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Bio-compound plastici innovativi. Sirmax Group ha debuttato a Ecomondo per contribuire alla riduzione di CO2 nell’atmosfera. Teli per pacciamatura agricola biodegradabili, capsule del caffè compostabili, shopper, prodotti accoppiati carta-plastica.

Nell’edizione 2021 della fiera riminese, l’azienda di Cittadella (Padova), specializzata nella produzione di compound di polipropilene, tecnopolimeri, compound circolare da post-consumo e bio-compound per molteplici settori di applicazione, ha messo a punto famiglie di prodotti green dalle altissime performance.
Forte di un decennale know how e dell’operato di cinque Centri Ricerca, il gruppo Sirmax è in grado di produrre bio-compound biodegradabile e compostabile al 100%, ma anche plastica nobilitata proveniente dal riciclo meccanico del rifiuto post-consumo, utilizzabile per un bene durevole, e soluzioni di stampaggio che riducono l’utilizzo di plastica vergine.

Il bio-compound è biodegradabile e compostabile al 100%
Sirmax Group ha messo a punto Biocomp®, un’innovativa famiglia di bioplastiche ottenute da materie prime sia di origine rinnovabile che fossile. Biocomp® viene prodotto da Microtec –l’azienda veneziana acquisita da Sirmax nel 2019 – in forma granulare tramite tecnologie di trasformazione delle materie plastiche già note ma adattate secondo un know-how specifico per trattare polimeri biodegradabili e compostabili. Questi granuli possono essere utilizzati per realizzare prodotti con caratteristiche simili o addirittura migliorate rispetto alle plastiche tradizionali, sebbene completamente biodegradabili e compostabili come richiede la Normativa EN 13432.

BIOCOMP® ha molte applicazioni e aree di consumo nell’ambito dell’imballaggio flessibile e rigido: dalla GDO al settore agro-alimentare, dalla ristorazione all’imballaggio a perdere. Non solo sacchetti da asporto, quindi, ma anche imballaggi compostabili per mozzarelle e gelati e per alimenti solidi e liquidi in genere, sacchetti frigorifero, imballaggi accoppiati carta per l’industria degli insaccati, imballaggi e accessori per confezionamento di abiti e articoli di moda, produzione di piatti, bicchieri, vassoi e posaterie per il catering, sacchetti freezer e cubetti ghiaccio.
Per il settore dell’agricoltura, sono in fase di sperimentazione sul campo i teli per la pacciamatura, sempre a marchio Biocomp®, realizzati con un materiale completamente biodegradabile e compostabile, che Sirmax Group propone in sostituzione dei tradizionali teli in polietilene. Questo prodotto, oggi in fase di omologazione, a fine ciclo colturale può essere fresato assieme ai residui di coltivazione, contribuendo alla fertilizzazione del terreno.

“Stiamo lavorando anche su altri progetti – specifica il presidente e AD di Sirmax Group Massimo Pavin – Oltre alla frontiera della pacciamatura, su cui la nuova generazione di imprenditori agricoli è particolarmente sensibile, c’è anche il settore delle capsule da caffè. Il consumo di capsule si è affermato in modo importante; durante il periodo della pandemia si è registrato un notevole aumento di acquisti di macchine da caffè casalinghe. Oggi le capsule sono fatte di alluminio o di plastica tradizionale; Sirmax sta mettendo a punto una bioplastica compostabile che trasformi la capsula in fertilizzante. Un fertilizzante del tutto particolare perché arricchito di residui di caffè, ottimo concime per le piante.
Il gruppo può contare sulla partecipazione in una cartiera di famiglia, che vanta già importanti accordi per forniture di packaging alimentare e non. In questi mesi stiamo valutando l’ipotesi di aggiungere la carta all’interno dell’offerta di plastica tradizionale, plastica riciclata e biopolimeri. Il mondo degli accoppiati, oggi impopolari per la difficoltà di separare i materiali a fine vita, possono in realtà rappresentare, impermeabilizzando la carta con biopolimero compostabile, una soluzione ideale per prodotti come bicchieri monouso, carte da salumeria e pescheria”.

Circular economy, la plastica da post-consumo rivive nobilitata
Sirmax Group nobilita la plastica da post-consumo, dando vita ad un prodotto che, nonostante provenga dalla raccolta del rifiuto urbano, può essere utilizzato per la realizzazione di beni durevoli. Il valore aggiunto di Sirmax è nel processo di nobilitazione della plastica: il compound riciclato di Sirmax viene formulato per attribuirgli elevate capacità meccaniche e tecniche. Ai granuli viene aggiunta fibra di vetro, oppure talco o altre componenti che rendono il materiale resistente, performante e affidabile come la plastica vergine. Questo piccolo “miracolo” viene commercializzato con la famiglia compound Green ISO®.
Inoltre, con Smart Mold, società di ingegneria che fa parte del gruppo, Sirmax è in grado di completare l’offerta prodotto-servizio grazie a un particolare brevetto: un trattamento della superficie degli stampi utilizzati per iniettare la materia plastica, che permette di diminuire la pressione di iniezione, rendendo più agevole il riempimento dello stampo. I materiali riciclati, per loro natura, presentano una viscosità più elevata e variabile rispetto al materiale vergine e questo limita il loro utilizzo. Con i brevetti Smart Mold si aprono nuove possibilità per la plastica proveniente da post-consumo, con la conseguenza di una riduzione dell’impatto ambientale e di un maggiore rispetto per l’ambiente.

Smart Mold si focalizza anche sulla riduzione del consumo di plastica all’interno di un manufatto, utilizzando materie prime con con tecnologie all’avanguardia. Con l’utilizzo combinato dei materiali più performanti prodotti da Sirmax e dei trattamenti superficiali per stampi sviluppati da Smart Mold, è possibile ridurre significativamente lo spessore di molti componenti strutturali, diminuendo il peso del manufatto e, di conseguenza, il consumo di plastica vergine.

I prodotti Sirmax contribuiscono alla riduzione della CO2
Sirmax Group produce compound che contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2. Lo dimostra uno studio commissionato a Spinlife, società dell’Università di Padova, sulla valutazione del ciclo di vita (LCA). Oggetto dello studio sono stati due compound di polipropilene destinati ai settori auto ed elettrodomestico: Isofil®, prodotto a partire da polipropilene vergine, e Green Isofil®, caratterizzato dal 33,8% di Serplene®, materiale plastico riciclato da post consumo, prodotto da SER, società di Salsomaggiore Terme (Pr) specializzata nel riciclo meccanico di plastica da post-consumo, parte del Gruppo. Entrambi i prodotti sono additivati con cariche minerali, masterbatch coloranti e altri additivi in diverse percentuali.
Si sono prese in esame diverse categorie di impatto: la protezione della salute umana e degli ecosistemi in correlazione all’estrazione di minerali e combustibili fossili, l’impatto potenziale delle sostanze acidificanti su suolo e aria, l’esaurimento dell’ozono stratosferico, il cambiamento climatico legato all’emissione di gas serra, l’impatto sull’ambiente da emissione di sostanze nutritive nell’aria (nitrificazione), la formazione foto-ossidante, la quantificazione del potenziale di deprivazione della risorsa idrica. Dall’analisi emerge come la sostituzione di polipropilene vergine con riciclato da post consumo può comportare in molti casi il dimezzamento delle emissioni di anidride carbonica.

“Oggi Sirmax è un gruppo sostenibile a tutto tondo – prosegue Pavin – Gli investimenti effettuati negli ultimi due anni ci hanno permesso di avere una capacità per trattare fino a 45.000 tonnellate di polipropilene e polietilene proveniente da packaging post consumo, nobilitandoli in compound che l’industria dell’elettrodomestico e dell’auto trasformerà in componenti con un ciclo di vita di molti anni. Il nostro obiettivo è dar vita a cicli virtuosi attraverso un know-how interamente sviluppato in Sirmax e condiviso con i clienti finali. È la logica su cui, da sempre, si fondano le nostre scelte strategiche e che ha guidato l’acquisizione di SER e Microtec, così come il potenziamento dei reparti di Ricerca e sviluppo e della business unit “opportunity to market”. Un percorso in linea con le direttive europee e con la visione dei nostri partner, ai quali intendiamo trasmettere un messaggio non solo di vicinanza al territorio e all’ambiente, ma anche di apporto di capacità per migliorare i loro processi e prodotti”.

Sirmax Group, con headquarter a Cittadella (PD), è il primo produttore europeo non integrato, tra i primi al mondo di compound di polipropilene per tutti i settori di impiego – automotive, elettrodomestico, power tools e casalingo, elettrico, elettronico, costruzioni, arredamento. Attiva dagli anni ’60, ha 13 stabilimenti produttivi: sei in Italia – Cittadella (PD), Tombolo (PD), Isola Vicentina (VI), San Vito Al Tagliamento (PN), Salsomaggiore Terme (PR), Mellaredo di Pianiga (VE) –, due in Polonia (2006-2019), uno in Brasile (2012), due in USA (2015-2020), due in India (2017), un ufficio commerciale a Milano, filiali estere in Francia, Spagna e Germania. Sirmax ha conquistato importanti quote di mercato in Europa, Americhe e Asia, diventando così un riferimento globale per il mercato internazionale. Tra i clienti, figurano Whirlpool, Bosch-Siemens, Electrolux, Karcher, Philips, Honeywell, ABB, Technogym, Stellantis, Volkswagen Group, Daimler, De’ Longhi, Haier, BMW, Audi, Mercedes. Nel 2020 il gruppo Sirmax ha consolidato un volume di affari di 315 milioni di euro, impiegando 700 addetti nel mondo. Nel primo semestre del 2021 il fatturato complessivo registrato è stato di 220 milioni di euro, dato che proietta il previsionale dell’anno a più di 400 milioni di euro complessivi.

www.sirmax.com