Category: Food – Retail

Il 2024 di Slow Food Italia. Manifestazioni iconiche ed eventi inediti: ecco tutti gli appuntamenti della Chiocciola da segnare in calendario.

The Road to Terra Madre
Dove: in tutta Italia
Quando: fino a Terra Madre, fine settembre
Mercati contadini, iniziative nelle scuole, presentazioni di libri e dibattiti, festival cinematografici, vere e proprie manifestazioni con un programma articolato di conferenze, laboratori di degustazione e aree espositive.
Questo e molto altro fa parte del programma The Road to Terra Madre, la serie di eventi che anticipa l’appuntamento con Terra Madre Salone del Gusto 2024. Obiettivo dell’iniziativa è coinvolgere tutte e tutti, a partire dalle studentesse e dagli studenti, intorno al tema di Terra Madre 2024. The Road to Terra Madre ha preso il via a dicembre e come un viaggio, continua ad attraversare tutte le regioni d’Italia grazie alle Condotte e Comunità Slow Food attive nei diversi territori.

Presentazione Guida agli Extravergini 2024
Dove: Roma
Quando: 20 aprile
In un settore sempre più colpito dalle conseguenze legate al cambiamento climatico, la Guida agli Extravergini persegue la sua missione: promuovere l’olivicoltura italiana che difende un patrimonio di cultivar, paesaggio e cultura. La 25esima edizione della guida edita da Slow Food Editore, che sarà presentata il 20 aprile al Maxxi di Roma, si conferma uno strumento fondamentale non solo per orientare le scelte di acquisto, ma soprattutto per sostenere le centinaia di produttori che, con grande cura e attenzione al proprio territorio, alla biodiversità locale e all’esperienza acquisita in campo e in frantoio, realizzano oli di qualità utilizzando pratiche agronomiche rispettose dell’ambiente.

Slow Grains
Dove: Caltanissetta
Quando: 20 e 21 aprile
Organizzato da Slow Food Italia e Slow Food Sicilia, con il contributo del Comune di Caltanissetta, Slow Grains è l’evento dedicato alla Rete di agricoltori e artigiani che recuperano le varietà locali di cereali, coltivandole e trasformandole in farine, pane, pasta e prodotti da forno. L’edizione 2024 di Slow Grains, evento che si inserisce nel programma di The Road to Terra Madre, riunisce coltivatori, mugnai, agronomi, esperti, fornai e appassionati del settore in una due giorni di incontri, convegni e laboratori del gusto, ai quali si aggiunge una mostra mercato con espositori provenienti da tutta Italia. Un’occasione per promuovere la conoscenza e il recupero dei grani tradizionali, migliorare le competenze degli attori della filiera e incentivare modelli basati sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Disco Soup Day
Dove: in tutto il mondo
Quando: 27 aprile
World Disco Soup Day è l’evento contro lo spreco alimentare lanciato dal movimento Slow Food Youth Network, la rete giovani di Slow Food. Nato otto anni fa a Berlino come una “zuppa di protesta”, l’evento permette di dare nuova vita agli scarti vegetali per godersi un buon pasto insieme, riflettendo su come possiamo diminuire il nostro impatto sul pianeta e agire per contrastare la crisi climatica. Un momento di festa e condivisione che in Italia sarà accompagnato dalla presentazione della mappatura di In Cibo Civitas, il progetto che mette in luce esempi di economia circolare legata al cibo in quattro regioni: Piemonte, Sicilia, Toscana ed Emilia-Romagna.

Slow Food Day
Dove: in tutta Italia
Quando: 18 maggio
In tutta Italia si celebra lo Slow Food Day, una ricorrenza in cui le associazioni territoriali e regionali aderenti alla rete e le Comunità Slow Food italiane organizzano eventi nelle piazze, nei Locali Amici del Socio, nelle aziende dei produttori dei Presìdi e dei Mercati della Terra, insieme ai Cuochi e ai Pizzaioli dell’Alleanza. Iniziative che mettono al centro la consapevolezza dietro le scelte che compiamo ogni giorno: dagli acquisti che facciamo ai vestiti che indossiamo, dai modi in cui scegliamo di spostarci da un luogo all’altro alle visioni che abbiamo di come creare una relazione buona, pulita, giusta e sana tra esseri umani e natura. Un’occasione per far conoscere i progetti Slow Food e per informare e compiere attività di educazione del gusto.

Anteprima Terra Madre
Dove: Roma
Quando: dal 24 al 26 maggio
Maxxi di Roma ospita la prima edizione di un incontro nazionale che vede oltre 200 giovani attivisti confrontarsi su tre grandi temi: il cibo, il clima e una bellezza futura che sia prospettiva di tutte e tutti e che riguarda la vita su questo Pianeta. L’evento è il punto di partenza di un fermento trasversale, che coinvolge numerose associazioni e realtà tra cui SFYN Italia, Acli, Agesci, Arci, Coldiretti Giovani, Comunità di Sant’Egidio, Comunità Laudato Si’, Fondazione Edoardo Garrone, Fridays for Future, Libera, Oltreterra, Rondine Cittadella della pace, Legambiente, Terra Onlus, Rete Rifai, e prevede l’elaborazione di un documento di sintesi, frutto della tre giorni di lavori, che verrà presentato ufficialmente in occasione di Terra Madre a Torino, dal 26 al 30 settembre. Durante la tre giorni di Roma sarà rappresentata anche una forma concreta di sovranità alimentare: un grande mercato che prevede la partecipazione dei produttori dei Mercati della Terra del Lazio, tra cui molti Presìdi Slow Food.

Presentazione Guida alle Birre d’Italia
Dove: Brescia
Quando: 24 e 25 maggio
La nona edizione della Guida alle Birre d’Italia, la più importante pubblicazione sulla produzione brassicola italiana di eccellenza, firmata da Slow Food Editore, sarà presentata in anteprima nazionale venerdì 24 maggio a Brescia, presso l’Auditorium San Barnaba. L’uscita del volume sarà l’occasione per radunare i migliori birrai d’Italia e per fare un punto della situazione sullo stato di salute del settore, sempre estremamente dinamico e vivace. La presentazione della guida sarà affiancata da alcuni workshop tematici rivolti ai birrai e iniziative aperte al pubblico, dedicate a chi vorrà approfondire la conoscenza del mondo della birra.

Terra Madre Salone del Gusto 2024
Dove: Torino
Quando: dal 26 al 30 settembre
Ritrovare una nuova alleanza tra gli esseri umani e la natura, basata sulla relazione e non sulla sopraffazione, a partire dal cibo, che rappresenta cultura, condivisione, piacere, ma che è anche l’elemento più potente che ci riconduce alla terra, al suolo, all’acqua. È questa la chiamata a cui risponde il pubblico che parteciperà alla 15esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto. La manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto per tutte e tutti e alle politiche alimentari torna a Torino, Parco Dora, dal 26 al 30 settembre con i suoi elementi più distintivi: il Mercato italiano e internazionale, con centinaia di bancarelle della migliore produzione agroalimentare di qualità e dei Presìdi Slow Food, le Conferenze che trattano i temi al centro delle politiche del cibo, le numerose occasioni di degustazione e il programma degli Off che coinvolge molte realtà attive in città, e non solo.

Osterie d’Italia 2025
Dove: Milano
Quando: 14 ottobre
Torna lo storico sussidiario del mangiarbere all’italiana di Slow Food Editore. Presentata a Milano al Piccolo Teatro (in via di decisione), il 14 ottobre, la trentacinquesima edizione di Osterie d’Italia racconta la ristorazione italiana più autentica e di qualità attraverso le visite e le recensioni di 240 collaboratori sparsi in tutta Italia, in una rete fitta e capillare. Osterie, ristoranti, enoteche con cucina, agriturismi, ma anche proposte alternative come pastifici, pub e gastronomie le cui caratteristiche rispecchiano in primis l’attenzione e l’aderenza al territorio, la selezione di materie prime e l’accoglienza. Nelle pagine di Osterie d’Italia non ci sono classifiche o giudizi, ma storie di cuoche e cuochi che sono ambasciatori del nostro patrimonio gastronomico.

Slow Wine 2025
Dove: Milano
Quando: 19 ottobre
Dopo la grande degustazione che lo scorso anno ha coinvolto oltre 400 vignaiole e vignaioli di tutta la penisola, per un totale di quasi 1000 etichette, il 19 ottobre torna al Superstudio Maxi di Milano la presentazione di Slow Wine. Giunta alla 15esima edizione, la guida dedicata al vino buono, pulito e giusto è l’unica in Italia a visitare tutte le cantine recensite, di cui oltre la metà biologiche e/o biodinamiche, grazie alla collaborazione di oltre 200 esperti presenti in tutte le regioni. L’edizione 2025 rappresenta la fotografia del panorama vitivinicolo tutelato da donne e uomini che producono nel rispetto del suolo, del paesaggio e della loro comunità di appartenenza.

www.slowfood.it

eventi Terra Mare 2024

Retail Efficienza Energetica e Real Estate. Si è svolto It’s All Retail, dedicato alle diverse tematiche che interessano il settore Retail. In particolare, due tavoli di lavoro, moderati da Enrico Rainero, hanno approfondito gli aggiornamenti su:

— EFFICIENZA ENERGETICA —

Marco Oliva, Direttore Impianti BENNET, si è focalizzato sulle attività di manutenzione, che in questo settore richiedono competenze meccaniche, elettriche, digitali, la cui progettazione e pianificazione è una necessità per la continuità dell’attività retail, un must per la sicurezza alimentare, ma anche una grossa opportunità di efficienza tecnica ed energetica.
La proprietà di molti siti richiede la personalizzazione per ciascuno, ma la gestione manageriale centralizzata necessita di un’unica piattaforma per impostare, controllare e ripristinare funzionalità ed efficienza di tutti gli impianti, .
I sistemi digestione BEMS aiutano con dati oggettivi ad Identificare per tempo la “fine vita utile” di un impianto, cioè il momento di avere il coraggio di dismetterlo perché obsoleto e quindi investire sul nuovo che funziona meglio e consuma meno.
Infine, è stata condotta una analisi puntuale di tre diversi modelli: manutentori prevalentemente interni, mix interni ed esterni, solo esterni.
Le informazioni ottenute dalla piattaforma di ticketing manutenzione indicano per gli impianti di refrigerazione alimentare e climatizzazione un sensibile svantaggio del modello con manutentori solo esterni rispetto a quello con interni sia per la qualità del servizio che per la sostenibilità economica dello stesso (+100% numero interventi, + 280% costi totali di manutenzione); sono oggi un driver per proseguire con competenza professionale, agire in modo predittivo e risparmiare sprechi con interventi inutilmente di routine o in ritardo rispetto a un danno tecnico.

Ivo Gattulli Managing Director e BU Autoconsumo Diffuso SOLARELIT, ha presentato le nuove opportunità per il mondo retail in termini di energy savings e di generazione di nuovi ricavi. Infatti, grazie alle novità normative della Direttiva Rinnovabili introdotta da poche settimane e riguardante Autoconsumo Diffuso ed Autoconsumo Collettivo, sarà conveniente sfruttare specificamente le situazioni con pluralità di POD come si trovano, ad esempio, nei centri commerciali, con la presenza di multitenant all’interno dello stesso edificio. Una sfida per il prossimo futuro saranno i sistemi di storage sempre più efficaci.

Gianfranco Ferraro Chief Engineering & Construction Officer di CHEF EXPRESS, azienda leader della ristorazione in concessione, evidenzia le difficoltà del lavorare in edifici non di proprietà, con metrature varie da 50 a 4000 mq, dove gli stessi investimenti negli impianti core per l’attività di erogazione sono soggetti ai limiti di tempo contrattuali. In questo contesto, dai primi sistemi di metering agli attuali BMS i passi sono stati importanti ed efficaci. Si tiene la mappatura dei consumi da 10 anni, si agisce sulla climatizzazione utilizzando la Building Automation, si controllano le performance dei vari impianti di lavorazione.
Oggi il settore richiede, con importanza crescente, la compliance con i criteri ESG.

Andrea Casartelli, Country Manager di EDP ENERGIA ITALIA, operatore attivo nell’installazione e finanziamento di impianti per la produzione in autoconsumo ed efficienza energetica B2B, ricorda che la prima forma di energia pulita è quella non consumata.
Il settore delle imprese è estremamente sensibile alle formule di finanziamento degli impianti, avendo la certezza che la proposta più concreta è quella di “vendere risparmio”.
Sul tema storage, ci sono già applicazioni aziendali con tecnologie a “batterie termiche”.
Come utility internazionale, EDP si è posta il target di immettere nella propria rete commerciale energia da fonti rinnovabili al 100% entro il 2030.

Fortunato Della Guerra, Direttore Tecnico di INRES COOP, ha parlato nel proprio intervento dell’importanza dell’illuminazione nei punti vendita, non solo per il risparmio nei consumi elettrici dei nuovi apparecchi LED, che durano anche molte più ore, ma anche per le possibilità di gestione delle variazioni cromatiche e della modulazione dei lux in base agli afflussi.
La sapiente combinazione degli accostamenti dei colori della pavimentazione e degli arredi genera comfort per il cliente e quindi maggiore permanenza nello store, a beneficio delle opportunità commerciali.
E’ molto importante, tuttavia, riuscire a bilanciare la quantità di nuove proposte di prodotti innovativi con le esigenze di standardizzazione dei punti vendita ed il rispetto di sostenibili ritorni dell’investimento finanziario.
A proposito della gestione impiantistica e dei target di risparmio energetico, ha sottolineato la necessità dell’approccio olistico delle tecnologie, che non devono essere considerate a sé stanti, ma vanno supervisionate e controllate come un ambiente complessivo di sistemi e sottosistemi.

— REAL ESTATE —

Fabrizio Frombola, Business Development Director 12OZ, coniuga la formula del prodotto “street coffee”, con scontrino medio di pochi euro, con le esigenze della clientela in movimento, proponendo due format di riferimento: quello per consumazioni con sedute oppure solo al banco. Quindi vengono presi in analisi sia punti vendita nei luoghi di transito come le stazioni, ma anche nei flussi dei centri commerciali e in quelli dei centri turistici, luoghi vicini a punti di aggregazione dove la formula grab-and-go è prediletta dai consumatori, escludendo le ore serali in cui queste consumazioni non sono significative.
Per poter selezionare i luoghi più appropriati per i potenziali punti vendita, si utilizzano anche i dati forniti dai gestori telefonici e delle app, contenenti le informazioni sui flussi di posizione e movimento degli utenti telefonici.

Francesco Arduin, Responsabile Sviluppo e Asset Management COOP ALLEANZA 3.0, ha spiegato le sette tipologie dei punti vendita del gruppo, soffermandosi su quelli di prossimità, con superficie di vendita fino a 250 mq, che in questo momento stanno sviluppandosi al servizio della spesa quotidiana di pochi pezzi e basso scontrino nelle città, con assortimento di prodotti freschi, spesso da produttori locali, e organizzazione logistica “ultimo miglio” giornaliera, anche più volte.
Il format è al servizio di quartieri cittadini centrali, con clienti di tipologia trasversale.

Michele Aiello, Direttore Tecnico MD, impegnato nelle aperture di grandi superfici di vendita, cita il problema delle autorizzazioni delle amministrazioni locali, che impongono tempi di attesa di anni. I siti devono soddisfare la caratteristica di trovarsi inseriti in una buona viabilità, quindi facilmente accessibili sia dai centri città, sia dalle periferie.
Il tema della sostenibilità si è sviluppato negli anni con le tecnologie appropriate, fino all’illuminazione che si parzializza secondo la presenza di clientela. I gas per la refrigerazione si sono evoluti dai vecchi e inquinanti R404A a quello attuale, di sintesi, specificatamente sperimentato e utilizzato da MD, con bassissimo GWP.
Una control room centrale governa le operazioni su tutta la rete, che conta circa 820 punti vendita di cui 230 in franchising.

Filippo Muratore Responsabile Sviluppo Retail & Franchising INVIDIA DAL 1973. L’azienda nacque dalla prima attività di camiceria maschile situata all’interno di centri commerciali, poi sviluppatasi nella catena dei 40 punti vendita odierni.
Vengono ancora privilegiate le location in centri commerciali, ma anche nelle vie del turismo, selezionando i locali con molta attenzione ai canoni di affitto ed alle conformazioni del layout, come ad esempio le posizioni angolari che offrono possibilità di più vetrine su più flussi di traffico della clientela.

Michele Tollardo Real Estate Development Manager TECNOMAT, il nuovo marchio della ex Bricoman, che gestisce spazi di vendita di materiale edile per professionisti ed aziende del settore, all’ingrosso e dettaglio. I centri in tutta Italia sono 31, con prospettiva di arrivare a 70, coprendo tutte le regioni italiane.
Questa tipologia di prodotti richiedono spazi mediamente di 30.000 mq di cui 10.000 coperti. Anche per questo si ripropone il tema della lentezza delle pubbliche amministrazioni, che intralciano gli iter di sviluppo dei nuovi magazzini, fino ad un caso limite di 8 anni.
Il settore si sta sempre più specializzando e la prospettiva è di aprire nuovi store con un format più contenuto rispetto agli attuali.

Matteo Ligas, Head Of Sales URBAN FITNESS, sottolinea la propensione sempre più diffusa dell’abitudine italiana alle attività di fitness. La tipologia dei layout è più piccola della media del settore, per avvicinarsi al cliente, posizionandolo anche lungo arterie viarie di scorrimento nelle periferie, nelle città con 30/40.000 abitanti piuttosto che nei grandi centri urbani, dislocate in tutta Italia, personalizzando i prezzi alla clientela secondo l’area geografica, adeguati anche alla diminuzione della capacità di spesa.
Il programma prevede 100 aperture entro il 2025, considerando che le normative alle quali è necessario essere conformi sono molto stringenti e quindi lunghe da espletare.

Bruno Berretta Real Estate Development Manager CAPRI. Anche questa azienda è impegnata nel settore dell’abbigiiamento, con due marchi dedicati a due profili di target di clientela: Alcott da 30 anni si rivolge alla clientela giovane. con circa 100 punti vendita e previsione di altri 50 nei prossimi tre anni. Gutteridge è il brand più di lusso con proposte più formali. Coerentemente con il tipo di acquirenti, le due insegne sono posizionate la prima con preferenza nei centri commerciali, la seconda nelle vie del turismo dei centri città e negli aeroporti.
Infine, l’azienda sviluppa con successo anche il format degli outlet, con grande varietà di presenze commerciali.

About Brainz. We are an innovative and dynamic organization that provides networking opportunities, skills and strategies to strengthen and develop meaningful & relevant relationships for Business-to-Business.
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F.lli Ibba Best Managed Companies Award di Deloitte Private sesta edizione. F.lli Ibba, storica azienda della GDO alimentare che opera in Sardegna dal 1950, riceve per il sesto anno consecutivo il “Best Managed Companies” Award confermandosi come un’eccellenza italiana d’impresa.
Il riconoscimento è stato consegnato durante la cerimonia di premiazione che si è svolta a Milano nel Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana-Euronext.

Organizzato da Deloitte Private, con la partecipazione di ALTIS Università Cattolica del Sacro CuoreELITE-Gruppo Euronext e Confindustria Piccola Industria, il Best Managed Companies Award è un premio per le migliori realtà imprenditoriali del panorama nazionale.
Le imprese partecipanti vengono affiancate per un programma di crescita dagli esperti di Deloitte Private, in un percorso che stimola ulteriormente il loro sviluppo e potenziamento rispetto a parametri fondamentali di successo dell’Award, cruciali per la gestione di un’impresa.

La selezione delle aziende è stata affidata a una giuria composta da Fabio Antoldi, professore ordinario di Strategia aziendale presso ALTIS Università Cattolica del Sacro Cuore; Renato Goretta, membro del Consiglio di Presidenza Nazionale della Piccola Industria di Confindustria e Marta Testi, CEO di ELITE – Gruppo Euronext.
Il team di esperti ha assegnato il riconoscimento valutando i parametri di strategia, competenze e innovazione, impegno e cultura aziendale, governance e misurazione delle performance, corporate social responsibility, internazionalizzazione e filiera.

La F.lli Ibba è tra le 7 aziende su 79 che si è aggiudicata il premio per il sesto anno consecutivo, riconfermandosi anche nella categoria speciale “Gold Winner”, che premia le aziende che hanno ricevuto il premio per quattro edizioni di seguito.
Il Gruppo opera in Sardegna dal 1950 e da sempre porta avanti un progetto aziendale che si basa sulla volontà di fare rete con la comunità e le aziende locali creando opportunità di sviluppo per il territorio in cui è attiva.

«In questa sesta edizione sono state ben 79 le realtà italiane che, grazie a eccellenti capacità manageriali in uno scenario internazionale complesso, si sono aggiudicate il BMC Award», afferma Andrea Restelli, Partner di Deloitte e responsabile Italia del programma Best Managed Companies. «Oggi, le organizzazioni e i loro leader devono essere sempre più pronti per vincere le numerose sfide e continuare a essere competitive e attrattive sul mercato, facendo leva sulle giuste risorse, competenze e investimenti e ponendo attenzione ai talenti in azienda».

Giangiacomo Ibba, presidente del Gruppo Ibba, ha commentato: “Ricevere questo premio per il sesto anno è per noi motivo d’orgoglio. Un riconoscimento che condividiamo con tutti i clienti che ci scelgono ogni giorno e tutte le persone che fanno parte della nostra grande famiglia: i collaboratori, gli stakeholder e gli imprenditori partner che vivono con passione il nostro progetto imprenditoriale. Questo premio ci invita a guardare ai prossimi traguardi con ottimismo, a crescere sempre con umiltà e lealtà e a continuare a credere nello stesso sogno”.

Abbi Group è un’azienda sarda che nacque nel periodo del dopoguerra dall’iniziativa dei fratelli IBBA che, spinti da una forte passione e spirito imprenditoriale, avviarono un’attività di commercializzazione di prodotti di prima necessità.
Oggi il Gruppo è guidato dalla seconda generazione ed è tra i principali operatori della GDO alimentare in Sardegna e nel Centro Italia con una rete di oltre 350 punti vendita, in parte diretti e in parte di proprietà di imprenditori partner.
Il Gruppo opera, inoltre, nella distribuzione all’ingrosso con l’insegna Centro Cash, da anni punto di riferimento per 16.000 professionisti del mondo Horeca e del retail alimentare.
A gennaio 2023 è diventata Società Benefit, trasformazione che nasce dalla volontà di assumere un impegno formale a favore della comunità, delle persone e del territorio in cui opera.
Abbi Group realizza un fatturato nel mercato al consumo di oltre 850 milioni di euro, impegnando una forza lavoro di oltre 3000 collaboratori.

abbigroup.com

Forum Retail contenuti Plenaria. Dal trend in continua crescita dell’Ecommerce che nel 2022 ha registrato +18,58% sull’anno precedente, con una previsione di +17% nel 2023, all’evoluzione del comportamento dei consumatori come variabile principale del retail, fino al consumer sentiment – solo il 36% degli italiani si definisce molto soddisfatto e il 28% si considera molto ottimista – e all’analisi del comportamento in tempi di inflazione.

Si è aperto Forum Retail 2023, il più grande Experience & Networking Hub – organizzato da IKN Italy – che riunisce la community del retail da 23 anni.
Artificial & Human Intelligence per eccellere in un mercato che oscilla è il macro-tema della nuova edizione che si è aperta con la presentazione dei “Trend 2023-2024: i dati nel mondo Retail”, panel cui hanno preso parte Davide Casaleggio, CEO & Partner Casaleggio Associati, Stefano Cini, Head of Consumer Analytics & GeoMktg NielsenIQ, e Silvia Usberti, Quantitative Research Lead Toluna Corporate.

Secondo NielsenIQ, in Italia nel perimetro del Largo Consumo Confezionato, la contrazione dei volumi di vendita nel 2023 proseguirà anche nel 2024 con una stima di crescita inferiore e pari al 6,3% (-0,6% vs 2023).
Il calo del potere d’acquisto è un acceleratore alla polarizzazione dei consumi: il consumatore italiano spende nel Largo Consumo Confezionato il 16% in più rispetto al 2021. Sempre più famiglie sono “in crisi” – il dato percentuale è passato dal 24% di inizio 2022 al 37% di metà 2023 – con una forte contrazione del numero di quelle che non sono state impattate finanziariamente o che hanno addirittura consolidato la posizione economica, passando dal 25% di inizio 2022 al 12% di metà 2023.

La tendenza alla contrazione dei volumi di vendita non può essere generalizzata ma è necessario analizzare le caratteristiche di ogni punto vendita in base al territorio, attuando un cambio di paradigma che ponga al centro il consumatore (Retail consumerization). Si tratta di rivoluzionare la classica categorizzazione dei punti vendita valorizzando le micro-territorialità attraverso un uso strategico dei dati.
Infatti, integrando miliardi di dati di prima parte (carte fedeltà, CRM, etc.) con informazioni relative al territorio (popolazione residente, gravitante, etc.) e, infine, con le variabili legate ai consumatori (stile di vita, potere d’acquisto, reddito, età etc.) è possibile accedere ad una visione più granulare del panorama retail. Di conseguenza, sarà necessario adattare le strategie ad ogni singolo store in funzione del contesto in cui si trova.

Stefano Cini, Head of Consumer & GeoMkt Intelligence di NielsenIQ, commenta “La variabile principale che avrà il maggior impatto nella gestione presente e futura delle aziende del retail è l’evoluzione del comportamento dei consumatori. Ecco perché la segmentazione tradizionale basata su elementi geografici come Aree, Regioni e Province o le metrature dei negozi non è più sufficiente per spiegare le dinamiche del Largo Consumo Confezionato.
Grazie ad una piattaforma di geo-data marketing come TradeDimension 2.0, sviluppata da NIQ e JAKALA, è possibile valorizzare le segmentazioni micro-territoriali e le caratteristiche degli acquirenti adottando una visione innovativa”.

Sebbene a livello globale ottimismo e life statisfaction siano in miglioramento, il sentiment degli italiani rimane stabile e tra i più bassi rilevati.
È questo lo scenario delineato dai risultati del Barometro Globale dei Consumatori di Toluna: appena il 36% dei nostri connazionali si definisce “molto soddisfatto” per la propria vita e solo il 28% si considera “molto ottimista”. Ad affliggerli sono soprattutto, come prevedibile, inflazione e aumento del costo della vita, tanto che solamente un quinto dei rispondenti si aspetta un miglioramento della propria situazione finanziaria entro fine 2023.
Per il 73% degli italiani questa consapevolezza genera inquietudine e mina la tranquillità nell’affrontare le spese nei prossimi mesi, rimandando gli investimenti più onerosi a quando la congiuntura economico-finanziaria sarà più stabile. Non mancano, però, le tattiche di risparmio, prima fra tutte la riduzione degli acquisti non essenziali (50%).

“Di fronte al carovita, le strategie messe in atto dal consumatore a salvaguardia del bilancio familiare prevedono una spending review. – commenta Silvia Usberti, Quantitative Research Lead di Toluna – È un nuovo modo di intendere il consumo, più flessibile e più variabile, ma con alcuni punti saldi che, almeno per il prossimo futuro, appaiono non negoziabili: ricerca della convenienza, intercambiabilità dei canali di acquisto e condivisione dei valori di brand”.

Dall’intervento di Davide Casaleggio è emerso che il valore del fatturato Ecommerce in Italia è stato di 75,89 miliardi di euro lo scorso anno e ha visto una crescita annua del 18,58%.
Anche il 2023 vedrà un aumento a doppia cifra che gli operatori prevedono supererà il 17%.
Una componente importante di questa crescita degli ultimi due anni è tuttavia da attribuirsi all’aumento dei prezzi (+9,43% in media per il comparto online con punte del 15% ad esempio per il Turismo).
Il 2024 vedrà l’ingresso dell’AI che probabilmente rivoluzionerà il settore: la stragrande maggioranza degli operatori Ecommerce italiani (74%) ritiene che si avrà un cambiamento radicale della vendita online entro tre anni.

IKN Italy, Leader nella creazione e sviluppo di eventi e progetti di formazione rivolti ai professionisti d’azienda, ha festeggiato nel 2022 il 35° anniversario. Credibilità, esperienza, indipendenza, know-how, innovazione e networking sono le parole chiave che caratterizzano l’azienda. Sin dalla sua nascita, IKN Italy è stata in grado di rispondere in modo tempestivo alle esigenze di un mercato in costante trasformazione.
Il suo obiettivo principale: assicurare contenuti aggiornati e concreti per accompagnare il middle management nella sua crescita professionale.
Il nome racconta la mission e i valori di un’azienda che ha nel suo DNA la capacità di innovarsi e reagire in maniera tempestiva per affiancare le aziende nell’approfondimento e nella scoperta delle competenze e delle metodologie per essere competitive nel loro mercato di riferimento.
IKN è, infatti, l’acronimo di:
“I” come INSTITUTE: IKN Italy nasce da Istituto Internazionale di Ricerca, filiale italiana di IIR Holding. Grazie all’esperienza maturata dal 1987 ad oggi, è in grado di proporre sia tematiche di grande attualità e interesse che relatori di alto livello. La reale fotografia di IKN Italy la “scattano” i numeri di questi 35 anni: oltre 90.000 partecipanti, 25.000 aziende e 15.000 tra relatori e docenti; cifre che posizionano IKN Italy leader indiscusso nel suo settore.
“K” come KNOWLEDGE: ricerca continua e ascolto delle esigenze degli attori dei diversi mercati di riferimento garantiscono lo sviluppo di contenuti non standardizzati ma specifici, unici ed esclusivi.
I settori sui quali IKN Italy concentra la sua attenzione sono: Farmaceutico e Dispositivi Medici, Energy & Utilities, Sanità, Banca e Assicurazioni, Retail e GDO, Industrial, Logistica, Green & Sostenibilità, Marketing e Vendite, Project Management.
“N” come NETWORKING: gli eventi e le iniziative formative di IKN Italy sono delle occasioni di confronto per interagire in maniera dinamica, condividere esperienze concrete e sviluppare nuove opportunità di business.

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Efficienza Energetica e Sostenibilità. E’ stato un piacere moderare tre panel dei relatori all’interno dell’evento It’s All Energy Efficiency, dove sono emerse interessanti esperienze per fare efficienza, tanto più importanti in questo momento di nuove impennate dei prezzi dell’energia.

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

– Maurizio Tufaro – Energy & Facility Manager della Provincia di Treviso, ha ricordato la gestione di 110 edifici scolastici, con circa 1.000.000 di mc. Da 20 anni si affidano a global service in formula di Energy Performance Contract EPC, specializzata dal 2004 grazie alla norma UNI 11136 che ha perfezionato il rapporto di EPC.
Interessante l’introduzione nelle specifiche del programma di miglioramento anche delle attività formative, un investimento che, oltre a quello nelle tecnologie, mira a diminuire i consumi grazie all’educazione per i comportamenti più virtuosi degli utenti, cioè corpo insegnante e alunni, i quali, a loro volta, porteranno in ambito domestico questa sensibilizzazione.

– Valentina Verno – Funzionario Ufficio Energy Management Comune di Torino, impegnata nel monitoraggio delle performance energetiche in un primo cluster di 800 uffici che inviano i dati su una piattaforma in cloud con la presenza di alert su benchmark prestabiliti.
Questo lavoro è servito per ottenere la ISO 50001 su tre tipologie di edifici: scuole, uffici, impianto sportivo. Questo benchmark sarà utile per per implementare in modo corretto le analisi e la gestione su ulteriore patrimonio immobiliare.
Coerentemente alla certificazione, sono state avviate iniziative per il coinvolgimento comportamentale proattivo di tutto il personale in quegli edifici.

– Giorgio Gangemi – Energy Project Manager in CONSIP. E’ stato da poco aggiudicato il contratto per la fornitura di energia elettrica per le pubbliche amministrazioni, in un quantitativo disponibile di 18 Terawattora (TWh) e un valore di oltre 3 mld/euro.
Con questa iniziativa, le amministrazioni possono beneficiare della più grande negoziazione di energia elettrica d’Italia, avendo la garanzia di utilizzare un contratto con prezzi e condizioni vantaggiose, prestabilite e trasparenti.
La gara – suddivisa in 17 lotti geografici – ha registrato eccellenti risultati sia in termini di partecipazione (5 concorrenti per un totale di 50 offerte), che economici (-18,15% rispetto al prezzo del Servizio di Salvaguardia 2023-2024), nonostante lo scenario energetico rimanga ancora incerto.
CONSIP è anche il riferimento per l’attribuzione di beni e servizi sempre per l’efficientamento con il Servizio Integrato Energia, che possono usufruire anche dei fondi PNRR.
Una grande forza contrattuale per le P.A. deriva dall’esperienza pluriennale della formula EPC – oggi perfezionati anche con meccanismi premiali – una modello win win sia per i fornitori, sia per i fruitori, le P.A. che vedono alleggerirsi il carico degli investimenti.
Inoltre, il Partenariato Pubblico Privato PPP aumenta la potenza degli interventi, specialmente nelle riqualificazioni del patrimonio immobiliare pubblico.

INNOVATION FOR ENERGY EFFICIENCY

– Marianna Gaito – Responsabile Smart Solar Iberdrola Clienti Italia, ha illustrato la storia, il posizionamento ed il ruolo dell’azienda nel mondo dell’energia solare a livello internazionale ed italiano a disposizione delle aziende.

– Alberto Rostellato – Retail and C&I Strategic Segments Account Manager Southern Europe VERTIV ha descritto le soluzioni di efficientamento per i nuovi ambienti edge, i “micro data center” installabili in prossimità degli utilizzatori, caratterizzati da maggior velocità di risposta dei dati e migliore gestione delle risorse energetiche necessarie.

HEALTHCARE

– Andrea Codini – Chief Technical Officer Santagostino, ha analizzato il “peso” dell’Internet Of Things nell’efficientamento energetico in ambito healthcare, che perfeziona la prima fase di installazione della sensoristica, raccolta dati e gestione intelligente delle ottimizzazioni, che avevano già portato ad un saving del 20%.
Nella progettazione di nuovi spazi e nel retrofitting, si possono integrare le performance di efficientamento energetico con la gestione della qualità dell’aria utilizzando anche la ventilazione meccanica negli ambienti, programmandola opportunamente secondo le caratteristiche atmosferiche esterne.

– Corrado Benevento – Responsabile S.S. Tecnico Patrimoniale ASL di Biella ha descritto le modalità di costituzione e gestione dei presidi sanitari sul territorio, anche a seguito degli sviluppi delle attribuzioni dei fondi PNRR. Verranno caratterizzati con le Centrali Operative Territoriali COT (centri di coordinamento), le Case delle Comunità CdC (poliambulatori per cure primarie, assistenza domiciliare) e gli Ospedali di Comunità OdC (degenze di breve durata). Su tutte, a tendere, verrà rilevata la Attestazione Prestazionale Energetica APE.
Dal 2014, anno di costituzione della ASL, sono triplicati i servizi e di conseguenza i consumi, che rientrano nella Convenzione CONSIP Servizio Integrato Energia SIE. Le contromisure sono state l’installazione di illuminazione LED, la cogenerazione, il fotovoltaico, il recupero del calore emesso dalla centrale termica, tutti lavori a carico del fornitore dei servizi energetici in formula EPC.

– Daniele Cavarischia – Energy Manager Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico ha evidenziato l’importanza della sala controllo per l’efficienza energetica in ambito ospedaliero, sia per la gestione che per la manutenzione.
Scopo primario è mantenere un habitat di benessere per i pazienti, che include 3.000 locali climatizzati con monitoraggio continuo ed un software che sovrintende interfacciandosi con le caratteristiche tecniche degli impianti, primo fra tutti il cogeneratore che deve erogare costantemente secondo precisi requisiti di efficienza.
Un contributo importante alla cultura dell’efficienza si è raggiunto anche grazie alla collaborazione con il tavolo di lavoro organizzato da ENEA, parte attiva nel definire metodologie e benchmark del settore.
LED, trigenerazione, monitoraggio, recupero acque da torri evaporative hanno dato ulteriori forti contributi all’efficienza generale.

– Giacomo Francesco Miniutti – Ingegnere Meccanico Senior AUSL Romagna ha introdotto le modalità di uso della Intelligenza Artificiale per la gestione della centrale frigorifera dell’Ospedale di Rimini. I dati attualmente sono rilevati e gestiti con metodo tradizionale, interfacciati con i dati ambientali esterni e previsioni metereologiche, mentre si sta studiando l’algoritmo che possa mettere in relazione i big data prelevati.
Una presentazione molto interessante è stata l’esperienza dell’utilizzo della monoclorammina come disinfettante anti legionella in sostituzione del biossido di cloro che è molto ossidante e quindi corrosivo delle tubazioni e crea microfessurazioni, molto costose da riparare.
La monoclorammina è molto utilizzata in USA e UK, dalla cui esperienza si può trarre molto insegnamento soprattutto nella gestione del PH fondamentale per eliminarne la potenziale tossicità.

RETAIL & OPERATIONS

– Luca Riboli – Energy Manager Supermercati Tosano ha spiegato le motivazioni per una catena retail di dotarsi di una strategia energetica a lungo termine, piuttosto che gestire i consumi energetici come una variabile marginale.
Infatti l’analisi dei consumi/mq per cluster di punti vendita permette di raggiungere ottimizzazioni e tagliare sprechi, diversamente poco evidenziabili. Su metrature di circa 6.000 mq, anche la sensibilizzazione ed il coinvolgimento del personale, per mantenere i set point, è fondamentale.

– Federico Stradi – Founder & CEO Bisy ha descritto come stanno evolvendo i contratti di energia nell’attuale congiuntura, evidenziando come sono diventate sempre più complicate le trattative fra Energy Manager e utility.
Questa è la nuova normalità ed è quindi importante approcciarsi non più con metodi di emergenza, ma attrezzarsi con strumenti di flessibilità analitica. La gestione del rischio è componente di sopravvivenza per le aziende.
Le tecnologie di data collection dei consumi, delle temperature, delle unità produttive, si interfacciano con i dati previsionali e soprattutto con le fatture ricevute dai provider energetici, con un check in tempo reale ed a periodi programmati secondo l’esigenza.
Il saving finanziario indirizza la gestione di tutti i flussi dei vettori energetici.

– Igor Brassini – EHS & Quality Manager Emea VIBRAM Group, azienda italiana produttrice di suole di alta qualità per calzature in tutto il mondo. Coinvolta nei requisiti di green supply chain, l’azienda si adopera sia nei sistemi di certificazione, sia di sostenibilità. Ha elaborato un tool di LCA con il CNR, con carbon footprint di ogni prodotto, con la garanzia di precisione, veritiero, verificabile.
Il benchmark è stato svilupato negli anni 2021, 2022, 2023, investendo anche nell’assunzione di un Esperto in Gestione Energetica EGE.
Anche i principi di economia circolare, con la gestione rigorosa degli scarti di lavorazione, contribuisce alla sostenibilità, pur in presenza di materiali soggetti a continue restrizioni normative.
Infine, una considerazione su come spesso soluzioni semplici portano a importanti saving: il controllo delle perdite degli impianti di aria compressa e la loro eliminazione salva svariati sprechi energetici e quindi economici.

Appuntamento al 15 ottobre 2024

– BYinnovation è Media Partner di It’s All Energy Efficiency

itsall-energyefficiency.com

e-grocery Italia vale 1.3 miliardi di euro. Netcomm Focus Food&Grocery ha presentato i numeri e i trend digitali del settore. Lo scenario della distribuzione dei beni di largo consumo è sempre più frammentato: l’e-commerce detiene una quota di mercato ancora marginale (4%) rispetto ai Super+ e Superstore che rappresentano più del 48% del mercato, seguiti dai Discount (22%); dagli Iper (9,2%) e gli Specialisti Drug (5%).

Sono 10,8 milioni gli italiani che acquistano online prodotti di largo consumo in Italia (1): un mercato che vale ad oggi oltre 1,3 miliardi di euro, in crescita del 7% rispetto al 2022, con le categorie di Pet Care e Personal Care a guidare il trend positivo, segnando rispettivamente +25% e +13% rispetto allo scorso anno e un’incidenza sul totale retail del 6,6% e del 5,2%.
Il Grocery online cresce del 7%, pur pesando ancora solo il 2,2% sul totale retail in questo settore; Food e Home Care crescono, registrando comunque un trend di crescita positivo (+7%).
Anche il Food e l’Home Care sono in crescita e pesano, rispettivamente, l’1,7% del mercato FMCG (+4,5%) e il 2,3% (+7,2%); le bevande, con un peso dell’1,5% sul totale registrano una diminuzione del 3,7% (2).

Anche a livello globale il mercato del grocery online continua ad aumentare, pur subendo un rallentamento in termini di trend: la quota di mercato globale del grocery online passa dal 3,4% al 3,7% nel 2023 e si prevede che entro il 2025 arriverà a pesare il 5,1% del mercato del grocery (online e offline).

Si tratta di alcune delle evidenze presentate alla sesta edizione di Netcomm Focus Food&Grocery, in occasione della quale sono stati illustrati i dati delle più recenti ricerche di Netcomm NetRetail; di NielsenIQ e dell’Osservatorio FOOD Prezzi e assortimenti in collaborazione con Qberg.

“Durante la pandemia da Covid-19 l’intera filiera agroalimentare, particolarmente complessa nei suoi sistemi di distribuzione, ha visto un notevole sviluppo grazie all’introduzione di tecnologie che supportano un potenziamento della stessa e l’integrazione dei suoi diversi attori.
La quota di acquirenti di spesa alimentare in Italia ha visto infatti un aumento del 32% nel periodo 2020-2022. L’avvio del trend positivo, anche se in calo rispetto ai numeri ottenuti durante la pandemia, è una conseguenza dell’efficientamento della filiera verso tutti i canali distributivi (GDO, gastronomia e horeca) e dell’introduzione di tecnologie abilitanti come l’AI e gli strumenti legati alla blockchain, particolarmente efficaci nel processo di tracciabilità dei prodotti.
Oggi il settore del Food Delivery rientra tra le categorie che più hanno incrementato la quota di vendite online nel biennio 2022-2023 proprio grazie all’aumento dell’offerta e al progressivo miglioramento di servizi di consegna, con particolare attenzione alla velocità, alla capillarità, al contenimento dei costi e alla fornitura di servizi a valore aggiunto”, ha commentato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.

Le abitudini di acquisto dei consumatori digitali nel Food&Grocery
Secondo i dati Netcomm NetRetail, la Spesa Alimentare è tra le categorie con maggiore incidenza negli acquisti online, seppur in rallentamento: nel 2023, circa il 25% degli acquirenti digitali ha comprato prodotti alimentari online.
Una percentuale in flessione del 12% rispetto all’anno precedente e che si avvicina a quella registrata nel 2018 (pari al 23%).
Una diminuzione rispetto all’anno precedente si osserva anche nell’incidenza degli acquirenti nell Food Delivery: nel 2023, quasi il 21% degli acquirenti digitali usufruisce dei servizi di Food Delivery (-9% rispetto all’anno precedente).
Il Food (3) è l’unica categoria di prodotto in cui il “Prezzo” non è tra i primi 5 driver di acquisto per i consumatori digitali: l’evoluzione del customer journey in questa categoria non è dettata dalla convenience intesa come abbassamento dei costi, piuttosto come un risparmio in termini di tempistiche, garantito dalla velocità dell’esperienza di acquisto nel suo complesso oltre che dalla varietà di opzioni e servizi legati al delivery.
Tra i driver di acquisto del Food&Grocery, infatti, non compare il prezzo del prodotto, ma l’efficienza, la consegna economica, il risparmio di tempo, l’assortimento e la consuetudine.

Il Centro-Sud traina la crescita dell’online nel Food&Grocery
Secondo i dati di NielsenIQ presentati oggi, l’e-commerce nel Food&Grocery sta crescendo a diverse velocità lungo la Penisola. A guidare la crescita è l’area che comprende Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, che registra un incremento del 24% rispetto allo scorso anno; segue l’area che include Toscana, Umbria, Marche, Lazio e Sardegna con un incremento del 12%. Il Triveneto e l’Emilia-Romagna crescono del 6,5%, mentre l’area che include Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia registra una crescita di poco meno di 3 punti percentuali.

Il rapporto tra acquisti online e offline nel Food&Grocery
Rispetto ad altre categorie di prodotto come elettrodomestici, elettronica o arredamento, nel Food&Grocery l’online ha meno influenza nell’orientamento della decisione di acquisto verso i canali offline: per quanto riguarda la spesa alimentare/per la casa, gli acquirenti nei punti vendita fisici che hanno consultato almeno un touchpoint digitale prima dell’acquisto sono poco più del 15%; mentre gli acquirenti online della categoria che hanno maturato la scelta di acquisto online attraverso una visita in un punto vendita sono quasi il 40%.
Secondo l’Osservatorio QBerg, nel settore del Food&Grocery il click%collect non comporta vendite incrementali al momento del ritiro in negozio, come invece succede per altre categorie come l’Elettronica, che registra vendite incrementali tra il 20% e il 25% sul valore totale dell’online, derivanti dalla visita nel punto vendita fisico.
Nel caso del settore Food&Grocery, invece, il click&collect è puramente strumentale al completamento della vendita.

Il mondo della ristorazione
Le imprese nel settore della ristorazione si trasformano in base alle nuove sensibilità del consumatore, sempre più attento ai temi della sostenibilità, della produzione biologica e della tracciabilità del prodotto.
In questo ambito il digitale si propone come strumento utile a fornire le informazioni necessarie, con evidenti differenze tra i settori horeca, ristoranti di massa e ristoranti di fascia alta.
Nell’horeca garantisce un’accessibilità immediata ai prodotti, ai servizi, agli ingredienti e un efficientamento della distribuzione e dei servizi, consentendo maggiore rapidità e sicurezza sul mantenimento degli alimenti.
Nella ristorazione di massa, anche a seguito della diffusione dello smart-working e della necessità di una ristorazione di prossimità, il supporto della digitalizzazione si focalizza sui temi della prenotazione e dell’ordine online, che a loro volta si coniugano con il tema dei pagamenti.
L’aspetto essenziale è l’ibridazione tra il digitale e il mondo fisico, unito al ruolo chiave degli degli strumenti legati alla geolocalizzazione e alla mobilità. Infine, nella ristorazione di lusso, il digitale gioca un ruolo di promozione e valorizzazione degli attributi specifici delle diverse offerte, in particolare grazie ai social network.

Il ruolo dell’Intelligenza Artificiale
Le opportunità fornite dall’AI portano beneficio a tutta la filiera del food: dall’interpretazione dei bisogni dei clienti ai processi industriali, dalla logistica allo sviluppo di una strategia di marketing efficace.
Oggi l’Intelligenza Artificiale può intervenire sui modelli di interazione con i carrelli, con la possibilità di creare selezioni di prodotti “emozionali” pensati sulla base dei bisogni dello specifico utente e proposti come offerte o suggerimenti nel momento check-out.
L’automazione è una delle maggiori categorie di investimento per abilitare la trasformazione digitale nel settore alimentare (circa €18 miliardi entro il 2030), dal momento in cui la modernizzazione IT e la migrazione da vecchi sistemi si stanno affermando come un elemento chiave per la trasformazione tecnologica del Food Retail.
Tutte le tecnologie mirano a uno sviluppo integrato con l’obiettivo di fornire un servizio sempre più attento, avvicinando il food retail digitale al luogo di acquisto fisico.

(1) Fast Moving Consumer Goods (Beni di largo consumo).
(2) Fonte: NielsenIQ, 2023
(3) La macro-categoria Food comprende le categorie Spesa alimentare, prodotti enogastronomici e Food delivery

La sesta edizione di Netcomm Focus Food&Grocery è stata realizzata con il supporto di VTEX come Platinum Sponsor; Rixalto Media e TeamSystem in qualità di Gold Sponsor e con il patrocinio di Confcommercio Milano.

Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale Italiano, è l’associazione di riferimento del settore e-commerce in Italia e uno stakeholder chiave nel dialogo sull’evoluzione regolamentare del mercato digitale a livello nazionale ed europeo.
Netcomm riunisce oltre 480 aziende, tra società internazionali e piccole e medie realtà di eccellenza e rappresenta oggi la più ampia comunità professionale del digitale in Italia, in grado di fornire una visione autorevole e di anticipare le evoluzioni generate dalle tecnologie sul mercato e sul fare impresa.
Dal 2005 il Consorzio mette a disposizione una piattaforma esclusiva di contenuti formativi, ricerche, casi e modelli di riferimento nel digitale. Netcomm è tra i membri fondatori di Ecommerce Europe, l’Associazione Europea del Commercio Elettronico che coinvolge oltre 150.000 aziende in Europa.

www.consorzionetcomm.it

Giovani e alimentazione sana – In Cibo Civitas: Empowerment, Azioni, Territorio per una cittadinanza che nutre il futuro – Sono i giovani a nutrire il futuro, ma hanno bisogno delle giuste competenze per diventare veri e propri attori di cambiamento.

Da questa premessa, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, è partita la campagna per le scuole In Cibo Civitas – Le scuole in azione per il clima, che punta ad attivare giovani studentesse e studenti tra gli 11 e i 19 anni affinché siano veicolo di transizione verso sistemi agroalimentari sostenibili all’interno delle loro comunità.
Un percorso formativo che si inserisce all’interno del progetto “In Cibo Civitas: Empowerment, Azioni, Territorio per una cittadinanza che nutre il futuro”, che incentiva comportamenti più consapevoli e una partecipazione attiva dei cittadini per favorire un sistema alimentare sostenibile.

Il progetto è promosso dall’associazione LVIA in collaborazione, tra gli altri, con Slow Food Italia, e riceve il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Educare per promuovere una cultura di rispetto e di pace
«La leva più importante per il cambiamento è la spesa quotidiana», afferma la direttrice di Slow Food Italia Serena Milano. «Esserne consapevoli è un passaggio fondamentale. Per questo è cruciale coinvolgere le ragazze e i ragazzi. Perché domani potranno acquistare cibi che fanno male all’ambiente e alla salute, oppure scegliere alimenti veri, con un legame autentico con il territorio, la cultura, il sapere.
Con le loro scelte di acquisto potranno continuare ad aggredire il pianeta o prendersene cura, promuovendo un’economia virtuosa, capace di generare benessere e bellezza, di preservare risorse essenziali come acqua, suolo, biodiversità. E in questi giorni drammatici vogliamo ricordare che ripensare il sistema agricolo e di produzione del cibo, difendere la biodiversità, lottare contro lo spreco alimentare e l’accaparramento continuo di risorse significa anche promuovere una cultura di pace».

«Con le azioni amiche del clima suggerite attraverso la campagna alle scuole di tutta Italia, accompagniamo studenti e studentesse ad assumere un ruolo attivo e decisivo per contribuire a risolvere sfide globali e costruire una società più giusta per le generazioni presenti e future», commenta Ester Graziano, referente dei progetti educativi di LVIA. «Abbiamo costruito un percorso importante pensandolo come un contributo al raggiungimento dell’obiettivo per lo sviluppo sostenibile che punta a un’educazione di qualità in grado di affrontare la complessità dei modelli alimentari sostenibili e le interdipendenze locali e globali del cibo. In questi termini, il coinvolgimento dei docenti è fondamentale per attivare le competenze di cittadinanza attiva delle loro classi».

13 azioni per il clima
La campagna si sviluppa intorno a 13 azioni “amiche del clima” su cui le classi sono invitate a lavorare, per avvalorare l’idea che tutte e tutti possono e devono contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite:
1- Non butto via cibo ancora commestibile
2- Riduco il consumo di carne preferendo proteine di origine vegetale
3– Non spreco l’acqua
4– Per gli spuntini scelgo prodotti non confezionati
5– A ogni pasto mangio un prodotto locale e di stagione
6– Uso stoviglie e tovaglioli riutilizzabili
7– Distinguo tra valore e prezzo del cibo
8– Leggo le etichette degli alimenti
9– Coltivo un orto
10– Partecipo alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione il 16 ottobre
11– Aderisco alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, dal 18 al 26 novembre 2023
12– Mi unisco ad azioni globali
13– Mi interesso a ciò che mangio

Come partecipare alla campagna
Il percorso è aperto a tutte le scuole secondarie di 1° o 2° grado d’Italia e ruota intorno a 13 azioni “amiche del clima” a partire dalle quali le classi possono riflettere, discutere, e lavorare costruendo percorsi didattici teorico-pratici. Iscrivendosi alla campagna, infatti, i docenti hanno accesso a una piattaforma riservata da cui possono scaricare 13 articoli di approfondimento su ciascuna buona azione, delle vere e proprie schede didattiche comprensive di suggerimenti sulle attività da svolgere in aula o nel quotidiano per essere costruttori di cambiamento.

A completare il materiale sono cinque podcast originali prodotti da Slow Food che spiegano sette buone azioni insieme a esperti del tema e una formazione su come realizzare video. Infatti, la campagna è arricchita dalla possibilità di partecipare a una challenge finale.
Tutte le classi d’Italia che hanno aderito si metteranno alla prova realizzando un video-racconto su una o più azioni a scelta, e solo le sei migliori saranno premiate.

Il progetto “In Cibo Civitas: Empowerment, Azioni, Territorio per una cittadinanza che nutre il futuro” è promosso da Associazione LVIA in collaborazione con Slow Food Italia, Comune di Torino, Comune di Castelbuono, Comune di Firenze, Comune di Forlì, Comune di Cesena, Comune di Cuneo, Comune di Borgo San Lorenzo, ImpactSkills, Università degli Studi di Torino (UniTo), Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione (DISEF) e riceve il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

www.slowfood.it

per partecipare

Giù l’inflazione CRAI supera la campagna per contenere l’inflazione promossa dal Governo, mettendo la convenienza al centro del suo posizionamento strategico per un carrello ancora più sostenibile.

Da sempre sensibile alle iniziative a sostegno dei consumatori, che si sono trova; a fronteggiare nel primo semestre del 2023 un incremento del 12,3% nella spesa per alimentari e bevande analcoliche (da; Istat), CRAI lancia l’iniziativa “Giù l’inflazione”.
L’insegna ha infatti deciso di ribassare i prezzi dal 10% fino al 40% su oltre 500 prodotti, sia a marchio CRAI che a marca nazionale, dando il proprio contributo alla manovra governativa e decidendo di andare oltre al “Trimestre Anti-Inflazione”.

Giangiacomo Ibba, Amministratore Delegato CRAI, spega: “Il carrello della spesa fotografa il reale stato di salute di un Paese e per questo abbiamo deciso di aderire all’iniziativa del Governo andando però oltre i tre mesi previsti. “Giù l’inflazione” è infatti l’operazione con la quale ribadiamo con forza l’attenzione alle tematiche sociali inaugurando anche il nuovo posizionamento di CRAI che punta a rendere la spesa sempre più conveniente con una serie di iniziative che coinvolgeranno a più riprese e con diverse attività i nostri 1.500 punti vendita Nel cuore dell’Italia”.

Del carrello “Giù l’inflazione” faranno parte diverse eccellenze CRAI, dai beni di prima necessità, incluse alcune referenze tipiche regionali, ai prodotti per la casa, dalla cura della persona al pet. Per trasferire l’impegno di CRAI nell’azione di contenimento dei prezzi e aumentare il percepito della convenienza dell’insegna, l’operazione sarà supportata, a partire dai primi di ottobre, da un importante piano di comunicazione che coinvolgerà oltre ai punti vendita (locandine, vetrofanie), anche le principali emittenti radio nazionali e locali, l’online e la tv digitale e tutti i media del Gruppo (Radio Crai, Facebook, Instagram, Newsletter, NoidiCrai, Craiweb e Craispesaonline).

Giangiacomo Ibba, Amministratore delegato Crai Secom S.p.A. e Presidente Fratelli Ibba S.r.l. – Gruppo Abbi.
Giangiacomo Ibba si laurea all’età di 24 anni in Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Parma con una tesi sulla Distribuzione e focus su CRAI, Gruppo in cui contemporaneamente agli studi inizia ad operare sin da ragazzo.
Inizia così la sua lunga esperienza sul campo, che grazie alla grande passione per il mondo del Retail Alimentare lo porteranno a ricoprire numerosi incarichi manageriali.
A soli 26 anni, credendo fermamente nel modello di prossimità di CRAI, fonda nel 2002 il Consorzio CRAI Sardegna, di cui è nominato Presidente.
Nel 2003 diventa Presidente di Fratelli Ibba, iniziando un percorso di crescita che ha portato l’azienda ad essere una realtà di riferimento tra le più importanti aziende sarde e della GDO, contando più di 350 punti vendita e un fatturato di oltre 750 milioni di euro.
Numeri che rendono conto dell’impegno di una grande famiglia di circa 1200 persone e un indotto complessivo di oltre 3000 collaboratori.
Dal 2009 ricopre il ruolo di Presidente di Crai Cooperativa, di cui la Fratelli Ibba è socia dal 1989 e, da settembre 2022, assume il ruolo di Amministratore Delegato della società.
Dal 2009 è Presidente di Crai Tirreno Spa e nel 2016 viene nominato Presidente di Leader Price Italia Spa ora Food 5.0 Srl.
A giugno 2022 viene nominato Amministratore Delegato di Crai Secom S.p.A., realtà storica nel settore della Grande Distribuzione presente su tutto il territorio nazionale con una rete di oltre 1.800 punti vendita, punto di riferimento qualitativo del mercato di vicinato.
Oltre a questi incarichi, è membro del Consiglio del Territorio Centro Italia di Unicredit, Vicepresidente di Confcommercio Oristano e membro dei Consigli Direttivi di ADM e GS1.

CRAI, realtà di spicco della Distribuzione Moderna, si distingue per la capillarità della sua penetrazione sul territorio italiano che ne fa un player leader anche nel mercato di vicinato.
Oggi CRAI è presente in oltre 1.000 Comuni in tutta Italia con una rete di circa 1.500 punti vendita complessivi, tra supermerca;, superette e negozi alimentari.

www.crai-supermercati.it

abbigroup.com