Efficienza Energetica cresce, nonostante le generali difficoltà produttive quotidiane. È quanto ho verificato come moderatore delle tre Tavole Rotonde a IT’S ALL ENERGY EFFICIENCY, dalle testimonianze dei protagonisti attivi nei settori più diversi, tutti focalizzati al taglio degli sprechi energetici, utilizzando sì le tecnologie, ma anche e soprattutto le competenze e la passione. Le esperienze hanno evidenziato parole chiave, esempi come modello e slogan stimolanti.

Tavola Rotonda – PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
– Pasquale Capezzuto, Responsabile Ufficio Energia e Impianti della Ripartizione Urbanistica ed Edilizia Privata del COMUNE DI BARI, ha ricordato che oggi le città stanno affrontando sfide globali molto complesse, che si possono risolvere solo con un approccio olistico, ovvero con una visione di insieme di tutte le esigenze della vita della città, del quartiere, del condominio, del singolo edificio. I temi non si limitano all’efficienza energetica ma anche al comfort ed alla sicurezza, sismica e climatica. I Comuni hanno uno strumento molto potenze, il Piano Regolatore Comunale, per indirizzare lo sviluppo indicando criteri di progettazione con i rating e le tecnologie digitali smart, affidando a propri uffici specializzati le competenze per sviluppare le linee guida della ISO 37101 – Sistema di Gestione per lo Sviluppo Sostenibile delle “Città e Comunità Sostenibili”.
– Giorgio Gangemi, Energy Project Manager CONSIP, ha descritto il ruolo della Società, il cui azionista unico è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per contribuire non solo ai risparmi nei “contratti di acquisto” ma anche nell’ottimizzazione della “efficienza energetica” della Pubblica Amministrazione, anche attraverso i contratti EPC Energy Performance Contract come definiti dal Codice degli Appalti e l’affiancamento degli amministratori locali per la formazione su temi così specialistici e sempre in evoluzione. Consip, avendo una forte influenza sulle scelte di acquisto delle PA, può determinare un potente impatto di sostenibilità nei fornitori.
– Andrea Brunetta, PPP/EPC Legal and Financial Specialist COMUNE DI TRIESTE, ha approfondito le analisi sulle normative contrattualistiche EPC Energy Performance Contract ed i PPP Partenariati Pubblico Privato, finalmente contemplate nel 2020 nel Codice dei Contratti Pubblici (art. 180), liberandoli dall’ambiguità delle normative sulle Gare d’Appalto. Inseriti così nell’ottica del Project Financing, oggi hanno titolo di coinvolgere i privati (ESCo Energy Service Company) nel rischio d’impresa, che possono investire fino al 51% e rientrare nel tempo con il godimento della gestione del bene. L’autore della pubblicazione “Gli Energy Performance Contracts per la neutralità climatica al 2050” ha dimostrato che la soluzione PPP genera una leva finanziaria moltiplicatore 2X degli investimenti.

Tavola Rotonda – RETAIL
– Marco Oliva, Energy Manager BENNET, ha condiviso le esperienze di anni di lavoro meticoloso sulle varie componenti impiantistiche dei punti vendita, dalla refrigerazione alimentare alla climatizzazione, le due voci più energivore del settore. L’audit energetico è la base di partenza per lavorare costantemente per migliorare le performances e mantenerle ottimali quando si installano i nuovi impianti. Nelle nuove installazioni si è anche percorsa la soluzione dell’utilizzo dell’acqua di falda, utilizzata sia per la refrigerazione alimentare che per la climatizzazione che ha permesso di risparmiare fino al 50% di energia. L’attenzione è rivolta agli impianti nelle condizioni di lavoro OFF, ON ma soprattutto ON DEGRADATO che potrebbe consumare 20% di più del necessario. In alcuni punti vendita rilevati di recente, datati 30 anni fa, le condizioni di cattivo mantenimento degli impianti hanno dimostrato sprechi energetici complessivi intorno al 50%.
– Paolo Bassetto, Technical & Energy Manager DECATHLON, ha focalizzato l’attenzione sui sistemi HVAC e la loro gestione, tema di grande impegno perché le tecnologie di monitoraggio BMS ed i sistemi di attuazione falliscono lo scopo se non sono governati da professionalità specializzate. La climatizzazione assorbe circa il 40% dell’energia e deve soddisfare le esigenze di comfort di due categorie di utenti dei punti vendita che vivono in modo diverso gli ambienti, i dipendenti ed i clienti. Una condizione ideale dovrebbe prevedere la gestione dei dati come servizio per le performances climatiche, svincolata dal tipo di HW e SW sottostanti. Ulteriore dimostrazione dell’impegno dell’azienda è che dal 2016 ha redatto il Bilancio Sociale e di Sostenibilità, impegnandosi sui SDGs Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite.
– Francesco Barbera, Responsabile Manutenzione & Energy Manager BRICOMAN, ha portato l’esperienza dell’accreditamento ISO 50001 che è stato certificato nel dicembre 2019. La condivisione di tutta l’azienda nel percorso virtuoso ha valorizzato ulteriormente le azioni di efficienza energetica intraprese da tempo, con il monitoraggio delle curve orarie, i datalogger ed i meter modbus comunicanti su cloud con SIM M2M, in modo da gestire gli impianti di climatizzazione prevalentemente a pompe di calore (che consumano circa il 60% del totale energetico anche a causa delle volumetrie dei magazzini con altezze di 12 metri), i sistemi BMS e di dimmerizzazione dell’illuminazione a LED. Solo con il sistema BMS si sono raggiunti risparmi del 30%, grazie ai di minori consumi, alle migliori performances degli impianti ed alla diminuzione delle manutenzioni. Ma la componente fondamentale è la cabina di regia sempre presente che coordina tutte le variabili, non soltanto tecnologiche, ma anche dei comportamenti umani.

Tavola Rotonda – HOSPITAL
– Rossella Delbò, Direttore Tecnico IRCCS SAN MATTEO PAVIA, è stata in prima linea nell’emergenza per adeguare gli impianti di distribuzione dell’ossigeno ai vari reparti suddivisi in 28 fabbricati che in piena pandemia erano tutti convertiti alla necessità dei ricoveri gravi. L’approvvigionamento di ossigeno per i volumi triplicati (da due consegne settimanali si è passati ad una quotidiana) è stato uno dei problemi da risolvere, circolando nei 4 Km di tubazioni delle dorsali sotterranee ed erogato ai posti letto in alcuni casi non predisposti all’improvviso stress. Molti quadri di distribuzione sono stati sostituiti. Inoltre il ricambio dei volumi di aria nei reparti è stato ottenuto con sistemi di depressurizzazione, non essendo possibile aprire le finestre in buona parte della stagione invernale. Inoltre si sono creati percorsi differenziati delle persone per limitare le possibili contaminazioni fra gruppi eterogenei di pazienti.
– Fabio Fresi, Responsabile Ufficio Tecnico HUMANITAS GRADENIGO, ha descritto le tre successive “ondate” pandemiche dal punto di vista recettivo, nelle necessità di ossigeno 5 volte rispetto al normale nella prima, 8 volte nella seconda, 11 volte per quanto riguarda la necessità di aereazione dei locali, era necessaria anche per smaltire l’eccessiva quantità di ossigeno erogato che si accumulava nelle sale di degenza. Tutte le attività ospedaliere specialistiche ordinarie dei due siti sono state massicciamente ridotte e la conseguenza è stata che hanno consumato meno energia: l’Ospedale Gradenigo -25% e la Clinica Cellini -30%.
– Andrea Codini, Chief Technical Officer SANTAGOSTINO, caratterizzato da 35 poliambulatori, ha descritto come sono stati messe in rete tutte le sensoristiche installate sui macchinari e inserite in un sistema Internet of Things open source, posizionato in cloud. Lo scopo principale è di avere report predittivi, considerando la necessità di performances affidabili e costanti, imposte dall’attività ospedaliera. In particolare, un sistema molto perfezionato di monitoraggio della qualità dell’aria indica non solo le temperature, ma anche i livelli di CO2, di umidità, di PM 10 e PM 2,5, tutto finalizzato al corretto funzionamento degli impianti presenti.
– Alessandro Barbieri, Head Officer Global Service IEO ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA. Insieme alla Divisione di Cardiologia ed al Centro Cardiologico Monzino, dotato di pronto soccorso, sono caratterizzati da apparecchiature altamente specializzate, come la Radioterapia e il Proton Center. Parte delle esigenze energetiche di 27 GW annui sono soddisfatte da un cogeneratore. Le recenti vicende hanno determinato una diminuzione dei pazienti delle terapie specialistiche al punto da abbattere i consumi a 24 GW nell’ultimo anno.

Anche questa occasione ha dimostrato come l’incontro interpersonale fra i protagonisti delle attività di efficientamento in tutti i settori genera scambi di conoscenze ed esperienze, impossibili con qualunque altra formula “virtuale” più o meno “sofisticata”.

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