Banche Etiche europee più redditizie della media delle banche mainstream e sono pioniere nella misurazione e nella riduzione dell’impatto sul clima: è quanto emerge dal “Quinto rapporto sulla finanza etica in Europa” presentato al Parlamento europeo il 12 ottobre.
Il rapporto, pubblicato dal Gruppo Banca Etica in collaborazione con Febea, la Federazione Europea delle Banche e dei finanziatori Etici e Alternativi, mette a confronto i principali dati finanziari delle 24 banche etiche europee con quelli dell’aggregato di circa 4.500 banche operanti nell’Eurozona, sulla base dei dati forniti dalla Banca Centrale Europea.
“Nei dieci anni fino al 2020, le banche etiche sono state mediamente due volte più redditizie rispetto a quelle tradizionali in termini di ROE”, afferma Anna Fasano, presidente di Banca Etica. “I loro depositi durante la pandemia sono cresciuti di oltre il 15% nel 2020 rispetto al 2019”.
Le 25 banche etiche analizzate nel rapporto finanziano esclusivamente progetti con impatti sociali e ambientali positivi e sono strutturalmente diverse dalle banche tradizionali.
Le banche etiche utilizzano un approccio bancario che si basa sulla relazione con i clienti sia per il credito sia per la raccolta di risparmio e si focalizzano sull’economia reale, mentre le banche mainstream sono molto più dedite alle attività finanziarie (investimenti in titoli, servizi finanziari, ecc.).
Nel 2020, i prestiti a persone e imprese rappresentavano in media il 72,98% delle attività totali per le banche etiche, ma solo il 36,96% per il sistema bancario europeo.
Come mostra il rapporto, le banche etiche sono all’avanguardia anche nella misurazione delle emissioni di CO2 generate indirettamente dai loro prestiti.
“Le banche in genere misurano le emissioni Scope 1 e 2, prodotte dai sistemi di riscaldamento dei loro uffici o dal consumo di elettricità”, afferma Mauro Meggiolaro, analista di Fondazione Finanza Etica. “Solo recentemente alcune banche tradizionali hanno iniziato a misurare e a rendere note le emissioni dell’Ambito 3, generate dai prestiti alle imprese e ai privati. Le banche etiche sono state tra le prime al mondo a divulgare i dati sulle emissioni Scope 3 dei loro portafogli finanziari e creditizi, secondo i principi del PCAF (Partnership for Carbon Accounting Financials). Questo è fondamentale per effettuare analisi di scenario, fissare obiettivi, intraprendere azioni e divulgare i progressi verso la decarbonizzazione”.
“Il rapporto evidenzia una serie di ragioni per cui le banche etiche dovrebbero essere trattate in modo diverso dal punto di vista normativo, sia a livello europeo che nazionale”, continua Fasano. “Le banche etiche non hanno avuto alcuna responsabilità nella crisi finanziaria del 2008, ma la regolamentazione è stata inasprita anche per loro. Il legislatore non ha fatto alcuna differenza tra i diversi tipi di banche. Di conseguenza, oggi le banche etiche sono sottoposte a una mole sproporzionata di regole pensate per le banche mainstream che sono state all’origine delle crisi bancarie e rischiano di vedere indebolita la loro flessibilità nel rispondere alle esigenze delle cooperative e delle imprese sociali, delle organizzazioni ambientaliste e del Terzo Settore”.
Interventi:
– Peru Sasia, presidente di FEBEA
– Anna Fasano, presidente di Banca Etica.
– Adriana Kocornik-Mina, Responsabile Metriche e Ricerca presso la Global Alliance for Banking on Values e membro del Comitato Direttivo del PCAF.
– Patrizia Toia (S&D) e Ernest Urtasun (Verdi/EFA), eurodeputati
– Victor Meseguer, direttore di Social Economy Europe,
– Federica Ielasi, Università di Firenze e nel CdA di Etica Sg
ll Gruppo Banca Etica è composto da Banca Etica, Etica Sgr, CreSud. Propone una gamma completa di servizi finanziari che coniugano l’efficienza economica con la promozione culturale, ambientale, umana. Fondazione Finanza Etica e Fundación Finanzas Éticas sono le fondazioni culturali del Gruppo in Italia e Spagna. Promuovono attività di ricerca e studio sui temi della finanza etica, analisi critiche e proposte di alternative rispetto alle regole e alle pratiche del mondo finanziario e iniziative di studio e sensibilizzazione sull’educazione critica alla finanza.
Banca Etica, la prima e tuttora unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica, opera da 23 anni su tutto il territorio nazionale. Conta 46 mila soci e 82 milioni di capitale sociale. È presente anche sul territorio spagnolo come Fiare Banca Etica. Banca Etica aderisce ai principali network internazionali della finanza etica: Global Alliance for Banking on Values (GABV) e Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative (Febea). Etica Sgr è la società di gestione del risparmio del Gruppo Banca Etica, l’unica in Italia che colloca esclusivamente fondi comuni di investimento etici.
CreSud offre risorse finanziarie e servizi di assistenza a organizzazioni di microfinanza, produttori di commercio equo e sostenibile, associazioni e ONG in America Latina, Africa ed Asia.
FEBEA Federazione Europea delle Banche Etiche e dei Finanziatori Alternativi, è una Federazione che riunisce 33 istituzioni finanziarie di 15 Paesi europei, con l’obiettivo di sviluppare e promuovere i principi della Finanza Etica. L’obiettivo di FEBEA è sviluppare la finanza etica e sociale in Europa, attraverso le attività dei suoi membri e le proprie iniziative. FEBEA difende una visione impegnata, rigorosa e ambiziosa della finanza sociale ed etica.