Sustainable Cities Index 2022, studio pubblicato da Arcadis che valuta la sostenibilità complessiva di 100 tra le principali città del Mondo, sulla base di 3 pilastri fondamentali: Persone, Pianeta e Profitto. Quest’ultimo criterio è da intendersi come “capacità di crescita” , non solo come mero indicatore della redditività di una città o paese.
Milano al 51° posto in classifica globale, è tra le prime 20 città del mondo per i punteggi “Pianeta”. Roma è tra le prime 30. Le posizioni delle città italiane sono dovute principalmente ad alcuni indicatori economici, pur rimanendo sempre tra le migliori 70 città del mondo.
Oslo è la migliore in assoluto, seguita da molte città europee insieme a Tokyo, Seattle e San Francisco, posizionate tra le prime dieci città più sostenibili.
Sebbene la Top 10 abbia ottenuto i punteggi combinati più alti, nessuna città si è classificata tra le prime dieci in tutti e tre i pilastri del rapporto.
Ciò indica che l’eccellenza in una sola categoria non è sufficiente per garantire sostenibilità complessiva a lungo termine e che la corsa all’Accordo di Parigi 2030 è solo uno dei fattori necessari alla creazione di un mondo più sostenibile.
L’Arcadis Sustainable Cities Index del 2022 rappresenta la quinta edizione dal 2015 e adotta una visione olistica della sostenibilità, per evidenziare le sfide in evoluzione che le città devono affrontare, alla luce dell’emergenza climatica, dell’impennarsi dell’inflazione e del costo della vita.
I dati chiave per valutare la classifica generale delle città includono l’esposizione ambientale ai disastri naturali, l’accessibilità abitativa e l’equilibrio tra vita privata e vita lavorativa.
“L’aumento del costo della vita ha interessato molte città in tutto il mondo ed è importante notare che alcune tra quelle considerate dal rapporto, sono già ad un punto limite”, ha dichiarato Massimiliano Pulice, Amministratore Delegato di Arcadis Italia. “La nostra ricerca ha rilevato che molte città stanno rapidamente diventando, o già lo sono, inaccessibili alla maggioranza dei suoi abitanti. Una città redditizia di per sé, non è sostenibile se a pagarne il prezzo sono i suoi cittadini”.
Il rapporto mette in guardia le città dalla mera ricerca della redditività, che produce aumenti proibitivi del costo della vita senza considerare esigenze più ampie: al crescere dei divari di ricchezza aumentano le disuguaglianze, i senzatetto e la disoccupazione, come si è verificato drammaticamente in città come San Francisco, Miami e San Paolo. Al contrario, le città che reinvestono i loro profitti in servizi e politiche sociali e in azioni ambientali che migliorano la qualità della vita dei cittadini, come Stoccolma, Tokyo e Amsterdam, possono trovarsi su un percorso di maggior successo verso la sostenibilità a lungo termine.
“In Italia – continua Pulice – vediamo come la strategia vincente per perseguire il cambiamento in ottica sostenibile sia data dal connubio equilibrato e collaborativo tra pubblico e privato. Non è sufficiente remunerare un investimento privato senza che questo sia sostenuto dall’interesse pubblico e viceversa. L’interesse degli investitori deve coincidere con la ricerca delle amministrazioni locali nella progressione sociale. C40, il bando di Reinventing Cities, si dimostra un’iniziativa di successo in grado di plasmare comuni e città assecondando cittadini e finanziatori in uno schema di gioco win-win, sostenibile sotto ogni aspetto. Milano si conferma un terreno fertile per opportunità di questo tipo. Aspettiamo Roma, che pure avrebbe infinite potenzialità, la quale sta ancora facendo i conti con un sistema lontano da queste consapevolezze”.
Le città incluse sono state scelte per fornire una panoramica dell’ambiente urbano mondiale, della copertura geografica, dei livelli di sviluppo economico, delle aspettative di crescita futura e delle sfide della sostenibilità. Gli indicatori sono stati valutati da esperti di Arcadis e le metriche sono state selezionate in base alle informazioni disponibili sulle città e alla credibilità delle fonti.
Arcadis è leader mondiale di consulenza e progettazione nell’ingegneria civile e ambientale. Presente in 70 Paesi con oltre 29.000 dipendenti, dal 1888 porta valore ai propri clienti, offrendo soluzioni su misura, fondate sulla sostenibilità, la salute e la sicurezza del territorio e dei cittadini.
Arcadis Italia conta su oltre 170 persone negli uffici di Milano e Roma. Presente sul mercato italiano dal 2008, si colloca tra le prime società specializzate nella rigenerazione urbana, nella progettazione della bonifica del territorio, nel trattamento delle acque e nella progettazione di edifici ed insediamenti industriali sostenibili. Arcadis affianca i suoi clienti per l’intero ciclo di vita degli asset che sviluppa e gestisce nella loro ideazione, creazione, riqualificazione e digitalizzazione.