un incremento significativo, superiore al 30%, del prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal Gestore del Mercati Energetici (GME), rispetto al primo trimestre dell’anno 2019.

Il credito d’imposta spetta nella misura del 20% delle spese sostenute per la componente gas naturale nel secondo trimestre 2022, ai sensi dell’articolo 5 D.L. 17/2022 come modificato dall’articolo 5 D.L. 21/2022 che ha innalzato l’aliquota dal 15% al 20%.

A favore delle imprese diverse dalle “gasivore”, è riconosciuto un nuovo credito d’imposta in misura pari al 20% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel secondo trimestre 2022, per usi energetici diversi da quelli termoelettrici, in caso di incremento significativo del prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media riferita al primo trimestre 2022 dei prezzi di riferimento pubblicati dal Gestore dei mercati energetici (GME), superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al primo trimestre 2019.

Le principali caratteristiche dei crediti d’imposta per acquisto di energia elettrica e gas naturale sono similari:
– utilizzo esclusivo in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 D. Lgs. 241/1997 (i crediti per “imprese energivore” e “imprese gasivore” sono utilizzabili entro il 31.12.2022) con facoltà di cessione solo per intero secondo le regole dei bonus edilizi, ai sensi degli articoli 3, 4 e 9, D.L. 21/2022;
disapplicazione dei limiti generali di compensazione; irrilevanza fiscale dei relativi contributi;
– cumulabilità con agevolazioni aventi a oggetto i medesimi costi, a condizione di non superare, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, il costo sostenuto.

Il codice tributo del credito per “imprese energivore” previsto dall’articolo 15 D.L. 4/2022 per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2022, è “6960” – anno di riferimento 2022, istituito con la recente risoluzione AdE 13/E/2022.

Per assistenza ed affiancamento nel disbrigo delle pratiche:
info@energyinlink.it

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Solidarity and energy resilience: an action plan to save energy now! Beyond immediate efforts, Europe needs to take strategic actions to reduce our dependency on energy imports from Russia and other non-EU countries. The action must avoid quick fixes which might pose similar future risks. Finding alternative energy supply might be necessary and acceptable with a short time perspective but cannot be proposed as a lasting solution.

A longer-term and strategic perspective would speed up the transformation to domestic renewable energy supply, and drastically reduce the EU’s dependency on imported fossil fuels.

To decrease energy import dependency, European governments, businesses and citizens have the opportunity to reduce energy demand very quickly. With this paper, BPIE is presenting suggestions to reduce energy consumption in buildings with measures which have a short-term effect.

Behaviour changes such as lowering the room temperature by a degree or two, switching off appliances which are not urgently needed and leaving the car in the garage are ad hoc contributions available to almost everyone and are an immediate signal of solidarity with the victims of Putin’s aggression. In the long term, individual actions must be replaced by a clever far-sighted EU plan to structurally reduce energy demand.

Our list of suggestions are divided into different categories (projects/campaigns, financing, regulation) and three time horizons – actions that can be rolled out in the next 6 months, in 3 years, and in 5 years. All these types of measures are needed if the EU is to decrease its energy import dependency in the long run and boost its resilience.

BPIE (Buildings Performance Institute Europe) is a leading independent think tank on energy performance of buildings. Our vision is a climate-neutral built environment, aligned with the ambition of the Paris Agreement, and in support of a fair and sustainable society.
We provide data-driven and actionable policy analysis, advice, and implementation support to decision-makers in Europe and globally.

– BYinnovation is Media Partner of BPIE

www.bpie.eu

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Geotermia Transizione Energetica. AIRU e UGI, facendosi interpreti delle esigenze ed aspettative di tutti gli operatori del settore teleriscaldamento e del settore geotermoelettrico propongono la formazione di un Tavolo Tecnico che valuti il significativo contributo che la geotermia può dare alla transizione energetica del Paese e le proposte operative per il raggiungimento degli obiettivi UE al 2030 e al 2050 da presentare urgentemente al Ministro per la Transizione Ecologica.

L’uso sostenibile delle risorse geotermiche ha la potenzialità per dare un’accelerazione significativa alla transizione energetica ed ecologica, in particolar modo per raggiungere gli obiettivi indicati dall’UE per quanto riguarda il taglio delle emissioni climalteranti del 55% e l’aumento del contributo da fonti rinnovabili del 40% entro il 2030.

La configurazione geotermica del territorio nazionale offre eccellenti opportunità per la produzione di energia elettrica sul lato tirrenico del Paese, dove sono presenti operatori nazionali ed internazionali pronti a sviluppare progetti geotermici, e anche vastissime prospettive per fornire energia termica a larga e piccola scala su gran parte del territorio italiano, usando le risorse nel medesimo sito dove c’è la domanda.

Con le sue caratteristiche di stabilità e continuità di esercizio, la geotermia offre ottime prestazioni contribuendo significativamente al mix energetico rinnovabile nei tre settori principali: produzione elettrica, mediante impianti di abbattimento gas ad alta efficienza o ibridi innovativi, utilizzo del “calore geotermico” per riscaldamento e raffrescamento, anche con l’ausilio di pompe di calore (Geoscambio), e teleriscaldamento di complessi edilizi, città e per l’industria, anche in forma integrata con recupero del calore di scarto.

Pur essendo una tecnologia in costante sviluppo, il tasso di crescita della geotermia per la produzione geotermoelettrica è ancora troppo basso, soprattutto a causa di 3 criticità:
1. Elevati costi iniziali per l’esplorazione, la perforazione e la valutazione delle potenzialità,
2. Procedure complesse e tempi eccessivamente lunghi per ottenere i permessi e le concessioni (circa 4-8 anni),
3. Scarsi investimenti in Ricerca ed Innovazione e carenza di misure di sostegno per far decollare il settore e per creare nuovi posti di lavoro.

Una decina di progetti sono in attesa di autorizzazione ed altri in iter autorizzativo
Essi avrebbero da soli la capacità complessiva di generazione elettrica di oltre 700 GWh/anno, pari a un decimo della quota di nuova energia da fonte rinnovabile da immettere in rete, indicato dal Ministro Cingolani come obiettivo al 2030 per l’Italia.
Allo scopo di superare le barriere allo sviluppo della geotermia in Italia e in sintonia con associazioni, ordini professionali e istituti di ricerca, AIRU e UGI, con il sostegno dell’European Geothermal Energy Council (EGEC), chiedono azioni concrete ed immediate per colmare il vuoto legislativo che questo settore lamenta.
In particolare essi chiedono:
– la creazione di un’unica Autorità Geotermica Nazionale, che si occupi della governance e coordinamento del settore, definizione delle linee guida e piano strategico di sviluppo, valutazione dei progetti, rilascio permessi e concessioni;
– l’armonizzazione e standardizzazione delle procedure, in linea con quanto previsto dal PNRR;
– il sostegno alla filiera industriale geotermica di alto livello che esporta tecnologia italiana in tutto il mondo;
– l’attivazione di meccanismi incentivanti per un periodo limitato, analogamente a quanto esiste in altri Paesi, al fine di condurre il settore verso l’autosostentamento sul mercato;
– l’investimento e l’incentivazione di progetti geotermici finalizzati alla produzione elettrica sia per impianti a circuito chiuso sia per impianti geotermici ad alto rendimento e efficienza ambientale, in base alle caratteristiche della risorsa;
– l’investimento in progetti e infrastrutture in ambito urbano per il teleriscaldamento sostenuto dalla risorsa geotermica disponibile in loco (un recente studio dei Politecnici di Milano e Torino ha evidenziato un potenziale geotermico già utilizzabile di oltre 10 TWh termici);
– il finanziamento ai centri di ricerca per rilanciare la formazione di base e applicata;
– il finanziamento di progetti strategici per il futuro per l’estrazione di Litio ed elementi rari dai fluidi geotermici e per lo studio delle potenzialità geotermiche dei fluidi supercritici;
– l’inclusione delle tecnologie geotermiche con pompa di calore per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di efficienza energetica degli edifici;
– l’accelerazione nell’emanazione delle relative normative e decreti attuativi.

27 gennaio, 2022

Comunicato congiunto AIRU e UGI con il sostegno di EGEC
Bruno Della Vedova, Presidente UGI
Lorenzo Spadoni, Presidente AIRU
Philippe Dumas, EGEC Secretary General

www.unionegeotermica.it

www.airu.it

www.egec.org

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Italia 22.565 MW fotovoltaico installato. Siamo ancora sotto al GW di nuova potenza installata annualmente. Nel 2021 sono stati installati 936,38 nuovi MW di fotovoltaico arrivando a una potenza cumulata complessiva di 22.565,52 MW e un numero di impianti pari a 1.015.239. Il 56% della potenza installata è data da impianti tra i 20kW e 1 MW. Sono i dati che emergono dai report frutto dell’elaborazione condotta da ITALIA SOLARE sulla base dei dati resi disponibili periodicamente da Terna (dati Gaudì).

La regione che registra la maggior potenza installata è la Puglia con 2.943 MW seguita da Lombardia (2.711 MW) ed Emilia-Romagna (2.269 MW), fanalino di coda la Valle d’Aosta con 26 MW. In termini di numero di impianti sul podio si posiziona la Lombardia con 160.586 installazioni, seguita da Veneto (147.494) ed Emilia-Romagna (105.861).

Le variazioni del 2021 sul 2020, registrano un aumento della potenza installata lo scorso anno (937MW) rispetto a quello precedente (686 MW).

Al 31 dicembre 2021 la capacità connessa complessiva dei sistemi di accumulo arrivava a 734,94 MWh, dei quali 720, 36 MWh erano batterie al litio e circa 10 MWh di batterie al piombo, con 75.039 il numero degli impianti realizzati. Il 2021 ha registrato un’impennata, se così si può dire, delle installazioni rispetto agli anni precedenti (431,42 MWh contro i 111,99 del 2021 o 1,71 del 2015) per un totale di 35.064 impianti di sistemi di accumulo e un andamento trimestrale lungo l’anno di continua crescita.

La Lombardia è la regione che registra la maggior capacità connessa di sistemi di accumulo con 162,93 MWh, dovuta anche ai bandi che ha varato negli ultimi tre anni, seguita da Veneto (116,25 MWh) ed Emilia-Romagna (82,20 MWh).

Anche se in crescita, i dati evidenziano sia per il fotovoltaico sia per i sistemi di accumulo, un netto ritardo rispetto alle previsioni di sviluppo in linea con gli obiettivi del PNIEC.

www.italiasolare.eu

report

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Le Aziende Bike Friendly. È stata consegnata da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta ad Aequilibria Srl – azienda di Venezia Marghera leader nella consulenza e formazione sul carbon management, protagonista nei tavoli di sviluppo delle norme ISO e punto di riferimento per i servizi ambientali – la terza certificazione “Azienda Bike Friendly” in Italia, assegnata sulla base del protocollo europeo volontario CFE-Cycle Friendly Employer, unico standard per le aziende che promuovono e sostengono il bike to work attraverso servizi e azioni pensate per favorire l’uso della bicicletta da parte dei dipendenti.

Organizzazione ed obbiettivi virtuosi
“Il settore privato è un partner fondamentale per realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) e tutte le aziende possono contribuire attraverso le loro attività” diceva Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite.
In questo contesto la biciletta ha indubbiamente un ruolo strategico e, come dimostra uno studio condotto in 70 città di tutto il mondo che hanno deciso di aumentare la loro quota di utilizzo della bicicletta, esiste un legame diretto tra mobilità ciclistica e 11 dei 17 Obiettivi Globali per lo Sviluppo Sostenibile.

“Adottando la certificazione ‘Azienda Bike Friendly’ le imprese agiscono all’interno di questo quadro e contribuiscono direttamente al perseguimento dei goals di sostenibilità dell’Agenda 2030”, dice Valeria Lorenzelli, consigliera nazionale FIAB e responsabile area mobilità quotidiana.

La CFE-Cycle Friendly Employer nasce dal progetto UE Bike2Work (coordinato da ECF-European Cyclists’ Federation, la federazione europea delle associazioni ciclo-ambientaliste nazionali di cui FIAB è membro fondatore e unico partner per l’Italia) e finanziato nell’ambito del programma comunitario Intelligent Energy Europa. Il protocollo di certificazione è attualmente applicato in 16 paesi europei con modalità di valutazione omogenee. Alle aziende sul territorio italiano la certificazione viene rilasciata da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta con la denominazione FIAB “Azienda Bike Friendly” e ha una validità di tre anni.

COS’È E COME FUNZIONA LA CERTIFICAZIONE “AZIENDA BIKE FRIENDLY”
FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta è il membro italiano di un più ampio Consorzio di 16 partner europei (coordinato da ECF-European Cyclists’ Federation) che ha ideato e promosso il primo e unico standard europeo volontario per aziende bike friendly, che si basa su un protocollo articolato in sei aree funzionali di valutazione (informazione, comunicazione, movimentazione dei dipendenti; coordinamento e organizzazione; servizio a sostegno della ciclabilità; dotazioni di strutture per la ciclabilità; gestione dei parcheggi come misura complementare; afflusso dei clienti).
Per ogni area sono definite numerose misure che prevedono azioni specifiche presso le sedi di lavoro o politiche aziendali da implementare, con l’obiettivo di aiutare le imprese a migliorare e promuovere la ciclabilità. Due sono, comunque, i requisiti indispensabili per accedere al percorso certificativo: la nomina del mobility/bike manager e la possibilità di accesso e sosta delle biciclette in azienda.
Più elevati sono gli standard presenti, maggiore è il livello che l’impresa può raggiungere. Sono previsti tre livelli di merito: Bronzo, Argento e Oro. Alle aziende con meno di 10 dipendenti viene dedicato lo stemma Blu.

Il protocollo CFE-Cycle Friendly Employer
E’ attualmente applicato il 16 paesi europei con modalità di valutazioni omogenee. La certificazione viene rilasciata al termine di un rigoroso audit e ha una validità di tre anni con obbligo da parte dell’azienda di produrre una relazione annuale sulle attività implementate, salvo rivalutazioni richieste dall’impresa stessa in caso di innovazioni sul progetto aziendale di ciclabilità.

Le aziende italiane interessante ad accedere al percorso di certificazione FIAB “Azienda Bike Friendly” (CFE-ITA – Cycle Friendly Employer) trovano tutte le informazioni nella pagina dedicata al progetto sul sito di FIAB.

www.fiab-onlus.it

per aderire alla certificazione

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Flotte aziendali elettriche. ALD Automotive Italia e ChargePoint insieme per semplificare la mobilità elettrica delle imprese italiane. ALD Automotive Italia, nell’ambito di una partnership globale già avviata dalla holding ALD Automotive ̶ leader mondiale nelle soluzioni di mobilità e noleggio a lungo termine ̶ ha stretto un accordo con la filiale europea di ChargePoint Holdings Inc. ̶ network mondiale di infrastrutture e servizi di ricarica per veicoli elettrici ̶ per offrire alle piccole, medie e grandi imprese italiane un nuovo sistema di ricarica all’avanguardia per le flotte aziendali e assicurare una mobilità sostenibile a 360°. La partnership è stata già attivata con successo in altri cinque paesi Europei: Francia, Regno Unito, Spagna, Svezia e Paesi Bassi.

Grazie alla partnership con ChargePoint, ALD Automotive Italia metterà a disposizione un servizio particolarmente innovativo, nato per le auto aziendali elettriche, che offrirà la possibilità di ricaricare il veicolo a casa, sul posto di lavoro e lungo il tragitto, garantendo così alle aziende e ai loro dipendenti un sistema semplice e accessibile, in linea con gli obiettivi dell’azienda, che da anni lavora per incentivare le imprese a investire nei veicoli ibridi ed elettrici.
L’obiettivo è fare in modo che il passaggio alle auto alla spina avvenga in maniera naturale e che il mondo produttivo colga in pieno i vantaggi e le opportunità della mobilità sostenibile.

Questa nuova soluzione dedicata all’elettrico comprenderà in un unico canone i servizi di consulenza e analisi per l’elettrificazione della flotta, la card per ricaricare dalla rete di infrastrutture pubbliche e l’installazione di infrastrutture domestiche per i propri dipendenti, comprensive di rimborso automatico per l’energia erogata da casa. Inoltre, grazie al cruscotto digitale MyALD, sarà possibile per i Fleet Manager monitorare le singole sessioni di ricarica dei propri driver e visionare tutte le relative fatture. Una soluzione integrata che sarà in grado di sostenere in maniera puntuale il mondo imprenditoriale e semplificare ulteriormente il passaggio a una flotta green.
Tale soluzione, che si basa su un sistema integrato di ricarica, si adatta perfettamente ai bisogni delle imprese italiane, facilitando l’esperienza di guida e rendendo più semplice la gestione delle flotte.

“Con ChargePoint condividiamo il desiderio di incentivare la mobilità elettrica e di renderla accessibile alle aziende e alla società”, ha dichiarato Antonio Stanisci, Commercial & Marketing Director di ALD Automotive Italia. “La nostra ambizione è portare le imprese ad adottare flotte aziendali elettriche, ad emissioni zero, e far capire che la transizione non riguarda il futuro, ma il presente di ognuno di noi. Questa partnership contribuisce a rendere sempre più concreto il raggiungimento degli obiettivi del nostro piano strategico ‘MOVE 2025’, ovvero l’aumento della quota di veicoli elettrici e plug-in hybrid pari a circa il 30% delle auto nuove consegnate entro il 2025”.

“La partnership con ALD Automotive renderà il passaggio alla guida elettrica sempre più semplice, offrendo la possibilità di effettuare la ricarica a casa così come sul posto di lavoro in tutta Italia”, ha affermato André ten Bloemendal, Senior Vice President Sales di ChargePoint, Inc. “Mentre fleet manager e dipendenti si avvicinano sempre più rapidamente alle nuove motorizzazioni e a modalità di trasporto sostenibili, ChargePoint, in collaborazione con eco system partner come ALD, si impegna a creare le condizioni ideali per fornire un sistema più agevole per lo spostamento di persone e beni”.

ALD Automotive è leader globale nelle soluzioni di mobilità e fornisce servizi di noleggio e gestione delle flotte aziendali in 43 Paesi. ALD Automotive gestisce 1 milione e 680 mila veicoli con 6.700 dipendenti. Société Générale è l’azionista di maggioranza di ALD Automotive.
In Italia, con le sue sedi di Roma e Milano, uno staff di oltre 600 risorse, piattaforme digitali dedicate ai propri servizi e una rete assistenza di oltre 8.000 centri convenzionati, ALD gestisce e sviluppa la mobilità di circa 61.000 clienti, grazie a soluzioni flessibili e personalizzate che rispondono alle esigenze di aziende corporate, PMI, professionisti e P. IVA, fino ai clienti privati, con un totale parco circolante di quasi 160.000 unità tra auto, veicoli commerciali leggeri e moto.

ChargePoint fin dal 2007 si impegna a rendere più semplice il passaggio all’energia elettrica per aziende e conducenti, con la più grande rete di ricarica per veicoli elettrici e la serie di soluzioni di ricarica più completa attualmente disponibili. ChargePoint crea una rete di rifornimento completamente nuova per consentire lo spostamento di beni e persone secondo una modalità completamente elettrica.
La piattaforma di abbonamento cloud di ChargePoint e l’hardware di ricarica software-defined sono progettati per includere opzioni per ogni scenario, dai luoghi di lavoro alle flotte, dal residenziale al dettaglio.
Ad oggi, la rete ChargePoint fornisce l’accesso a centinaia di migliaia di punti di ricarica in Nord America e in Europa, con approssimativamente una ricarica ogni due secondi, nonché una fornitura di più di 98 milioni di ricariche. Migliaia di aziende e organizzazioni e centinaia di migliaia di conducenti in tutto il mondo si affidano a ChargePoint.

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It’s All Banking Insurance 2022. BRAINZ organizza la nuova edizione della mostra convegno IT’S ALL BANKING & INSURANCE con 100 Relatori, 20 Media e più di 500 partecipanti.
IT’S ALL BANKING & INSURANCE rappresenta un’opportunità esclusiva per agevolare l’incontro e il confronto tra Banche, Assicurazioni e Finanziarie con esperti di Soluzioni, Sistemi e Tecnologie. L’evento coniuga la vision strategica agli aspetti tecnici, calandosi nella realtà delle strategie operative.

Oltre 100 speaker a confronto su:
– Nuove tendenze di un mercato che oggi vive un’ulteriore accelerazione a causa dell’emergenza sanitaria
– Spinta tecnologica e resilienza del sistema assicurativo e bancario: scenari ed evoluzione
– L’evoluzione del business assicurativo e bancario: ecosistemi, bisogni dei clienti e opportunità

I partecipanti
TOP MANAGEMENT: Amministratore Delegato – Direttore Generale – Responsabile Strategie
MARKETING & CRM: CRM Director – Marketing Director – Chief Digital Officer – Chief Data Officer
IT & TECHNOLOGY: Chief Information Officer – Chief Technology Officer – IT Manager – Chief Security Information Officer
OPERATIONS: COO – Responsabile Organizzazione
RISK & CREDIT: Head of Risk Management, Credit Manager, Claims Director

I settori interessati
BANCHE – ASSICURAZIONI – FINTECH – ISTITUTI FINANZIARI – BROKER – INSURTECH

About Brainz
We are an innovative and dynamic organization that provides networking opportunities, skills and strategies to strengthen and develop meaningful & relevant relationships for Business-to-Business.
Thanks to 15 years’ experience of our staff, we are able to organize events that stimulate creativity, development of synergies and networking.
Our events are important meetings focused on strategy, innovation and technology.
To grow your career or your business, it is crucial the experience of meeting people face to face and sharing experiences, skills, knowledge and know-how.

17 Maggio 2022 – NH Milano Centro Congressi

– BYinnovation è Media Partner di IT’S ALL BANKING & INSURANCE

www.itsall-banking-insurance.com