Giugno 2020

Trend rifiuti tecnologici. Remedia, Consorzio nazionale leader nella gestione dei rifiuti tecnologici, chiude il 2019 con un +18% di rifiuti tecnologici gestiti rispetto all’anno precedente: dall’analisi dei dati del Bilancio di Sostenibilità 2019 emerge un risparmio di oltre 191 milioni di kWh di energia e circa 627mila tonnellate di CO2, oltre a un risparmio economico sulle importazioni pari a 43,3 milioni di euro.

Remedia, Consorzio nazionale per la gestione eco-sostenibile di tutti i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), delle pile e accumulatori esausti, presenta il suo Bilancio di Sostenibilità 2019 sul website che riassume i risultati delle attività per l’anno 2019 ed evidenza come il riciclo sia fondamentale per promuovere un modello economico di tipo circolare.

A ridosso dell’imminente recepimento delle Direttive Europee del Pacchetto per l’economia circolare, volto a favorire un uso sempre più efficiente delle risorse, il Bilancio di Remedia è una rappresentazione di questo nuovo modello, frutto dell’impegno e della trasparenza di Remedia e dei Produttori che ne fanno parte. I dati presenti nel Bilancio di Sostenibilità 2019 sono rendicontati per la prima volta con lo standard che adotta le linee guida del GRI Sustainability Reporting Standards, emanate dal Global Reporting Initiative (GRI).

Nel corso del 2019, Remedia ha gestito 149.001 tonnellate di rifiuti, con un incremento del 18% rispetto all’anno precedente.
Spiccano in particolare i numeri riguardanti i RAEE domestici, quelli generati dai nuclei familiari, che ammontano a 116.000 tonnellate (+13,3% di crescita sul 2018). Rispetto ai 13 Sistemi Collettivi attualmente operanti in Italia per la gestione dei RAEE, la quota di rifiuti domestici gestita da Consorzio Remedia è cresciuta, raggiungendo nel 2019 il 34% del totale preso in carico dai Sistemi Collettivi nazionali. Si segnala inoltre, un aumento del 72% nella raccolta di Pile e Accumulatori esausti, per un totale di 18.751 tonnellate gestite. Risultati importanti che rappresentano l’impegno e la trasparenza di Remedia e degli oltre 2.300 consorziati che fanno parte del consorzio per adempiere in modo virtuoso agli obblighi di legge relativi ai rifiuti tecnologici. Questi numeri fanno di Remedia il principale sistema collettivo nazionale e uno tra i più importanti a livello europeo per la gestione congiunta ed eco-sostenibile di RAEE e Pile e Accumulatori a fine vita.

“Il 2019 è stato un anno di forte sviluppo per Remedia. Abbiamo superato gli eccellenti risultati di gestione del 2018 e lo abbiamo fatto operando sempre con gli alti standard di efficienza e qualità ambientale che ci contraddistinguono, nel rispetto della normativa vigente e collaborando con tutti gli stakeholder.” ha dichiarato Dario Bisogni, Presidente di Remedia “Da diversi anni rappresentiamo l’impegno dell’industria hi tech nel promuovere e implementare un sistema di gestione del fine vita dei prodotti sostenibile ed efficiente. Nonostante la difficile situazione che ha investito l’Italia in questi ultimi mesi, Remedia continua a distinguersi per i numerosi progetti strategici che, avviati nel corso del 2019, troveranno ampio spazio nel prossimo futuro, creando valore economico, ambientale e sociale lungo tutta la filiera”.

I numeri di Remedia
Le 149.001 tonnellate di rifiuti tecnologici gestite da Remedia, si compongono di RAEE domestici (116.000 ton), RAEE professionali (9.281 ton), Pile e Accumulatori esausti (18.751 ton) e altri rifiuti aziendali (4.969 ton). Se si prende in considerazione il triennio precedente, la crescita rispetto alle 92.016 tonnellate del 2017 è stata del 56%.
Sul totale dei RAEE domestici gestiti sono 103.147 le tonnellate inviate a riciclo (pari all’88,9%). Il 5%, pari a 5.790 tonnellate è stato avviato a recupero energetico.
Gli obiettivi minimi di riciclo definiti per legge dal D.lgs. 49/2014, sono stati abbondantemente raggiunti nel 2019 su ogni Raggruppamento. In particolare, i Raggruppamenti R3 e R4, hanno superato la soglia minima rispettivamente del 31% e del 20%.
Tra i materiali maggiormente riciclati troviamo: 48% ferro, 21% vetro, 17% plastica, 5% cemento, 4% rame e 2% alluminio. Per rendere meglio l’idea del valore dell’impegno messo in campo si evidenzia per esempio, che il quantitativo di ferro riciclato nel 2019, corrisponde a 7 Tour Eiffel, il rame riciclato corrisponde a 47 Statue della Libertà e l’alluminio corrisponde alla quantità necessaria per produrre 163 milioni di lattine da 33 cl, che poste una dopo l’altra misurerebbero 9.465 km[1], poco meno della distanza Milano – San Francisco.

Un esempio di performance ambientale
La corretta gestione dei RAEE domestici da parte di Remedia contribuisce al risparmio di 191 milioni di kWh di energia, pari al consumo elettrico annuo di una città di 177.000 abitanti (quasi equivalente alla città di Reggio Calabria) e di 627.000 tonnellate di CO2, pari alle emissioni generate dal parco veicolare della provincia di Milano per un periodo di 23 giorni.

Remedia genera valore economico
Remedia è un consorzio senza fini di lucro, che ha l’obiettivo di massimizzare le proprie performance ambientali nel modo economicamente più efficiente. Nel 2019 il valore economico generato è stato di 38,4 milioni di euro (+42% rispetto all’anno precedente), di cui il 77% (29,6 milioni di euro) rappresenta il valore economico distribuito ai diversi stakeholder a copertura dei costi di gestione.
Il trattamento dei rifiuti tecnologici da parte di Remedia e il relativo reinserimento nel mercato delle materie prime seconde, riduce l’importazione di materie prime dall’estero e nel 2019 ha rappresentato un risparmio economico sulle importazioni pari a 43,3 milioni di euro.

“Il primo semestre del 2020 registra purtroppo un evento traumatico senza precedenti, un’emergenza sanitaria che ha toccato profondamente la popolazione e che ha messo in crisi le nostre imprese” dichiara Danilo Bonato, Direttore Generale di Remedia “A questo si aggiunge la brusca frenata dei prezzi delle materie prime, già iniziata nel 2019, che porterà ad una riduzione del flusso economico generato dalle attività dell’industria del riciclo dei rifiuti tecnologici. La speranza è che in questo contesto complicato, il recepimento del pacchetto di direttive sull’economia circolare rappresenti davvero un elemento di sostegno e di rafforzamento della filiera del riciclo, essendo questa un tassello essenziale di una politica industriale responsabile e orientata alla green economy.”

Remedia è il principale Sistema Collettivo italiano per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile e accumulatori esausti. Nato nel 2005 grazie alla volontà di 44 aziende leader nel settore dell’Elettronica di Consumo e dell’ICT, il Consorzio conta oggi oltre 2.300 associati ed è il primo consorzio per quote RAEE e rifiuti pericolosi gestiti. Per quota di mercato e struttura, rappresenta quindi un punto di riferimento nella gestione di RAEE e Rifiuti di Pile e Accumulatori. Oltre ad essere senza scopo di lucro, il Consorzio è certificato ISO 9000 e ISO 14000, una ulteriore garanzia di trasparenza e serietà nei confronti dei consorziati, dei partner e dei consumatori.

www.consorzioremedia.it

www.remediaperlambiente.org

RE ITALY dal vivo 24 giugno. Primo evento fisico in Italia dopo il lockdown, l’undicesima edizione di RE ITALY, organizzata come tradizione da Monitorimmobiliare, Monitorisparmio e Borsa Italiana, si è svolta regolarmente. Sono disponibili le registrazioni dei panel.

Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, in apertura dell’undicesima edizione di RE ITALY, organizzata come tradizione da Monitorimmobiliare e Borsa Italiana. Il primo evento fisico dopo il lockdown: “Agli Stati Generali abbiamo detto al Governo che non serve tanto assistenza, quanto piuttosto lasciare le energie libere di svilupparsi”.

Valorizzare le aree urbane conviene a tutti
Relatori: Igor De Biasio, Ceo Arexpo, Stefano Minini, Lendlease, Carlo Masseroli, CE Arcadis, Mauro Corrada, CEO Duff & Phelps REAG, Franco Guidi, Ceo Lombardini 22, Luca Mazzoni, Ceo Protos
Modera Fabio Sottocornola, Corriere della Sera

Come cambiano gli investimenti nel dopo Coronavirus
Relatori: Giovanna Della Posta, Ceo Invimit Sgr; Marco Doglio, Chief Real Estate Officer CDP; Giuseppe Oriani, Ceo Europe Savills IM; Patrick Del Bigio, Ceo Prelios sgr. Stefano Keller, Ceo LFPI Italia REIM; Giovanni Di Corato, Ceo Amundi RE sgr;
Coordina: Maurizio Monteverdi, Ceo Morning Capital.

Le prospettive d’investimento nelle città che cambiano
Relatori Alexei Dal Pastro, amministratore delegato Italia di Covivio, Davide Albertini Petroni, direttore generale di Risanamento, Attilio Di Cunto, amministratore delegato di Euromilano, Edoardo De Albertis, amministratore delegato di Borio Mangiarotti, Francesco Percassi, presidente di Immobiliare Percassi. Coordina i lavori l’avvocato Federico Sutti, a capo di Dentons Italia.

Gestione dei crediti problematici
Relatori: Prelios, AD Riccardo Serrini; Intrum Italy, Head of Real Estate Stefano Giudici; Neprix (Illimity), DG Renato Ciccarelli; ENPAM RE, DG Leonardo Di Tizio; Rina Prime, DG Mirko Frigerio.

L’Hospitality dopo l’emergenza sanitaria
Relatori: Paolo Bottelli, AD Kryalos sgr, Ofer Arbib, CEO Antirion Sgr, Massimo Caputi, Presidente Federterme e Feidos, Stefano Cervone, DG Nova Re Siiq, Giampiero Schiavo, AD Castello Sgr.
Coordina: Avvocato Francesco Lombardo, Partner studio Freshfields

Il futuro dell’intermediazione post Coronavirus
Relatori: Luca Rossetto, amministratore delegato Casa.it; Carlo Giordano, amministratore delegato Immobiliare.it: Dario Castiglia, amministratore delegato Re/Max; Alberto Cogliati, direttore commerciale Engel&Voelkers; Valerio Fonseca, amministratore delegato Dovevivo; Giorgio Tinacci, amministratore delegato Casavo.

www.reitaly.it

Comunità energetiche: osservazioni da ITALIA SOLARE e Legambiente inviate ad ARERA per i 7 punti al documento di consultazione. ARERA riconosca i risparmi sui costi di dispacciamento e distribuzione della condivisione di energia

ITALIA SOLARE e Legambiente hanno risposto al Documento di Consultazione di ARERA con alcune osservazioni affinché le Comunità energetiche partano in modo efficiente e sulla base di un modello equo.

Nel documento proposto da ARERA, scrivono le due associazioni, ci sono senza dubbio “spunti positivi di interpretazione della normativa, riguardo alla tipologia di configurazioni ammesse” così come è importante sia stato specificato che all’interno dei sistemi di autoconsumo collettivo e delle comunità di energia rinnovabile vi sia solo un limite di potenza per ciascun impianto, ma non un limite alla potenza aggregata. Le due associazioni valutano positivamente anche “la specificazione che all’interno dei sistemi di autoconsumo collettivo e delle comunità di energia rinnovabile vi possano essere più produttori fra loro diversi”.

Tuttavia, segnalano nel documento ITALIA SOLARE e Legambiente, vi sono anche alcuni aspetti che meritano un approfondimento e una rielaborazione nella definizione finale del documento. Di seguito i 7 punti salienti:

1. Necessità di dare adeguata considerazione al consumo istantaneo di energia
L’autoconsumo collettivo e la condivisione di energia tecnicamente danno un contributo di capacità e diminuiscono i costi per la gestione dei flussi di energia e per le infrastrutture di rete perché diminuiscono i flussi di energia verso le linee di alta tensione e di media tensione e quindi la necessità di ottenere servizi su tali linee e la capacità impegnata sulle linee di maggiore tensione. Occorre quindi meglio riflettere la finalità espressamente stabilita dall’articolo 42 bis del DL 162/2019 di massimizzare l’autoconsumo istantaneo o la condivisione istantanea di energia, che sono elementi fondamentali per la transizione energetica e per lo sviluppo delle più innovative tecnologie al servizio della stessa. In particolare dovrebbero avere riconoscimento i risparmi sui costi di dispacciamento, sulle infrastrutture di distribuzione e sui costi di capacità, che oggi non hanno valorizzazione nel DCO.

2. Mancata disciplina della condivisione di energia
Il documento di consultazione proposto non attua il meccanismo di condivisione di energia nonostante in più punti l’Articolo 42 bis del DL 162/2019 faccia riferimento al diritto di condividere l’energia nei sistemi di autoconsumo collettivo e nelle comunità di energia rinnovabile e preveda la necessità di valorizzare i risparmi sulla materia prima energia.
Le associazioni chiedono dunque di dare piena applicazione alla disciplina di legge e a quanto previsto dalla disciplina comunitaria consentendo l’effettiva condivisione della materia prima energia.

3. Necessità di chiarire il regime fiscale della condivisione di energia
L’Articolo 42 bis del DL 162/2019 stabilisce che ARERA deve adottare i provvedimenti necessari a garantire l’immediata attuazione delle disposizioni in materia di autoconsumo collettivo e comunità di energia rinnovabile. Tale disposizione non prevede eccezioni per quanto riguarda la disciplina fiscale. Si ritiene dunque che sia necessario che ARERA attivi, prima dell’adozione dei propri provvedimenti, i necessari coordinamenti con l’Agenzia delle Entrate e le altre autorità di carattere fiscale per garantire l’immediata attuazione delle disposizioni.

4. Attività complementari da parte delle Comunità di energia rinnovabile
L’Articolo 22 della direttiva 2001/2018 ha previsto che non debbano essere previsti ostacoli normativi o amministrativi che risultino ingiustificati per le attività della comunità, si chiede quindi che sia specificato che l’accesso alle attività di vendita dell’utente del dispacciamento e del balance service provider sia garantito alle comunità a condizioni semplificate che tengano conto delle loro limitate dimensioni.

5. Attività di misura e l’accesso ai dati
Per quanto riguarda le modalità di misura le associazioni chiedono, per i soggetti che intendano aderire a sistemi di autoconsumo collettivo o a comunità di energia rinnovabile, che sia garantita la possibilità di usare un contatore 2G, provvedendo alla sua installazione da parte del distributore. Inoltre, per quanto riguarda i dati in immissione, le associazioni chiedono che siano utilizzati i dati trasmessi dal produttore e non quelli inviati dal distributore, qualora il produttore lo richieda.

6. Incentivi
Trattandosi di incentivi diversi da quelli cui fa riferimento l’Articolo 26 del D. Lgs 28/2011, ITALIA SOLARE e Legambiente chiedono che gli altri incentivi siano cumulabili nei limiti stabiliti dalle norme comunitarie sugli aiuti di Stato. La Delibera dovrebbe inoltre specificare che le tariffe incentivanti dovrebbero prevedere una maggiorazione non solo per l’installazione dei sistemi di accumulo, ma anche per quella parte di energia che risulta istantaneamente condivisa. Sarebbe anche opportuno chiarire espressamente che sulla base della disciplina vigente si possono avere gli incentivi della comunità energetica anche per impianti in zona agricola.

7. Necessità di uno studio di sistema
ARERA, secondo le due associazioni, dovrebbe attivare uno studio e un’analisi approfondita per meglio capire come le configurazioni di autoconsumo multiplo interagiscono con il sistema elettrico e ottenere spunti e modalità per meglio valorizzare il contributo di tali configurazioni, anche in un’ottica di medio-lungo periodo, ai fini della completa attuazione della Direttiva 2001/2018.

ITALIA SOLARE è un’associazione di promozione sociale che sostiene la difesa dell’ambiente e della salute umana supportando modalità intelligenti e sostenibili di produzione, stoccaggio, gestione e distribuzione dell’energia attraverso la generazione distribuita da fonti rinnovabili, in particolare fotovoltaico. Promuove inoltre la loro integrazione con le smart grid, la mobilità elettrica e con le tecnologie per l’efficienza energetica per l’incremento delle prestazioni energetiche degli edifici.
“ITALIA SOLARE è l’unica associazione in Italia dedicata esclusivamente al fotovoltaico e alle integrazioni tecnologiche per la gestione intelligente dell’energia”.
ITALIA SOLARE conta circa 800 soci: operatori, proprietari e gestori di impianti fotovoltaici, installatori, progettisti e semplici sostenitori. L’associazione opera attraverso 10 gruppi di lavoro: Relazioni istituzionali; Sviluppo tecnologico e normative; Marketing e comunicazione; Fiscalità; Finanza; Relazioni internazionali; Mercato elettrico; Legislativo e regolatorio; Sistemi di accumulo; Misure e contatori.

www.italiasolare.eu

SANA Restart: BolognaFiere dà appuntamento al mondo del biologico e del naturale a Bologna da venerdì 9 a domenica 11 ottobre 2020. RIVOLUZIONE BIO: la seconda edizione degli Stati generali del Bio in programma il 9 ottobre.

La scena economica nazionale e internazionale è stata colpita, in maniera incisiva, dall’emergenza covid19 che ha imposto un rallentamento, quando non uno stop, nelle attività delle imprese; uno scenario che ha coinvolto anche il Sistema fieristico che ha dovuto sospendere e riprogrammare gli appuntamenti in funzione del lockdown globale. BolognaFiere ha reagito andando a individuare, per ognuno dei suoi eventi e dei comparti imprenditoriali in questi rappresentati, le migliori soluzioni per il rilancio economico, partendo dalla consapevolezza dei plus delle imprese/industrie ma, anche, dalla consapevolezza delle difficoltà che la pandemia ha causato.

Con l’obiettivo di supportare la ripartenza la Società ha, innanzitutto, messo a punto un protocollo che comprendesse una serie di iniziative atte a consentire il riavvio dell’attività espositiva, a sostegno del business, in condizioni di totale sicurezza, con soluzioni logistiche finalizzate a prevenire qualsiasi assembramento e a garantire il distanziamento sociale, grazie a format innovativi più funzionali alla situazione contingente.

Anche per il mondo del biologico e del naturale – che da oltre 30 anni vede a Bologna la piattaforma espositiva di riferimento per la community nazionale e internazionale – BolognaFiere ha sviluppato un progetto specifico di rilancio, a sostegno e per la visibilità delle realtà del comparto.
Con questi obiettivi e per un’ampia riflessione sull’importanza del settore – da un punto di vista economico ma anche, e con sempre maggiore incisività per l’ambiente – il mondo del biologico e del naturale si dà appuntamento a Bologna da venerdì 9 a domenica 11 ottobre a SANA RESTART, una tre giorni studiata su misura per fare ripartire in totale sicurezza il business dopo la pandemia.

L’occasione di confronto da cui prenderà il via l’evento sarà la seconda edizione di RIVOLUZIONE BIO, l’iniziativa di SANA, lanciata nel 2019, che si ripropone quest’anno con una serie di tavoli tematici che vedranno gli interventi di esperti e protagonisti per gli ambiti di riferimento. RIVOLUZIONE BIO è organizzata da BolognaFiere in collaborazione con FederBio/Assobio e si avvarrà, anche in questa occasione, della Segreteria Organizzativa di Nomisma.
Gli Stati generali del Bio, che nella prima edizione del 2019 si sono conclusi con la presentazione del “Manifesto del Bio 2030”, elaborato dalle Istituzioni e dalle associazioni coinvolte, offriranno un confronto reso ancora più stringente dalla emergenza covid19 che ha ulteriormente evidenziato l’importanza del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente.
Nell’ambito di RIVOLUZIONE BIO si presenterà anche l’Osservatorio SANA 2020 – promosso da BolognaFiere, curato da Nomisma, con il patrocinio di Federbio e Assobio e il sostegno di ICE -, lo strumento che propone il monitoraggio dei numeri chiave della filiera biologica, dalla produzione fino alle dimensioni del mercato.

Fra gli appuntamenti in programma, centrale anche il convegno organizzato dal Gruppo Cosmetici in Erboristeria di Cosmetica Italia nella giornata di sabato 10 ottobre. L’incontro sarà dedicato a un approfondimento sulla cosmesi naturale e bio.
La domanda di prodotti a connotazione naturale è un trend in crescita nel mondo della cosmesi: sono numerosi, inoltre, i consumatori che prediligono anche nella scelta dei prodotti dedicati alla bellezza e alla cura personale soluzioni sostenibili in linea con la crescente attenzione all’ambiente.

Saranno tutte tematiche di prioritario interesse quelle che animeranno RIVOLUZIONE BIO 2020 e gli altri appuntamenti in programma dal 9 all’11 ottobre; tutte saranno sviluppate con l’obiettivo di offrire chiavi di lettura inedite e indicazioni trasferibili nelle strategie di business e nel quotidiano di cittadini sempre più consapevoli dell’importanza del comportamento dei singoli e del corretto utilizzo delle risorse per il futuro del nostro pianeta.

e-commerce: nuovi orizzonti per il business
Con sempre maggiore incidenza i canali digital ospitano i prodotti bio certificati le cui referenze online crescono con trend decisamente positivi; il digitale dimostra di essere uno dei canali più strategici e con ancora ampi spazi di sviluppo. A questi nuovi business BolognaFiere dà massimo risalto, affiancando il contesto espositivo a focus di approfondimento con attori i protagonisti dell’e-commerce, come Amazon e Alibaba.
In particolare, continua e si rafforza la collaborazione con Amazon e Agenzia Ice (lanciata a gennaio 2020) che vede BolognaFiere e FederBio sostenere le aziende del bio che intendono proporre i propri prodotti all’interno della “Vetrina del made in Italy” di Amazon, fortemente promossa nei mercati europei e americano.

BolognaFiere ospiterà a SANA RESTART Amazon e la supporterà nella proposta di occasioni di formazione per la vendita sui suoi canali. L’accordo fra Amazon e Ice Agenzia offrirà, inoltre, ulteriori opportunità di visibilità ai prodotti delle aziende ammesse nella Vetrina made in Italy con piani di digital advertising su alcuni canali esteri di Amazon promossi da Ice Agenzia.
Analogamente, BolognaFiere intende supportare le attività di internazionalizzazione delle aziende italiane del biologico anche sulla piattaforma B2B di Alibaba, che verrà presentata direttamente alla business community durante SANA RESTART.
Nell’area dedicata alle esperienze digitali non mancheranno, poi, approfondimenti dedicati al tema della blockchain, strumento fondamentale (e sempre più diffuso) per garantire tracciabilità e controllo delle frodi.

Un appuntamento ricco di opportunità
Sono molte le tendenze del mondo del biologico e del naturale che avranno occasioni di approfondimento nell’ambito di SANA RESTART; fra i nuovi Focus, già annunciati alla business community: le piante officinali e le spezie; i prodotti Free from e il Tè.
La via delle erbe sarà l’iniziativa dedicata alle piante officinali e alle spezie, da sempre elementi fondanti della cosmesi e dei prodotti per la salute al naturale. Dal 2020 un programma pluriennale di iniziative metterà in primo piano i benefici, le normative vigenti e gli utilizzi di questi alleati della bellezza e della salute. Organizzata in collaborazione con SISTE (Società Italiana di Scienze Applicate alle Piante Officinali e ai Prodotti per la Salute) La via delle Erbe proporrà, ogni anno, un focus; quello 2020 sarà dedicato alle Erbe d’Oro: Ginkgo biloba, Elicriso, Curcuma e Zafferano.
Sempre in collaborazione con SISTE, partner storico di SANA, BolognaFiere realizzerà un nuovo strumento per gli operatori: un Osservatorio che analizzerà i dati sulla produzione, la commercializzazione e i consumi di piante officinali, in qualità di materie prime, per la produzione di alimenti (umani e animali), di integratori alimentati, preparazioni omeopatiche e cosmetici.

Sempre parlando di Erbe e salute un momento di approfondimento sarà dedicato alle piante con effetti sul sistema immunitario a cura di ASSOERBE.
Di forte interesse anche lo spazio dedicato ai prodotti Free from, che rispondono alle esigenze di intolleranti e allergici. Prodotti che non comprendono nella propria composizione determinati ingredienti, composti o sostanze che il consumatore predilige per motivazioni diverse. Sono sempre più diffuse, infatti, le produzioni senza glutine e senza lattosio, cui si affiancano, con trend crescente, altri prodotti free from senza vari ingredienti (uova, sale, lievito e allergeni vari).
Il tema sarà trattato nell’ambito della nuova iniziativa Free From Hub che ha immediatamente suscitato la curiosità e l’interesse degli operatori del settore.

Altra novità di questa edizione sarà SANA Organic Tea (iniziativa realizzata in collaborazione con In-TE’) dedicata a un ambito che vede sempre più appassionati: il Tè. Le migliori proposte di Tè Bio saranno a disposizione degli operatori che avranno l’opportunità di ampliare la propria conoscenza di questa versatile bevanda e delle sue infinite declinazioni di utilizzo (dalla colazione alla cena, passando dalla pausa pranzo alle colazioni di lavoro). Il tè in Italia è il prodotto food&beverage con l’indice di crescita più alto del settore, +22% da oggi al 2022 e rappresenta un fatturato globale di 350 milioni di euro (Fonte Euromonitor).

Il Bio protagonista dei maggiori canali distributivi
Per rispondere alla crescente richiesta di prodotti bio, anche la DMO italiana li inserisce fra le proprie referenze, con sempre maggior incidenza, proponendoli a scaffale anche come referenze MDD. In 5 anni è raddoppiato il fatturato dei prodotti bio in GDO e nei primi 9 mesi del 2019 le linee Bio Eco hanno inciso per il 7,7 per cento, con un indice di crescita dell’8 per cento (Fonte: IRI). Un trend che l’emergenza covid19 ha ulteriormente evidenziato con vere performance dei prodotti bio rispetto a quelli tradizionali.
Un riconoscimento, anche da parte di nuove fasce di consumatori, della qualità e della sicurezza delle filiere biologiche che sono la miglior espressione dei produttori agricoli e delle imprese di trasformazione nazionali. L’Italia è, oggi, il leader europeo per il biologico con oltre 68.000 agricoltori e più di 10.000 imprese di trasformazione che sono fra i migliori testimonial dell’eccellenza agroalimentare del nostro Paese e del suo patrimonio di tipicità eno-gastronomiche.

“Sicurezza” fra i leitmotiv dell’appuntamento
Gli espositori e gli operatori in visita all’evento, potranno concentrarsi sui focus di interesse e sugli aspetti commerciali, certi dell’attenzione che BolognaFiere ha riservato agli ambiti riferiti allo svolgimento dell’evento in piena sicurezza. Allestimento, esposizione e visitazione sono le fasi analizzate in dettaglio per definire format e procedure in grado di garantire i più alti standard di sicurezza a quanti saranno a Bologna dal 9 all’11 ottobre 2020.
Il tema sicurezza/salute è sempre stato prioritario per BolognaFiere che è stato il primo Quartiere fieristico certificato 18001 sulla sicurezza; con questi presupposti sono stati finalizzati strumenti, disposizioni e procedure. Ovviamente, essendo la situazione estremamente dinamica, quanto definito sarà immediatamente allineato a eventuali nuove indicazioni che dovessero provenire dalle autorità preposte.

Ogni aspetto del momento espositivo si svolgerà con una particolare attenzione alla sanificazione, al distanziamento, alla creazione di percorsi e spazi che consentano lo svolgimento dell’attività “in sicurezza dalle fasi di allestimento, fino al disallestimento a chiusura dell’evento. Senza entrare nel dettaglio: gli spazi utilizzati saranno tutti igienizzati prima dell’apertura giornaliera; si verificherà la temperatura degli utenti attraverso portali con telecamere a infrarossi; si accederà con mascherina; ci sarà una capillare distribuzione di gel igienizzanti; sistemi di control room wifi identificheranno le zone di assembramento; grande attenzione sarà rivolta al riciclo dell’aria e alla pulizia/sanificazione degli ambienti; la ristorazione sarà gestita per consentire il distanziamento anche con nuovi servizi di prenotazione online degli slot di utilizzo e di catering presso gli stand.

Pianificare: un’esigenza prioritaria
L’emergenza covid19, con il posticipo e la riprogrammazione al 2021 di moltissimi appuntamenti del 2020, ha evidenziato ulteriormente l’esigenza di pianificare, con ampio anticipo, la partecipazione agli eventi di interesse.
Con questo obiettivo BolognaFiere annuncia le date di SANA 2021: il salone internazionale del biologico e del naturale si terrà a Bologna da giovedì 9 a domenica 12 settembre 2021.

www.sana.it

www.bolognafiere.it

Sostenibilità a Forum Retail 2020. Sono numerose le novità messe in campo da IKN Italy per la ventesima edizione di Forum Retail, il più grande networking Hub per la community del Retail in programma a Milano i prossimi 28 e 29 ottobre: una delle principali – indubbiamente di estrema attualità – è il focus Sostenibilità, tema trainante dell’evento, insieme a Digitale e Sicurezza.

Come mai prima d’ora la sostenibilità rappresenta l’asset che genera valore al proprio business: i Brand e i Retailer, in questi mesi così particolari, hanno intrapreso un percorso verso questa tipologia di investimento ed è giusto e necessario che procedano in tal senso. Questo impegno, infatti, sta premiando le Aziende aumentandone la reputazione agli occhi di clienti, consumatori e investitori, e, di conseguenza, le performance.
In occasione delle Sessioni Plenarie e nello Strategy Stage di Forum Retail, andranno in onda i casi più emblematici dal punto di vista Etico, Ambientale e di Welfare delle aziende sostenibili. Verranno coinvolti i casi virtuosi che hanno sposato piani anti-spreco, anti-inquinamento e sostenuto progetti di Diversity & Inclusion per il personale.

Nel dettaglio, il Day 1 dell’evento propone i seguenti dibattiti:

– Sessione Plenaria:
Interview “Il Business tra Etica e Responsabilità Sociale: un progetto concreto di innovazione sostenibile”;

Tavola Rotonda “Sostenibilità tra Compliance e Leadership”
– con la moderazione di Nicola Giuggioli, CEO Eco Age, si confronteranno Alessandro Andreanelli, Managing Director & Properties Manager Lush Italia, ed Emanuele Preve, Managing Director Riso Gallo International.

– Sessione Invitation Only for CEO:
“(Ri)progettare i valori della sostenibilità post Covid-19: quali priorità per il cambiamento?”
– Si confronteranno: Simone Masè, Group General Manager Ferrari – Lunelli Group, Carla Sora, Direttore Generale Agroittica Lombarda/Calvisius, Andrea Valota, General Manager Italy Burger King Restaurants, e Jacopo De Maria, General Manager Italy SodaStream International.

– Strategy Stage – Focus Agrifood Tech:
Speech “Il Progetto Sfera Agricola: come coniugare innovazione e sostenibilità nelle serre tecnologiche per spingersi oltre il buio”
– interverrà Luigi Galimberti, Imprenditore Sfera Agricola;

Tavola Rotonda “La spinta dell’emergenza Coronavirus nella promozione della trasparenza della filiera agroalimentare?”
– si confronteranno: Sergio Capaldo, AD La Granda, Guido Boella, Professore Università di Torino, e Davide Cascella, Innovation Manager I4M Casillo Group;

Speech “Finanziamenti e credito a sostegno della filiera smart per investire in innovazione”.

– Sustainability Stage:
Panel “FMCG & Beauty: packaging sostenibile, agricoltura rigenerativa, biodiversità”
– un confronto tra due player per la crescita sostenibile del business: Simone Santini, CCO Fileni, e Tarek Soliman, Agroecology Support-Buying team Lush Fresh Handmade Cosmetics;

Tavola Rotonda “GDO: sprechi alimentari, ottimizzazione dei processi, e-commerce sostenibile”
– ne parleranno: Eugenio Sapora, Country Manager Too Good To Go, e Michele Falzetta, General Manager Latteria Soresina;

Intervista doppia “Fashion & Apparel: organizzazione interna, processi, prodotti”
– con la moderazione di Nicola Giuggioli, CEO Eco Age, e l’intervento di Elena Dimichino, Sustainability Director Luxottica.

Il Day 2 di Forum Retail, in tema sostenibilità, propone il seguente intervento:

– Sessione Plenaria:
Tavola Rotonda “Smart Agrifood: sostenibilità, tracciabilità e certificazione”
– un confronto tra più player (Agricoltore, Food Production e GDO) per una sfida ormai prossima alla realtà. Ne parleranno: Federico Girotto, CEO Masi Agricola, Carla Sora, Direttore Generale Agroittica Lombarda/Calvisius, Giovanni Panzeri, Direttore MDD Carrefour, e Luca Travaglini, Chairman & Co-CEO Planet Farms.

IKN Italy ha inoltre intrapreso un percorso di conoscenza e aggiornamento, attraverso free Webinar, rivolto al mondo del Retail al fine di accompagnare i Manager del settore alla ventesima edizione di Forum Retail.
Tra le diverse iniziative in programma da qui all’evento, si segnala “Sostenibilità & Retail: il Covid-19 è un acceleratore o un freno?”. Il Webinar si svolgerà il 19 giugno alle ore 10,00 e fornirà 10 suggerimenti di Lush Italia e di ECO Age per intraprendere o consolidare il percorso verso la sostenibilità.

Community OnRetail
OnRetail è la community di IKN Italy dedicata al settore: mette a disposizione dei professionisti del Retail contenuti e aggiornamenti continui con conferenze, formazione tecnica, articoli, interviste e video. Attraverso canali tradizionali, digital e social offre la possibilità di condividere conoscenze, esperienze aziendali, best practice e innovazioni grazie al contributo dell’Advisory Board e dei maggiori esperti del settore. OnRetail rappresenta lo strumento più adatto per costruire una fitta rete di relazioni e interazioni tra tutti i professionisti attraverso grandi eventi e appuntamenti in cui confrontarsi con partner, colleghi e protagonisti del settore.

– BYinnovation è Media Partner di Forum Retail

www.forumretail.com

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Action Plan renovation wave. The Buildings Performance Institute Europe, has released its latest publication, “An Action Plan for the renovation wave: collectively achieving sustainable buildings in Europe.”
The publication sets forth a strategy to deliver climate-neutrality for Europe’s buildings by 2050 while supporting economic recovery post Covid-19. The “renovation wave” for buildings was first proposed by the European Commission’s Communication on the European Green Deal in December 2019.

BPIE’s Action Plan provides evidence-based recommendations for all actors across the value chain of the building sector, including: EU institutions, Member States and local authorities, market actors such as retail and commercial banks, institutional investors, building designers, architects and engineers, manufacturers of building materials and technologies, construction companies (multinationals and SMEs), real estate developers, suppliers of electricity and fuels, and building and home owners.

“As we are confronted by the Corona crisis it is time to consider combined responses to our biggest challenges. We can address climate change and support the economic recovery at the same time, e.g. by getting serious about launching a renovation wave. This would be a collective effort which creates better living conditions for all,” says Oliver Rapf, Executive Director of BPIE. “While policy-makers have a decisive responsibility in leading the transformation of the building sector, everyone has a role to play. Actions across sectors must be aligned, working towards a united vision. We are anticipating a complete transformation. Not in the form of a shock but as a well-prepared integrative process: construction and renovation practices, the way buildings are integrated with power and heat networks, strategies to make buildings resilient to the impacts of climate change, the use of digital technologies, how renovations are financed and many other practices will need to evolve compared to today’s standards.”

The European Commission is expected to deliver a detailed “renovation wave” strategy by the third quarter of 2020. The building sector represents significant potential for economic growth, CO2 emissions reductions, and improved quality of life. It is responsible for 40% of Europe’s energy demand and 36% of CO2 emissions.

The Buildings Performance Institute Europe (BPIE) is Europe’s leading centre of expertise on decarbonising the built environment, providing independent analysis, knowledge dissemination and evidence-based policy advice and implementation support to decision-makers in the public, private, and nonprofit sectors.
Founded in 2010, BPIE combines expertise on energy efficiency, renewable energy technologies, and health and indoor environment with a deep understanding of EU policies and processes.
A not-for-profit think-tank based in Brussels and Berlin, our mission is to make an affordable, carbon-neutral built environment a reality in Europe and globally.

– BYinnovation is Media Partner of BPIE

www.bpie.eu

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