Legno e biomuratori per edilizia futura: Conlegno a Klimahouse 2024 per sostenere un uso normato e sostenibile del legno nell’edilizia del futuro.

Conlegno, consorzio servizi legno e sughero che da 25 anni tutela e promuove la biodiversità e il patrimonio forestale, è stato tra i protagonisti dell’edizione 2024 di Klimahouse, una delle più importanti manifestazioni dedicate all’efficienza energetica e alla sostenibilità in edilizia.

Conlegno dal 2008 si impegna attraverso progetti e aziende consociate a favorire un impiego normato, ma soprattutto sostenibile, del legno nell’edilizia strutturale.
Questo perché il legno si sta facendo strada e sarà protagonista dell’edilizia del futuro: il legno è in grado di fissare grandi quantità di C02 sottratte dall’atmosfera, il legname tagliato in modo sostenibile può dunque ridurre le emissioni di carbonio di un edificio fino al 60%; non solo, il legno è il materiale strutturale sostenibile per eccellenza, essendo di origine naturale, facile da riutilizzare, riciclare e destinabile a filiere circolari.

La questione dell’edilizia sostenibile è ormai da alcuni anni al centro di un dibattito a livello internazionale e il Nuovo Bauhaus Europeo, iniziativa lanciata direttamente dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, ha dato nuova linfa al dibattito. Un progetto che intende scoprire nuovi modi di vivere nei territori del futuro, in città capaci di coniugare sostenibilità, inclusività e bellezza, promuovendo materiali basati sulla natura.

“È fondamentale promuovere l’uso di bio-materiali a lunga durata, come il legno di qualità, nell’edilizia, dato che oggi solo il 3% dei materiali utilizzati nelle costruzioni europee è costituito dal legno” afferma Sebastiano Cerullo, Segretario Generale di Conlegno. “Al contempo bisogna preparare la forza lavoro a questo nuovo tipo di edilizia. È necessario incentivare lo sviluppo di nuove competenze, migliorando e riqualificando in Unione Europea almeno 3 milioni di lavoratori edili: i muratori dovranno diventare bio-muratori, infatti per usare il legno in edilizia bisogna prima conoscerlo”.

Una domanda però sorge spontanea: se aumenterà la richiesta di legno – e dagli Studi FAO si stima che il consumo di legno a livello mondiale passerà dai circa 2,2 miliardi attuali ai 3,2 miliardi del 2050 – ci sarà materia prima in futuro?

“La risposta è nella selvicoltura sostenibile” continua Sebastiano Cerullo. “Questo non vuol dire, come spesso si sente dire, non tagliare gli alberi, ma tagliarli in modo intelligente, seguendo le regole di una gestione forestale sostenibile, un concetto dinamico e in evoluzione che mira a mantenere e valorizzare i valori economici, sociali e ambientali delle foreste a beneficio delle generazioni presenti e future”.

Conlegno ha iniziato la propria attività nel settore del legno strutturale organizzando i primi corsi di formazione per Direttore Tecnico di Produzione per elementi strutturali in legno. Da allora è stato costante l’impegno del consorzio per favorire, tramite i suoi comitati tecnici, un impiego normato e sostenibile della materia prima legno.

Inoltre il Consorzio gestisce il marchio S.A.L.E. (Sistema Affidabilità Legno Edilizia), che ha lo scopo di identificare le Aziende costruttrici di edifici in bioedilizia rispettose della normativa vigente ed in grado di garantire realizzazioni confortevoli, durevoli e di qualità: non a caso molti istituti di credito lo richiedono come condizione imprescindibile per rilasciare un mutuo.
Infine, nell’edilizia sostenibile Conlegno ha attivi tre progetti, tre Valutazioni Tecniche Europee (ETA) volte a valorizzare l’utilizzo del legno massiccio, a cui partecipano più di 120 imprese del settore legno italiano provenienti da tutta Italia. Queste valutazioni certificano l’utilizzo corretto e normato di tipologie di alberi come abeti e castagni, una tipologia costruttiva che esiste solo in Italia e a cui Conlegno è riuscita a conferire la marcatura CE, permettendone quindi l’uso in edilizia.

www.conlegno.eu