Novembre 2023

SmartEfficiency diventa SmartEfficiency Group. La forza di un Gruppo ben coordinato di fornitori, leader ciascuno nel proprio settore, consiste nel poter disporre e offrire una pluralità di soluzioni, invece di un unico fornitore che, pur grande, impone al cliente quelle limitate al proprio catalogo.

La volatilità e l’incremento imprevedibile dei costi dell’energia rendono obbligatorio ottimizzare la gestione dell’ecosistema energetico aziendale, sia con l’autoproduzione, sia con il risparmio puntuale in tutti i reparti produttivi, con una visione olistica a 360 gradi.

Nuovi partner industriali e finanziari entrano a far parte delle attività di SmartEfficiency
Per l’efficientamento delle industrie nostre clienti, abbiamo allargato la nostra proposta a partner tecnici e finanziari specializzati in ulteriori aree di intervento, anche nell’ottica delle esigenze di compliance ESG, a favore della green supply chain e dei meriti di credito bancari:
– FOTOVOLTAICO: autoproduzione di energia elettrica per autoconsumo
– COGENERAZIONE e TRIGENERAZIONE: autoproduzione contemporanea di energia termica ed elettrica per autoconsumo
– POWER QUALITY – Eliminazione Energia Reattiva e Armoniche: risparmio degli sprechi di energia, correggendo le distorsioni generate dai macchinari sulla rete elettrica, interna al rifasatore in centrale, con ulteriore risparmio anche nelle manutenzioni impianti.
– COMPRESSORI a INVERTER e RECUPERO ENERGETICO: risparmio nel taglio degli sprechi di energia nella rete di aria compressa e nei motori di potenza, con relativo risparmio nelle manutenzioni impianti.
– ILLUMINAZIONE SMART LED: gestione intelligente degli apparecchi illuminotecnici in funzione delle attività, risparmio degli sprechi di energia e miglior benessere lavorativo.
– GESTIONE CIRCOLARITA’ degli SCARTI: recupero delle dispersioni termiche degli impianti, dei cascami e dei liquidi di lavorazione, con risparmio degli sprechi di energia e valorizzazione dei rifiuti.

“Abbiamo iniziato la nostra attività ben prima degli obblighi delle Diagnosi Energetiche, quando molti consideravano poco strategiche le nostre proposte di efficientamento.” dichiara Enrico Rainero, fondatore di SmartEfficiency. “Oggi installiamo apparati che si ripagano in 12 mesi grazie al risparmio in bolletta, senza considerare nessun incentivo. Perfino il fotovoltaico ha un ROI spesso inferiore a 4 anni.
Il nostro modello operativo si differenzia sia da quello dei venditori d’assalto delle grandi utility, attenti più a fare fatturato che a portare soluzioni personalizzate per le aziende clienti, sia dai piccoli installatori, con minore esperienza, poco aggiornati sulle ultime tecnologie e poco affidabili nelle garanzie pluriennali.
Con i nostri partner finanziari si può subito far generare cassa all’azienda cliente, appena terminata l’installazione dell’impianto, perchè
siamo precisi nei progetti, efficaci nelle tecnologie, vantaggiosi economicamente

SmartEfficiency è la rete di professionisti, imprese produttrici e di installazione, istituti finanziari, che affianca gli imprenditori ed i manager per migliorare le performance energetiche con diagnosi ed interventi nelle aree produttive strategiche per raggiungere l’efficienza con le migliori soluzioni tecnologiche e finanziarie.
SmartEfficiency ha fatto parte dei tavoli di lavoro con ENEA nel 2016 per il perfezionamento delle Direttive sulla Diagnosi Energetica nel settore Retail e per la Commissione Europea nel 2017 sulle Comunità Energetiche SMARTER EMC2.
Le attività industriali di SmartEfficiency sono affiancate e rinforzate dal brand BYinnovation che promuove le best practices innovative e di sostenibilità delle aziende clienti e di tutto il sistema produttivo italiano.

contatti: tel. 02.2641 7228 – mail info@smartefficiency.eu

Settimane SRI di Finanza Sostenibile. Tema della dodicesima edizione delle Settimane SRI, promosse dal Forum per la Finanza Sostenibile, sarà il superamento dei pregiudizi nei confronti degli investimenti ESG e la necessità, anche economico-finanziaria, di accelerare la transizione ecologica.
Durante gli eventi saranno presentate cinque nuove ricerche focalizzate su investitori istituzionali, mercato retail e PMI e un paper che risponde alle recenti critiche alla finanza sostenibile.

Due settimane di incontri e di approfondimenti per fare il punto sulle opportunità e sulle sfide associate alla finanza improntata ai criteri ESG (ambientali, sociali e di buona governance), con il contributo di relatori e relatrici di alto profilo provenienti dal mondo finanziario, imprenditoriale e accademico.
Tornano dal 14 al 28 novembre le Settimane SRI, la principale rassegna dedicata alla finanza sostenibile in Italia promossa e organizzata dal Forum per la Finanza Sostenibile.

Giunte alla dodicesima edizione, le Settimane SRI prevedono anche quest’anno un ricco palinsesto di eventi, che include nove conferenze in presenza con diretta streaming (a Milano e a Roma) e sei webinar.

Come evidenzia l’ultimo rapporto dell’IPCC (il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite) pubblicato lo scorso marzo, per limitare i danni del cambiamento climatico bisogna agire subito: a livello globale, la transizione verso un modello di sviluppo equo e sostenibile richiede investimenti 3/6 volte superiori ai $600 miliardi attuali.
Una cifra di gran lunga inferiore ai costi dell’inazione, che – secondo il World Economic Forum – possono arrivare fino al 18% del PIL globale. Il contributo della finanza sostenibile si rivela dunque essenziale per orientare gli investimenti pubblici e privati verso attività in grado di garantire un rendimento economico e, al contempo, di generare impatti positivi dal punto di vista sia ambientale che sociale.

Le Settimane SRI 2023 in breve
Anche quest’anno nel corso delle Settimane SRI saranno presentate cinque nuove ricerche realizzate dal Forum per la Finanza Sostenibile, in collaborazione con diversi partner.
Si comincia il 14 novembre, a Milano, con l’indagine sulla propensione all’investimento sostenibile dei risparmiatori italiani, che includerà un approfondimento sulla sostenibilità nel settore agroalimentare.
Come di consueto, saranno poi presentate le ricerche sugli investitori istituzionali, nel quadro di eventi ad hoc che si terranno a Roma dal 22 al 24 novembre, con riferimento a: operatori previdenziali (nona edizione), Fondazioni di origine bancaria (quarta edizione) e compagnie assicurative (seconda edizione).

Un’altra novità delle Settimane SRI 2023 è la presentazione (prevista per il 16 novembre) del paper “La finanza sostenibile oltre i pregiudizi”, documento di sintesi di un gruppo di lavoro avviato quest’anno dal Forum per la Finanza Sostenibile con il coinvolgimento della base associativa.
A partire dalla confutazione delle critiche agli investimenti ESG attraverso argomentazioni basate su prove tecniche e scientifiche, il paper analizza le principali sfide della finanza sostenibile e individua possibili soluzioni in grado di rendere le metodologie SRI sempre più solide e incisive.

Anche quest’anno troverà spazio nel programma delle Settimane SRI il webinar organizzato insieme con l’Accademia Italiana per la Finanza Sostenibile (17 novembre), la rete di docenti universitari e ricercatori/trici attivi/e sui temi degli investimenti sostenibili promossa e coordinata dal Forum dal 2015.
Il webinar illustrerà i risultati di nuovi studi relativi al rating ESG. Inoltre, il programma delle Settimane SRI includerà l’evento annuale di ESGeneration Italy, il progetto avviato da Borsa Italiana – Gruppo Euronext, FeBAf e Forum per la Finanza Sostenibile, parte della rete globale FC4S (Financial Centres for Sustainability).
Il webinar sarà l’occasione per uno scambio di esperienze e best practice a livello internazionale: in particolare, quest’anno il focus sarà sul possibile allargamento della platea di investitori per finanziare la transizione sostenibile.
Previsti, inoltre, due webinar promossi in collaborazione con i Soci del Forum, in cui si approfondiranno gli strumenti di valutazione ESG e il ruolo degli investimenti sostenibili nel settore agroalimentare.

Le Settimane SRI ospiteranno anche uno spazio di confronto tra gli operatori di finanza sostenibile e gli Enti del Terzo Settore, con la presentazione a Roma del nuovo report di Cantieri ViceVersa (21 novembre), il progetto promosso insieme con il Forum Nazionale del Terzo Settore e giunto quest’anno alla quinta edizione.

Le Settimane SRI si concluderanno, a Milano, con la presentazione della nuova ricerca focalizzata sulle piccole e medie imprese italiane.
In particolare, l’indagine di quest’anno si concentrerà sulla cosiddetta “policrisi”, sugli effetti della congiuntura sulle PMI e sulle opportunità insite nei progetti e negli investimenti in chiave sostenibile.

Ad arricchire il calendario delle Settimane SRI ci saranno, infine, tre eventi promossi da partner e organizzazioni non profit associate al Forum.

“Con l’edizione 2023 delle Settimane SRI il Forum per la Finanza Sostenibile prosegue nel suo lavoro di analisi del contributo che gli investimenti ESG possono dare per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il 2030 è dietro l’angolo, lo spostamento di volumi di capitale verso settori a impatto ambientale e sociale positivo non è più rimandabile. Per questo motivo occorre stabilire una roadmap e creare, attraverso regole e incentivi chiari, le condizioni necessarie alla transizione. Dati scientifici alla mano, mostreremo in occasione degli appuntamenti delle Settimane SRI come gli investimenti sostenibili non solo portino benefici alle comunità di riferimento, ma siano vantaggiosi anche da un punto di vista economico-finanziario”, ha commentato Francesco Bicciato, Direttore Generale del Forum per la Finanza Sostenibile.

“Le Settimane SRI oggi non rappresentano solo un appuntamento fondamentale per gli addetti ai lavori, ma sono un punto di riferimento ineludibile per ogni operatore finanziario ed economico. Ogni anno si allarga sempre più l’orizzonte e si scoprono nuove frontiere. La finanza sostenibile è ormai patrimonio diffuso e queste giornate serviranno a verificare il cammino fatto, ma soprattutto a disegnare i nuovi obiettivi e risultati attesi”, ha dichiarato Massimo Giusti, Presidente del Forum per la Finanza Sostenibile.

La dodicesima edizione delle Settimane SRI è patrocinata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
I media partner dell’iniziativa sono Avvenire, Citywire, ESGnews, ETicaNews, FocusRisparmio, Fundspeople, MondoInstitutional, Vita, WeWealth.

Il Forum per la Finanza Sostenibile è un’associazione non profit nata nel 2001. La base associativa è multistakeholder: ne fanno parte operatori finanziari e altre organizzazioni interessate all’impatto ambientale e sociale degli investimenti. La missione del Forum è promuovere la conoscenza e la pratica dell’investimento
sostenibile, con l’obiettivo di diffondere l’inclusione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nei prodotti e nei processi finanziari. Il Forum per la Finanza Sostenibile è membro di Eurosif, l’European Sustainable Investment Forum.

Le iscrizioni apriranno il prossimo 4 ottobre.

14-28 novembre

finanzasostenibile.it

settimanesri.it

investiresponsabilmente.it

Dopo il diploma lavoro tecnico. Più di 1 studente su 3 vorrebbe, ma famiglie e orientatori hanno spesso “piani” diversi. Chi ha detto che i giovani non vogliono più fare i lavori tecnici?

Immaginando il proprio futuro dopo gli studi, a più di uno studente su tre (39%) piacerebbe svolgere un mestiere di questo tipo, dall’autoriparatore all’elettricista al tecnico manutentore e programmatore fino all’addetto all’assemblaggio e alle macchine industriali.
È il dato che emerge dallo studio di Gi Group Holding e Fondazione Gi Group in collaborazione con Skuola.net e La Fabbrica.
Un dato ancor più significativo se si considera che questi profili sono proprio tra i più richiesti, e carenti, sul mercato del lavoro di oggi.
Ma non è tutto rose e fiori, perché spesso il desiderio dei ragazzi e delle ragazze finisce per non ricevere adeguato supporto, fino a essere messo anche nel cassetto, di fronte alle aspettative diverse delle famiglie e alla direzione spesso tracciata dalle stesse attività di orientamento a scuola.

Versante genitori, oltre 7 su 10 (72%) vorrebbero vedere il proprio figlio o la propria figlia all’università
Le facoltà sono di gran lunga la prima opzione per i genitori con figli al liceo e agli istituti tecnici, e la seconda per chi ha figli agli istituti professionali, subito dopo l’ingresso nel mercato del lavoro.
A questa prima forma di pressione sociale si aggiungono le attività di orientamento a scuola che, evidenziano 8 studenti su 10 (76%), sono anch’esse sbilanciate verso l’università, traducendosi per lo più in presentazioni di facoltà e corsi di laurea.
L’orientamento, poi, inizia troppo tardi: solo uno studente su dieci (11%) lo comincia entro la terza superiore, il 33% non prima della quinta e uno su quattro addirittura non lo ha mai fatto (26%).

Non è forse un caso, allora, che solo uno studente su cinque (21%) dichiari di conoscere bene o abbastanza bene i percorsi ITS e IFTS: per lo più si tratta di ragazzi (31%) mentre le loro coetanee si fermano al 17%, riproponendo anche a questo livello una differenza di genere storicamente radicata in Italia per le professioni tecnico-pratiche.
E se un altro 29% di studenti ne ha sentito qualche volta accennare, per il restante 50% è buio totale.

Non va meglio con i docenti: negli istituti tecnici uno su quattro (25%) non li conosce, percentuale che sale al 46% nei licei
Situazione ancora peggiore per gli IFTS, pressoché sconosciuti al 57% dei docenti degli istituti tecnici e al 70% di quelli liceali. Ma più in generale, è l’apprendistato di I livello a non aver fatto breccia: ben il 58% dei docenti non ha informazioni su queste opportunità di inserimento lavorativo, dato che sale al 77% tra i genitori.

Dalla ricerca emerge quindi come i programmi di orientamento siano in larga misura poco adeguati ad accompagnare gli studenti verso un percorso post-diploma – professionale, formativo, universitario – che valorizzi appieno le loro attitudini, propensioni e competenze, e poco attenti a supportarli nella più ampia conoscenza di sé e nella costruzione consapevole di un percorso di vita.

Tra le lacune da migliorare – in attesa dei possibili effetti della riforma – gli studenti vorrebbero più esperienze pratiche in grado di avvicinarli per davvero al mondo del lavoro, come stage e tirocini (31%) e visite o incontri in realtà lavorative (23%). Dai docenti e dai genitori arriva invece l’auspicio di ricevere maggiore formazione per affiancare meglio i ragazzi – un’esigenza particolarmente sentita dai docenti più giovani, della Generazione Z e Y, dove a desiderarla è addirittura il 61% dei professori.

Per accompagnare i giovani verso il percorso post-diploma più idoneo a ciascuno, Gi Group Holding e Fondazione Gi Group presentano la nuova edizione di Destination Work, l’iniziativa che si propone di offrire agli studenti un orientamento più consapevole al mondo del lavoro e affiancarli nella costruzione di una prospettiva concreta di futuro. Realizzata in collaborazione con La Fabbrica, Fondazione Sodalitas e Skuola.net, l’edizione di quest’anno sarà dedicata agli studenti delle scuole superiori, ma anche ai docenti e alle famiglie che accompagnano i giovani in questo delicato momento di scelta. L’iniziativa metterà a disposizione, in forma totalmente gratuita, eventi e approfondimenti fruibili online tramite piattaforma dedicata. Inoltre, per gli studenti sarà possibile prenotare una sessione di orientamento personalizzata con un esperto HR di Gi Group Holding, per una consulenza mirata che li aiuti a conoscere tutte le alternative post-diploma e porre, con consapevolezza, le basi del loro futuro.

“Permettere alle persone di realizzarsi è il cuore del nostro impegno per il Lavoro Sostenibile, che non può dirsi tale se non coinvolge le nuove generazioni mettendole al centro delle nostre attività” – afferma Chiara Violini, Presidente di Fondazione Gi Group – “Per questo, e a maggior ragione di fronte al drammatico fenomeno dei NEET, siamo entusiasti di lanciare la nuova edizione di Destination Work, quest’anno dedicata agli studenti delle superiori ma anche a famiglie e a docenti perché siano punti di riferimento consapevoli nella scelta post-diploma. Ringrazio tutte le nostre persone che su base volontaria daranno il loro contributo di tempo e competenze.”

“Il mondo del lavoro cambia così rapidamente da far invecchiare “i buoni consigli” dei genitori, perché l’esperienza pregressa non sempre è al passo con i trend emergenti” – dichiara Daniele Grassucci, Direttore di Skuola.net – “Stesso dicasi per quanto riguarda i docenti che sono chiamati dal sistema scolastico ad orientare le scelte degli studenti.
Il risultato? Una crescita inesorabile di NEET, uno stigma nei confronti dei mestieri tecnico-pratici che lascia sguarniti molti posti di lavoro, una moria di matricole che si iscrivono all’università ma abbandonano prima del traguardo. Risulta quindi urgente intervenire orientando non solo gli studenti ma anche i loro adulti di riferimento.

“Questa ricerca è stata per noi de La Fabbrica una ulteriore opportunità di approfondimento rispetto a come i docenti si occupano di orientamento a scuola. Spesso troppo tardi e con strumenti e conoscenze non sempre adeguati “– conclude Angela Mencarelli, CEO di La Fabbrica – “Sono però fiduciosa che le nuove linee guida dell’orientamento volute da Ministero dell’Istruzione e del Merito porteranno a un cambio di passo. In particolare, le attività di orientamento saranno obbligatorie a partire dal primo anno delle scuole secondarie di 1° e le aziende e le agenzie per il lavoro saranno sempre più chiamate in causa per far parte della comunità educante, per affiancare i docenti nell’informare, formare e ispirare studenti e studentesse.”

report

Il Festival di Giacimenti Urbani celebra i dieci anni attraverso una meditazione sulla sacralità del Pianeta. A Milano torna il festival diffuso dedicato all’ambiente nell’ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti.

“Ecologia dei luoghi ed ecologia dell’anima”, questa la definizione che riassume la decima edizione del Festival di Giacimenti Urbani, in programma a Milano dal 15 al 26 novembre 2023, nell’ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti e di Bookcity, e in modalità diffusa in diversi luoghi della città: la storica sede di Cascina Cuccagna, un ritorno all’Ex Macello e, per la prima volta, nel quartiere Molise-Calvairate.

Ideato dall’Associazione Giacimenti Urbani, il 10° Festival di Giacimenti Urbani celebra i dieci anni di attività a favore dell’ambiente con una meditazione d’apertura sulla sacralità del Pianeta (15 novembre) e altri momenti meditativi con campane tibetane (18 novembre) e per iniziare la giornata (19 novembre). Il festival prosegue fino al 26 novembre con un intenso palinsesto di eventi collettivi, una mostra, incontri e talk di sensibilizzazione ambientale, appuntamenti Bookcity, laboratori, visite guidate e workshop.

Tra gli eventi in programma in Cascina Cuccagna
– l’incontro “Il riutilizzo in Italia: una rivoluzione culturale necessaria?”, a partire dalla bozza di Regolamento Europeo sugli Imballaggi e i Rifiuti da imballaggio, in collaborazione con Planet Life Economy Foundation (17 novembre 2023);
– l’appuntamento “Una nuova lettura di oggetti e tessili per contribuire all’economia circolare”, con Donatella Pavan, Elena Dossi, Irene Ivoi, Rossella Mileo, Alessandro Miani (18 novembre 2023)
– il workshop internazionale sul Climate Change, in collaborazione con il Municipio 4 – Comune di Milano (18 novembre 2023);
– il Mercato Circolare con i protagonisti del cambiamento (19 novembre), una giornata che apre con una meditazione di radicamento e prosegue con Restarters Milano, e con le esperte per la cura e la lavorazione del tessile,
– molti appuntamenti per la salvaguardia del Pianeta nell’ambito di Bookcity.

Dopo aver valorizzato nell’ultima edizione l’importanza dei circuiti di riutilizzo, il festival 2023 punta sulla dissociazione della crescita dal consumo di risorse, ovvero sull’importanza di andare verso un’economia rigenerativa dove si utilizza quanto abbiamo già a disposizione, senza estrarre/usare nuova materia prima, come unica e sola strada maestra per ridurre gli sprechi, i rifiuti, le emissioni di CO2 e contrastare il cambiamento climatico.

Nella sede di ARIA Ex Macello nei giorni 17, 18, 19, 24, 25 e 26 novembre, dalle 15.00 alle 17.00, sarà possibile visitare la mostra “Ex Macello tra passato e futuro”. Il 26 novembre ha luogo l’attesa “Asta dei beni salvati all’Ex Macello”, che comprende anche gli oggetti in mostra.
Il 25 novembre è la giornata del festival al quartiere Molise-Calvairate, con l’intervento di Gianluca Bertazzoli (Giacimenti Urbani) e Patrizia Bertolesi (Nantoo), su raccolta differenziata, riciclo e spazi comuni.

“Il Festival di Giacimenti Urbani 2023 parla quest’anno di sacralità del Pianeta ed ecologia dell’anima, dove cura, manutenzione e riparazione sono al centro della quotidianità di ognuno – commenta Donatella Pavan, presidente dell’Associazione Giacimenti Urbani –. Accanto ai grandi temi ambientali come il riutilizzo e la riduzione del consumo di risorse per favorire un’economia rigenerativa, offriamo quest’anno per i dieci anni del festival una lettura spirituale, una riflessione. Abbiamo scelto infatti di coinvolgere alcune associazioni che, attraverso diverse scuole di pensiero, ci aiutano a meditare sul nostro stile di vita in relazione alla nostra essenza e all’essenza della Natura”.

Il 10° Festival di Giacimenti Urbani è una produzione di Associazione Giacimenti Urbani nell’ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR). È realizzato in collaborazione con ARIA Ex Macello, Greenlifecoach.bio, Climate Reality Project Europe, Edizioni Ambiente, IED-Istituto Europeo di Design, Je Catt, QUATTRO, Planet Life Economy Foundation; la sponsorizzazione tecnica di Favini e la media partnership di Altreconomia, Ecodallecittà, Materia Rinnovabile, Quattro, Radio Popolare, BYinnovation; e con il sostegno di altri partner in corso di definizione.

15-26 novembre 2023
10° Festival di Giacimenti Urbani – diffuso in tre sedi:
Meditazioni e talk in Cascina Cuccagna, Via Cuccagna 2/4 ang. Via Muratori, Milano
Mostra e gli incontri ad ARIA Ex Macello,
Evento internazionale sul Climate Change, gli appuntamenti Bookcity e il Mercato Circolare
Altre sedi: quartiere Molise-Calvairate, Milano
Per tutti gli eventi ad ARIA Ex Macello è necessaria la registrazione al link: urly.it/3xqw2

– BYinnovation è Media Partner di Giacimenti Urbani

www.giacimentiurbani.eu

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Credem per transizione ecologica aziende. E’ stato sottoscritto l’accordo con il Fondo Europeo per gli Investimenti per offrire finanziamenti alle imprese clienti che investono in progetti di miglioramento delle performance di sostenibilità ambientale.

Credem, la più solida banca commerciale in Europa, ha sottoscritto un accordo con il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), istituzione europea che ha l’obiettivo di sostenere la creazione, la crescita e lo sviluppo delle piccole e medie imprese, per offrire finanziamenti alle aziende clienti che intendono investire in progetti di miglioramento delle performance di sostenibilità ambientale con la garanzia del FEI.

Il prodotto “FEI – Sustainability” si pone infatti lo scopo di garantire il 70% dell’importo di mutui finalizzati dedicati alle imprese intenzionate ad attivare progetti di transizione ecologica, investimenti green ed eco-sostenibili.
Tali finanziamenti permetteranno alle piccole e medie imprese clienti di richiedere da un minimo di 25 mila euro fino ad un importo massimo di 1,5 milioni di euro.
I criteri di ammissibilità sono stati concepiti dal FEI sulla base dei principi della Tassonomia Europea per la finanza sostenibile e questo prodotto intende contribuire attivamente all’obiettivo dell’UE di ridurre progressivamente le emissioni di gas a effetto serra e la transizione verso un’economia neutra in termini di emissioni di carbonio entro il 2050.

Il nuovo prodotto fa parte dell’iniziativa “InvestEU”, programma del FEI a sostegno di investimenti in diversi ambiti e settori strategici dell’economia europea. Lo scorso giugno Credem ha sottoscritto con il FEI un accordo che mette a disposizione dell’Istituto un portafoglio pari a 790 milioni di euro complessivi suddivisi su tre garanzie: oltre alla già citata “Sustainability”, è infatti presente un prodotto dedicato all’innovazione e alla digitalizzazione (“Innovation & Digitalisation”) e un altro destinato al supporto delle PMI (“Sme Competitiveness”).

“Crediamo debba maturare nelle imprese di ogni dimensione la consapevolezza che la transizione ecologica ed energetica non sia più un semplice “nice to have”, ma una sfida cruciale, che già ora influenza la loro capacità di competere e crescere”, ha dichiarato Maurizio Giglioli, Direttore Marketing Credem. “Proprio per questo”, ha aggiunto Giglioli, “vogliamo essere al fianco delle imprese non solo attraverso prodotti di finanziamento indirizzati alla sostenibilità, ma anche con servizi di consulenza per orientarne il percorso trasformativo, lo stesso percorso che Credem sta affrontando nel suo contesto di impresa”.

Credem ha quindi accettato la sfida della sostenibilità ambientale e sta svolgendo un ruolo fondamentale nell’allocare le risorse finanziarie verso attività produttive sostenibili. L’impegno è rivolto alla transizione verso modelli di maggiore sostenibilità ambientale, sociale e di governance che interessano tutto il sistema economico. Anche il settore finanziario deve operare per dare il proprio contributo e Credem è consapevole della necessità di migliorare i propri impatti diretti su ambiente e società, cogliendo inoltre l’opportunità di strutturare prodotti e servizi che rispondano alle nuove esigenze della clientela.

L’iniziativa “Sustainability” avviata con il FEI rientra quindi in una più ampia strategia del Gruppo che ha l’obiettivo di misurare e gestire i rischi ambientali e climatici connessi anche ai finanziamenti alla clientela così come richiesto dalle Autorità di Vigilanza Europee. L’Istituto sta infatti predisponendo nuovi strumenti per supportare le aziende nella transizione verso processi a minor emissione di carbonio o che comunque comportino una riduzione degli impatti ambientali.

In tal senso, uno dei primi strumenti predisposti da Credem è l’adesione alla cosiddetta “Nuova Sabatini” nella versione “green”, che agevola il ricorso a finanziamenti da parte delle piccole e medie imprese per l’acquisto (anche in leasing) di macchinari, impianti e attrezzature ad uso produttivo a basso impatto ambientale nell’ambito di programmi atti a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Per tali progetti, l’azienda può richiedere un contributo erogato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) con lo scopo di abbattere gli interessi sui finanziamenti stessi.

Lo scorso febbraio è stato invece lanciato il mutuo con garanzia SACE “Green”, che ha come finalità la realizzazione di investimenti volti a perseguire gli obiettivi ambientali coerenti con la normativa europea e italiana ai sensi del cosiddetto “Green New Deal”. Il finanziamento può avere un importo massimo fino a 15 milioni, una durata massima di 10 anni e la garanzia di SACE copre fino all’80% della somma richiesta.

Credem ha inoltre intrapreso un nuovo rapporto di collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti (CDP), accedendo al Fondo Crescita Sostenibile e alle somme rese disponibili, anche in questo caso, dal MIMIT. Lo strumento adottato è il Fondo Rotativo alle Imprese, con un finanziamento composto da un contributo a fondo perduto, da una quota agevolata concessa al tasso fisso dello 0,5% e da una quota bancaria negoziata con il cliente a condizioni di mercato. Le agevolazioni del Fondo per tale strumento sono destinate alla promozione di programmi di ricerca, sviluppo e innovazione o per investimenti a carattere innovativo, elevata sostenibilità e che tengano conto degli impatti sociali nell’ambito delle finalità di transizione ecologica e circolare del “Green and Innovation Deal”.

www.credem.it