Contratti PPA: opportunità per produttori e consumatori. Gli ambiziosi obiettivi di transizione energetica verso un sistema sempre più alimentato da fonti energetiche rinnovabili, definiti dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN) e dalla Commissione Europea per l’Italia, potranno essere raggiunti solo a seguito della definitiva maturazione industriale del settore.

Uno degli aspetti cruciali di tale processo evolutivo è la diffusione dei contratti di acquisto di energia a medio-lungo termine (c.d. PPA – Power Purchase Agreement) da impianti a fonti rinnovabili, fotovoltaico in primis.
In tal modo gli impianti potranno rendere sicuri i propri ricavi su tempi medio-lunghi, compatibili con le esigenze dei propri piani industriali, senza necessità di ottenere incentivi dallo Stato.

In Italia la formula è ancora poco diffusa, poiché pochissimi clienti consumatori sono disposti, oggi, a stipulare contratti di durata superiore ai 2-3 anni.
All’estero invece sono sempre più comuni gli esempi di operatori che imitano i colossi high-tech tipo Google, Amazon, Microsoft, Apple e altri colossi dell’informatica che, spinti dalla necessità di coprire il crescente fabbisogno energetico dei centri elaborazione dati, sono stati i primi a sottoscrivere contratti di lungo termine per le fonti rinnovabili.

La Strategia Energetica Nazionale prevede anche per l’Italia la possibilità di stipulare contratti di lungo termine per la vendita di elettricità da impianti fotovoltaici di grande taglia, mentre per i piccoli impianti rimane sempre la strada dell’autoconsumo.

Con la riduzione dei costi dei componenti fotovoltaici (moduli e inverter) il MW installato arriva a un valore inferiore a 700mila euro. I grandi impianti fotovoltaici, grazie a un basso Lcoe (Levelized cost of electricity), hanno raggiunto un buon livello di redditività.
In Italia il settore sta muovendo i primi passi da qualche tempo, sebbene manchino ancora le installazioni di grande taglia già operative e pronte a vendere l’energia in modalità PPA. Eppure in Italia i dati economici sono favorevoli, grazie all’elevato prezzo dell’energia e alla buona insolazione.

Il primo operatore ad aver creduto nel fotovoltaico senza incentivi è il fondo d’investimento inglese Octopus, che ha siglato contratti PPA per 170 MW con prezzo fisso per 5 anni.
Nel mercato si affacciano via via altri investitori che stanno contrattualizzando accordi per una potenza inferiore ai 20 MW con un prezzo fisso per 10 anni.
In prospettiva si possono prevedere volumi molto maggiori, dell’ordine dei GW, con progetti di varie dimensioni: medie (15-30 MW) e grandi (50-100 MW), con formule finanziarie e contrattuali diverse a seconda dei soggetti, con contratti a 5/10 anni con prezzi fissi o variabili.

Di contratti PPA si parlerà durante il Forum, esaminando le opportunità di mercato e per i consumatori.

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– modalità intelligenti e sostenibili di produzione, stoccaggio, gestione e distribuzione dell’energia attraverso la generazione distribuita da fonti rinnovabili con particolare attenzione al solare fotovoltaico;
– l’integrazione delle fonti rinnovabili, fotovoltaico in particolare, con le smart grid, la mobilità elettrica e con le tecnologie per l’efficienza energetica e per l’incremento della prestazioni energetiche degli edifici.
ITALIA SOLARE conta oltre 500 soci: operatori, proprietari e gestori di impianti fotovoltaici, installatori, progettisti e semplici sostenitori.

Forum ITALIA SOLARE 2018
A Vision for the Energy Transition in Italy
11 dicembre 2018, Hotel Quirinale Roma

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