Investire in decarbonizzazione dell’economia favorirà il rilancio dalla crisi generata dall’attuale pandemia e contribuirà a uno sviluppo socioeconomico di lungo periodo: la finanza sostenibile può ricoprire una funzione cruciale in questo processo attraverso l’integrazione del “fattore clima” nelle politiche d’investimento.

Il nuovo manuale del Forum per la Finanza Sostenibile individua 4 azioni prioritarie per gli investitori e 6 settori strategici d’intervento, anche in una dimensione di partnership pubblico-privato.
La pubblicazione è stata realizzata a partire dai contributi raccolti in un gruppo di lavoro organizzato in collaborazione con WWF e con il supporto di BPER Banca, Etica Sgr, Natixis Investment Managers e UBS Asset Management.

La presentazione del manuale si è svolta in occasione dell’evento conclusivo della nona edizione della Settimana SRI, che ha coinvolto circa 5.000 persone in 13 eventi online organizzati dal Forum (complessivamente, il calendario della Settimana SRI comprende 17 convegni e 2 eventi culturali).

Investimenti sostenibili per il clima: i contenuti
Il punto di partenza: l’attuale crisi legata alla pandemia di COVID-19 non deve oscurare il problema del cambiamento climatico
L’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature medie globali entro 1,5° non può passare in secondo piano rispetto all’uscita dalla crisi generata dalla pandemia di COVID-19 per due motivi. Anzitutto perché gli aspetti sanitari e ambientali sono strettamente connessi: l’alterazione degli ecosistemi aumenta i rischi per la salute umana e, viceversa, la tutela della biodiversità e il contrasto al riscaldamento globale comportano ripercussioni positive anche dal punto di vista sanitario. In secondo luogo, perché investire sul clima può creare opportunità di rilancio dell’economia. Occorre quindi allineare i portafogli agli obiettivi di decarbonizzazione e investire in soluzioni di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico. Come?

4 azioni strategiche e 6 settori prioritari
Il manuale esamina 4 azioni che gli investitori possono integrare nelle politiche d’investimento per tenere conto dei temi ambientali e climatici:
1) analizzare i rischi finanziari legati al clima;
2) migliorare la trasparenza sui temi di sostenibilità – essenziale è quindi la rendicontazione delle imprese e la disponibilità di dati ESG per gli investitori;
3) ridurre gli impatti ambientali negativi dei portafogli – attraverso la combinazione di engagement, esclusioni, disinvestimenti e riallocazioni;
4) investire in soluzioni di mitigazione e di adattamento.
Per la quarta azione, il manuale esamina 6 settori strategici, anche per interventi in partnership pubblico-privato:
1) energia;
2) agricoltura e foreste;
3) trasporto e mobilità;
4) città ed edilizia;
5) digitale;
6) economia circolare.

L’interconnessione tra dimensione ambientale e sociale del cambiamento climatico
Uno degli aspetti peculiari del manuale è l’analisi dei fenomeni sociali legati al cambiamento climatico e la loro rilevanza dal punto di vista finanziario, in termini sia di rischi (per esempio danni alla salute, aumento delle disuguaglianze e migrazioni involontarie), sia di opportunità (in chiave di giusta transizione e di maggiore resilienza di imprese e società umane).

Il convegno di presentazione
Gian Franco Giannini Guazzugli e Francesco Bicciato, rispettivamente Presidente e Segretario Generale del Forum per la Finanza Sostenibile, hanno aperto il convegno.

“Nell’evento di oggi, che conclude la nona edizione della Settimana SRI, trattiamo la stretta connessione tra azione per il clima e rilancio dell’economia. Il manuale “Investimenti sostenibili per il clima”, realizzato a partire dai contributi di un Gruppo di Lavoro che ha coinvolto i Soci del Forum, evidenzia il valore aggiunto della natura multistakeholder della nostra associazione”, ha sottolineato Giannini Guazzugli.

“L’emergenza climatica e quella sanitaria sono profondamente legate: gli strumenti di finanza sostenibile focalizzati sulla decarbonizzazione possono essere efficaci anche in ottica di ripresa dell’economia, inclusione sociale, salvaguardia del capitale naturale e tutela della salute. Questo è il presupposto per le otto proposte che abbiamo inviato al Governo sull’impiego di strumenti di finanza sostenibile per il rilancio dell’economia”, ha dichiarato Bicciato.

Arianna Lovera, Senior Programme Officer del Forum, ha illustrato i contenuti del manuale.
La mattinata è proseguita con una tavola rotonda moderata da Emanuele Bompan, Direttore Responsabile della rivista Materia Rinnovabile, con la partecipazione di: Ugo Biggeri, Presidente di Etica Sgr; Barbara Galliano, Deputy Country Head, Head of Retail Distribution di Natixis Investment Managers Italia; Eugenio Garavini, Vice Direttore Generale di BPER Banca; Matteo Leonardi, Energy Advisor di WWF e Valeria Piani, Strategic Engagement Lead di UBS Asset Management.

Ugo Biggeri ha dichiarato: “Etica Sgr conferma la sua attenzione alle tematiche socio-ambientali e il suo impegno per una finanza sostenibile nel suo ventesimo anno di vita. Con un pizzico di orgoglio possiamo affermare di essere stati tra i primi protagonisti in Italia e di aver agito sempre con coerenza. Oggi siamo sempre più convinti che occorre crescere ancora, rafforzando l’efficacia del proprio impegno per il clima: con prodotti, certo, ma anche numeri, dati e rendicontazioni. Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio significa prendersi cura del futuro del nostro Pianeta. Questo è il nostro lavoro e il nostro impegno”.

“Per riuscire ad affrontare sfide ambientali, indissolubilmente legate a quelle sociali, come il cambiamento climatico e il degrado del territorio, della biodiversità, delle risorse idriche e marine, sarà indispensabile una combinazione tra investimenti pubblici e privati. La finanza sostenibile deve fare la differenza per essere parte integrante della soluzione. Dimostrare chiarezza seppur nella diversità degli approcci ESG, impegno attivo e convinzione, risultati e impatto: questo significa per Natixis IM essere un gestore responsabile”, ha detto Galliano.

“Emerge nuovamente come le Banche svolgano un ruolo determinante nell’evoluzione della società: è ciò che sta avvenendo nella transizione delle imprese e delle famiglie verso un’economia a basso impatto ambientale – ha dichiarato Garavini BPER Banca, da sempre legata ai territori, ha intrapreso un percorso che l’ha portata a individuare le linee guida strategiche dello sviluppo dei processi aziendali e delle politiche creditizie e di investimento in chiave di sostenibilità. Per i mercati finanziari, questo termine è sinonimo di miglior gestione del rischio e di capacità di creare valore nel medio-lungo periodo: business e sostenibilità sono due facce della stessa medaglia”.

Leonardi ha affermato: “L’innovazione è l’elemento indispensabile per la crescita economica di oggi. Ancora di più per affrontare la ripresa post COVID. Gli investimenti in settori non compatibili con la decarbonizzazione non sono un’opzione percorribile. La politica deve riconoscere la decarbonizzazione come un’opportunità, tracciare una strategia coerente e solida nel tempo e innescare l’effetto moltiplicativo degli investimenti privati. L’innovazione implica una dimensione di rischio, per gestire il quale lo Stato deve mettersi in gioco con le risorse del Green Deal e di Next Generation EU, e altrettanto di opportunità, senza le quali non si cresce e non si potrà mettere mano alle disuguaglianze generate dalla crisi”.

Piani ha commentato: “Le conseguenze del cambiamento climatico non possono più essere ignorate. Sono necessari ingenti capitali per passare a un’economia a ridotte emissioni di carbonio e limitare il riscaldamento globale sotto i 2°C. Oltre ai benefici per il pianeta, l’impegno a contrastare il cambiamento climatico offre importanti opportunità di investimento e la possibilità di potenziare i rendimenti futuri in diverse asset class e regioni e su vari orizzonti temporali. In questa ottica, UBS AM ha creato la metodologia interna “Climate Aware” per sviluppare prodotti di investimento attivi e passivi che siano allineati con scenari di transizione verso una economia più pulita. Accompagniamo inoltre i nostri investimenti con un dialogo continuo con il management aziendale per accelerare il cambiamento”.

È seguita una relazione sull’azione per il clima di Stefano Caserini, Docente di Mitigazione dei Cambiamenti Climatici al Politecnico di Milano, che ha commentato: “Le recenti dichiarazioni del Primo Ministro cinese, la svolta negli Stati Uniti e l’European Green Deal mostrano che la transizione fuori dal sistema dei combustibili fossili è iniziata, ma deve essere accelerata enormemente se si vuole rispettare l’obiettivo dell’Accordo di Parigi. E i dati della scienza del clima confermano sempre più come non c’è più spazio per i rinvii e le azioni ambigue”. Il Forum per la Finanza Sostenibile

ll Forum per la Finanza Sostenibile è nato nel 2001. È un’associazione non profit multi-stakeholder: ne fanno parte operatori del mondo finanziario e altri soggetti interessati agli effetti ambientali e sociali dell’attività finanziaria. La missione del Forum è promuovere la conoscenza e la pratica dell’investimento sostenibile, con l’obiettivo di diffondere l’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nei prodotti e nei processi finanziari. Il Forum per la Finanza Sostenibile è parte di Eurosif, l’European Sustainable Investment Forum.

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