Category: Mobilità

Connected Mobility Forum 2018. “Le auto che verranno saranno sempre più simili a smartphone su 4 ruote”, ha dichiarato nel 2014 Martin Winterkom: una profezia azzeccata. Le macchine del futuro saranno infatti elettriche, autonome, connesse e condivise: avranno il potenziale per trasformare la Mobility e aumentare la Safety delle persone, con notevoli benefici a livello sociale, industriale, economico e ambientale.

Il cambiamento interessa un intero ecosistema di Player: oltre all’Industria Automobilistica riguarda Assicurazioni, Service Provider, la filiera della mobilità e dei servizi associati, enti di regolamentazione, ICT Player, decisori politici, Smart Cities e Mobility Manager.

Il “Connected Mobility Forum 2018” di The Innovation Group, grazie anche al patrocinio di Cluster Trasporti Italia 2020 (principale interlocutore nazionale, partecipa attivamente alla definizione delle politiche nazionali e comunitarie di ricerca e di innovazione sui temi della Mobilità del futuro), si configura come primario momento di confronto nel campo dei veicoli connessi e autonomi e dei nuovi modelli di mobilità più efficiente e sostenibile.
Punta a coinvolgere nelle varie sessioni i più importanti attori delle nuove filiere, dai Car Maker all’Insurance telematica, alla Smart Mobility, che presenteranno propri spunti visionari oltre che i nuovi business model che stanno nascendo dalla Connected Car Data Exploitation & Monetization.

L’incontro sarà un momento di confronto nel campo dei veicoli connessi e autonomi e dei nuovi modelli di mobilità più efficiente e sostenibile.
Punta a coinvolgere nelle varie sessioni i più importanti attori delle nuove filiere, dai Car Maker all’Insurance telematica, alla Smart Mobility, che presenteranno propri spunti visionari oltre che i nuovi business model che stanno nascendo dalla Connected Car, Data Exploitation & Monetization.

L’evento si avvale inoltre della collaborazione di Cluster Trasporti.

I temi trattati nel corso della giornata saranno:
– Connected & Autonomous Car per una mobilità sempre più efficiente, integrata e sostenibile
– Le infrastrutture abilitanti l’auto autonoma: Smart Road, 5G e i nuovi servizi per la smart mobility
– I Customer Big Data e i nuovi business model della Shared Mobility
– Insurance Telematics: i kpi e l’infrastruttura per l’evoluzione verso i nuovi modelli assicurativi on demand
– La cybersecurity per le auto connesse del futuro
– Transizione all’auto elettrica e infrastrutture di ricarica: saremo pronti nel 2020?
– Innovazione e nuovi servizi Data-driven per i trasporti.

Target di riferimento dell’evento
– Industry: Professional del settore automotive, trasporto pubblico e privato, assicurativo.
– Società di tecnologia del settore auto e trasporti, Università e Centri di Ricerca. Ventures Capitals, Media.
– Public Policy Maker, Lawyer, Regulators.
– Job function: Top Management, Strategy, Business Line, Marketing, Operations, Digital Strategy Innovation, Security e Policy Maker.

The Innovation Group (TIG) è una società di advisory e di ricerca indipendente, specializzata in attività di supporto alle aziende e alle organizzazioni per lo sviluppo dei processi di innovazione attraverso l’utilizzo delle tecnologie ICT e digitali. Si rivolge ad aziende ed organizzazioni che vogliono concretamente sviluppare strategie di crescita attraverso iniziative e progetti di innovazione del business, del go- to- market, della produzione e gestione integrata della conoscenza dell’azienda e dell’organizzazione attraverso le tecnologie digitali.

Milano, 26 Giugno 2018 – Hotel Enterprise – Corso Sempione, 91

BYinnovation è Media Partner di Connected Mobility Forum

http://bit.ly/2IqmJU1

www.theinnovationgroup.it

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Uptown: carsharing di comunità primo in Europa. I residenti dello Smart District in costruzione a Cascina Merlata avranno macchine elettriche condivise sotto casa in uso esclusivo. Il progetto voluto da Euromilano e Share’ngo è stato presentato a INHABITS, nell’ambito del Fuori Salone. Indica una strada nuova in Europa nel disegno delle smart cities e invita urbanisti e sviluppatori immobiliari ad un impegno nuovo a favore della mobilità sostenibile.

UPTOWN sarà il primo insediamento residenziale carbon free in Europa con un servizio privato di car sharing riservato ai residenti che avranno a disposizione una flotta di auto elettriche a loro riservate, un sistema di prenotazione integrato nelle APP di Uptown e minuti acquistabili in abbonamento mensile in relazione alle necessità della propria famiglia.
L’auto elettrica sarà il nuovo modello D2 di Share’ngo, che offre tutto quello di cui avranno bisogno i residenti ad Uptown per muoversi in città: 2 posti, velocità fino a 80Km/h, autonomia estesa a 180Km, guida brillante e facilità di uso con ingresso libero in Area C, parcheggio gratuito su strisce gialle e blu ovunque in città. Il servizio di car sharing privato di Uptown costerà solo 10 centesimi al minuto con un abbonamento minimo di 60 minuti al mese ed altri 60 minuti in omaggio.

COME FUNZIONERA’
Con un prezzo del servizio di 10 c/minuto (meno della metà di quello dei car sharing a flusso libero), l’auto elettrica condivisa di comunità è una scelta intelligente e decisamente conveniente rispetto a un’auto privata. Per il primo anno i residenti di Uptown che acquisteranno una quota in abbonamento da almeno 60 minuti al mese ne avranno altri 60 in omaggio con la possibilità di aumentare o ridurre il proprio monte-minuti nel tempo a seconda delle proprie esigenze. Ogni 100 quote da 60 minuti sottoscritte dai residenti di Uptown Euromilano, Share’ngo metterà in strada una vettura dotata di una APP integrata a quella di Uptown in una delle 3 stazioni di parcheggio e ricarica previste neI nuovo insediamento residenziale. ll servizio sarà attivo con i primi ingressi ad Uptwon South (primavera-estate 2019) ma una demo-car con stazione di ricarica propria sarà disponibile già da metà maggio di quest’anno per chiunque visiterà Uptown a Cascina Merlata.

A regime il servizio WESHARE’NGO prevede:
– macchine disponibili in relazioni alla domanda del servizio (sono prevedibili da 25 a 40 auto)
– gestione completa delle prenotazioni, del noleggio e dell’abbonamento tramite smartphone attraverso la App di UpTown;
– possibilità di scambiarsi i minuti a disposizione tra abitanti/condomini;
– possibilità di prenotare l’auto anche per un giorno intero e a qualsiasi ora della settimana ( a calendario);

In più a tutti gli utenti del servizio sarà offerta anche la registrazione gratuita a SHARE’NGO, il servizio di car sharing elettrico a flusso libero con altre 800 auto a disposizione in città.

«La nostra mission di diffondere la rivoluzione silenziosa della mobilità elettrica e condivisa ci ha convinto ad investire in un progetto importante e ambizioso come questo», ha dichiarato Pierpaolo Turco, Direttore Commerciale di CS Group/Share’ngo. «Un progetto destinato a cambiare la forma mentis, le priorità e il modo di pensare di chi immagina, progetta e realizza l’urban re-development su larga scala, come fa con una vocazione all’eccellenza Euromilano. Onoriamo questa partnership mettendo a disposizione di Uptown nella fase di start up le nuove auto D2 , la city car elettrica oggi tra le più vendute al mondo. Una vettura brillante, facile da guidare ed elegante, tecnologicamente evoluta e oggi disponibile con autonomia fino a 180 km, il cui DNA resta fondamentalmente italiano con una netta evoluzione tecnica e di design che la rende l’urban car a impatto ambientale zero ideale per il car sharing di comunità attento alla qualità della vita’’.

“Le persone sono al centro della nostra visione della smart city e garantire un’alta qualità della vita ai futuri residenti di UpTown è la nostra mission” – è il pensiero di Attilio Di Cunto, AD di EuroMilano. “Per fare questo abbiamo scelto i partner migliori che fossero disponibili a condividere un percorso incentrato sulla qualità e sull’innovazione nel campo dei servizi. Share’nGo è uno di questi, orientato come EuroMilano a una forte impronta ecosostenibile. Tutto il nuovo smart district di UpTown è a emissioni zero e no gas e la scelta di offrire ai residenti la possibilità di un esperimento mai tentato prima in Italia – il car sharing di comunità – ci rende orgogliosi e sicuri di essere sulla strada giusta. Le macchine avranno una livrea facilmente riconoscibile, che si richiama alla collaborazione fra UpTown e Wesharen’Go, e porteranno la nostra visione del futuro per le strade di Milano”.

www.euromilano.it

www.sharengo.it

Stop auto in città italiane entro il 2030: è con questa provocazione che si erano aperti i lavori di Citytech 2017, di cui siamo Media Partner 2018, l’evento che alla Fabbrica del Vapore ha presentato alcune delle più importanti innovazioni nella mobilità
e nell’urbanistica dei prossimi anni, raccogliendo oltre 800 visitatori tra relatori, esperti e delegati internazionali.

“È ora di agire e prendere decisioni importanti per il futuro delle nostre città, – ha affermato Carlo Iacovini, Board Member di Clickutility on Earth – per guidare la transizione verso un sistema di mobilità elettrica, condivisa e, dove possibile, autonoma ed integrata in una pianificazione urbanistica smart di cui Milano sta dando prova di grande progettualità”.

Le policies pubbliche
Le policies hanno avuto una forte accelerazione in queste ultime settimane. La Gran Bretagna e la Francia hanno recentemente annunciato di vietare la vendita di auto a benzina e diesel entro il 2040. Anche la Norvegia, nazione in cui oltre il 40% delle vetture di nuova immatricolazione è già elettrica o ibrida, ha intenzione di raggiungere questo obiettivo nel 2025, esattamente come l’Olanda.
Fa da bilancia la Cina, mercato da 28 milioni di auto, che in questi giorni sta esaminando i tempi entro cui completare la transizione verso altre soluzioni di mobilità, l’elettrica prima di tutto. La strada da percorrere è ancora molto lunga, soprattutto considerando che nel 2016 sono state immatricolate nel mondo solo 695.000 auto elettriche su un volume complessivo di 84 milioni di pezzi.

L’industria automobilistica
Se i governi indirizzano le policies e gli obiettivi, l’industria orienta tecnologie e produzione nella stessa direzione. È recente l’annuncio di Volvo di voler produrre e vendere solamente veicoli ibridi ed elettrici dal 2019.
Sono passati pochi giorni e Jaguar Land Rover ha annunciato di volersi adeguare agli standard elettrici/ibridi su tutti i suoi veicoli a partire dal 2020. Daimler, Bmw e molti altri brand hanno presentato, da protagoniste, in questi giorni a Francoforte i piani per l’elettrificazione della propria gamma.

La finanza
Le rivoluzioni non avvengono mai da sole: arrivano le policies, abbiamo l’industria… qual è la posizione della finanza?
JpMorgan ha dichiarato che la mobilità elettrica cambierà l’industria dell’auto arrecando molte perdite alle aziende che non sapranno adeguarsi. La previsione è del 35% delle quote di mercato entro il 2025 e il 48% entro il 2030. Più conservativa MorganStanley’s che, in un’analisi comparativa di più scenari, prevede una penetrazione del 16% di auto full-electric entro il 2030, che può raggiungere il 60% entro il 2040.
Mentre ING (Olanda) vede nella riduzione dei costi delle batterie e negli incentivi economici e fiscali la principale leva di crescita che porterà le nuove immatricolazioni ad essere totalmente elettriche già nel 2035.

Al di là dei numeri, il dato fondamentale è che i grandi player economici e politici globali hanno maturato la consapevolezza di questo cambiamento. Spetta alla classe dirigente italiana decidere se e quanto valorizzare le competenze ed esperienze per guidare il cambiamento ed evitare di subirlo con ritardi e lentezze. Ne è un esempio la mobilità elettrica che, in Italia, conta ancora lo 0,03% del mercato auto a causa dell’assenza di incentivi e di infrastrutture.
Lo stesso si può dire della guida autonoma che vede Paesi europei in prima linea con disegni di legge e progetti pilota già in corso di sperimentazione, mentre in Italia è un argomento fuori dai tavoli di discussione. Non servono nuove ricette, gli studi presentati a Citytech sono un bagaglio di esperienza sufficiente a dare una scossa di innovazione a queste industrie.

Occorre la capacità di attuare le strategie, produrre leggi, progetti, sperimentazioni e, in fondo, servizi.

Appuntamento al prossimo Citytech: 13 -14 settembre 2018, MILANO, Fabbrica del Vapore

BYinnovation è Media Partner di Citytech 2018

www.citytech.eu

RICS: Cities For Our Future. RICS, in collaborazione con la Commissione Nazionale Britannica per l’UNESCO e con l’Associazione delle università del Commonwealth, lancia il concorso internazionale Cities for our Future, che invita i giovani, tra studenti, professionisti e startupper di tutto il mondo a proporre idee innovative per contribuire ad affrontare i problemi più urgenti che affliggono le città del pianeta.
Il processo di crescita dei centri urbani è una delle maggiori sfide della società contemporanea. Ogni settimana, tre milioni di persone decidono di andare ad abitare nelle città, un fenomeno che pesa sempre di più sulle infrastrutture e sui servizi. Chi vive nelle grandi metropoli spesso risiede in quartieri degradati o in abitazioni scadenti e, in molti casi, con una bassa qualità dell’aria e servizi di collegamento insufficienti.
Cities for Our Future nasce dunque con l’intento di stimolare soluzioni concrete e innovative a queste problematiche.

I progetti dovranno essere presentati e caricati sul sito entro il 31 maggio 2018.
Il 30 giugno saranno resi pubblici i finalisti e il 30 novembre sarà annunciato il vincitore del contest con un premio di £ 50.000 (circa € 56.000).
“Rics insieme alle nuove generazioni vuole ripensare la struttura delle città a forte espansione. Con i progetti e le idee di Cities for our Future, RICS intende promuovere uno sviluppo urbano più sostenibile per l’ambiente e per la qualità di vita dei cittadini” ha commentato Daniele Levi Formiggini, Presidente di RICS Italia.

Ai partecipanti è richiesto di proporre soluzioni ai problemi che affliggono 24 città tra cui Milano, Washington, Nairobi, Citta del Messico, Pechino e Melbourne con progetti che potranno riguardare ad esempio:
– idee per ridurre gli spazi adibiti a parcheggio al fine di ampliare le aree verdi o le aree destinate a progetti di edilizia economica residenziale;
– soluzioni che possono essere adottate in importanti città turistiche al fine di mantenere una qualità di vita ottimale per i residenti;
– proposte per fare sì che nelle metropoli sottoposte a un rapido processo di rigenerazione urbana si riescano a condividere con le comunità locali i benefici derivanti dagli investimenti nelle infrastrutture.

“I professionisti delle costruzioni, dei terreni e delle infrastrutture giocano un ruolo fondamentale nel promuovere la crescita sostenibile a Iivello mondiale. RICS in quanto organizzazione globale che salvaguarda l’integrità di queste professioni, è investita dalla grande responsabilità di agire nell’interesse comune. Cities for our Future rappresenta un ulteriore impegno in questa missione: indicare soluzioni alle sfide dell’ambiente costruito e ispirare una nuova generazione di professionisti a prendere parte alla sua trasformazione” aggiunge Daniele Levi Formiggini.

Sean Tompkins, CEO di RICS ha dichiarato: “Le città di tutto il mondo sono in continua crescita; ciò significa nuove sfide che devono essere affrontate per progettare luoghi più sicuri, puliti,accoglienti e accessibili per tutti i cittadini. Nei suoi 150 anni di attività, RICS ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo urbano globale ed è orgogliosa di promuovere questo bando per individuare idee concrete e innovative che possano migliorare le nostre città”.

RICS International
RICS è una organizzazione professionale a livello globale che promuove e applica i più elevati standard e le massime qualifiche professionali per lo sviluppo e la gestione di terreni, immobili, costruzioni e infrastrutture.
Il nome di RICS è garanzia di implementazione coerente degli standard e di affidabilità a favore dei mercati che serviamo. Il lavoro dei propri professionisti contribuisce a creare un mondo più sicuro: RICS è orgogliosa della propria reputazione e la difende con passione.

RICS Italia
In Italia, RICS conta oggi 485 membri effettivi, oltre ai membri tirocinanti e agli studenti iscritti al corso universitario postlaurea accreditato da RICS: Master “Real Estate Management” – Dip. ABC Politecnico di Milano. RICS è inoltre socio istituzionale di Assoimmobiliare.

www.citiesforourfuture.com

www.rics.org/italia

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Charging stations at retailers’ car parks: only when and where it makes sense. The Industry, Research and Energy (ITRE) Committee of the European Parliament is on the provisional agreement on a revised Directive for Energy Performance of Buildings (EPBD).
The Directive aims to encourage energy efficiency and increase energy savings in the building sector. A new feature compared to the existing EPBD is that the revised Directive promotes electro-mobility by setting minimum requirements to roll out recharging points for electric cars.

The provisional agreement includes a new requirement that, for new and major renovated buildings with more than 10 parking spaces, at least one charging station has to be installed and 20% of the parking lots have to be pre-tubed. This requirement will enter into force from day one of the implementation of the revised Directive in late 2019 or early 2020.
Another provision requires that from 2025, Member States have to set requirements for a minimum number of charging stations in all existing non-residential buildings with more than 20 parking spaces.

Retailers and wholesalers are already installing charging stations and support the transition towards electrical cars, but they have to decide when and where the installation of a charging station is useful.

Christian Verschueren, Director-General at EuroCommerce, said:
Without a legal obligation, retailers and wholesalers have already invested in infrastructure providing recharging points for electric cars when they think their customers benefit from these installations.
We think that the requirement to install one charging station, as in the provisional text, is an improvement from to the original Commission proposal to install charging stations for 10% of all parking spaces. Also, the provision to leave countries with after 2025 to take more precise decisions on e-mobility infrastructure makes sense. That way, the infrastructure will fit the real needs of this rapidly evolving field.”

Verschueren added: “We welcome these positive aspects of the agreement, and in particular the exemptions made for SMEs and the constructions that are already planned. We ask that the Parliament and the Council adopts this reasonable compromise.
We need EU policies that support the transition towards electric mobility, as long as they strike a fair balance of responsibility between all actors, respect rational business decisions, and are not harmful to SMEs.”

www.eurocommerce.eu

Media Partner Green Logistics Expo, convegni e workshop. BYinnovation e SmartEfficiency collaborano con la manifestazione per lo sviluppo degli spazi espositivi e per gli eventi che si terranno nell’area Real Estate & Servizi Avanzati.

REAL ESTATE: IL MAGAZZINO PERFETTO
– Piattaforme e centri logistici – Distretti industriali – Fondi di investimento
– Green buildings – Costruttori – Edilizia specializzata
– Dotazioni interne per logistica e corrieri – Imballaggi – Magazzini automatici
– Risparmio energetico
– Logistica del freddo, sistemi a temperatura controllata

OPERATORI
– Provider logistici, corrieri tradizionali ed espressi, spedizionieri ed autotrasportatori
– Grande Distribuzione Organizzata
– Trasporto a temperatura controllata, filiera alimentare
– Filiera delle merci pericolose e dei rifiuti: operatori e mezzi

SERVIZI AVANZATI
– Software gestionale logistico, Sistemi telematici e di telecomunicazioni – Hardware – consulenza logistica
– Banche dati e incontro domanda ed offerta

Green Logistics Expo sarà occasione di business, ma anche di confronto e studio.
E’ quindi di grande rilievo e importanza il programma convegnistico, focalizzato sui temi fondamentali della manifestazione:
– intermodalità
– e-commerce
– real estate
– logistica industriale
– city&logistics
in collaborazione con gli enti e le istituzioni che contribuiscono alla realizzazione dell’evento.
In particolare, sono coinvolti: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per approfondire i percorsi per la realizzazione dell’obiettivo di coniugare efficienza e sostenibilità alla catena logistica e il raggiungimento degli obiettivi di COP 21; il Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, per gli aspetti ambientali che impattano il mondo della logistica, dei servizi; il mondo delle associazioni e della ricerca e i grandi player logistici.

In queste settimane si stanno definendo i dettagli dei principali appuntamenti, mentre altri convegni e workshop saranno organizzati in collaborazione anche con le aziende espositrici. Un convegno sarà dedicato alle nuove frontiere dell’intermodalità alla luce anche della recente riorganizzazione della portualità italiana, con la collaborazione, tra gli altri, del Ministero dei Trasporti, dell’Università di Padova e di Confindustria, mentre un secondo momento di confronto riguarderà la rivoluzione che la diffusione dell’e-commerce sta portando nella logistica distributiva.
Un ulteriore occasione di dibattito e studio riguarderà la logistica urbana, e più in generale, i nuovi modelli organizzativi per arrivare a una maggiore qualità della vita in città migliorando anche l’efficienza dei servizi. Tra i workshop e le aree demo, di particolare interesse, gli appuntamenti dedicati ai droni che sarà possibile vedere in azione dal vivo.
Da non perdere, il primo giorno della manifestazione, un evento importante per l’intermodalità nazionale: l’inaugurazione delle 4 nuove gru a portale elettriche all’Interporto di Padova che per l’occasione sarà collegato alla Fiera da un servizio di bus navetta.

Fiera di Padova, 7 – 8 – 9 marzo 2018

BYinnovation è Media Partner di Green Logistics Expo

greenlogisticsexpo.it

per ulteriori informazioni e adesioni
bd@byinnovation.eu

brochure

Media Partner Citytech, un INCUBATORE di idee e progetti per le città del terzo millennio, le cui parole chiave sono: mobilità nuova, autonoma, elettrica e condivisa, MaaS, progettazione urbanistica, big data, high tech, condivisione e sostenibilità. BYinnovation – SmartEfficiency media partners.

L’obiettivo dell’evento è di individuare, presentare e dare ascolto a proposte INNOVATIVE ed EFFICACI che, reinterpretando spazi comuni, possano contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini, la loro relazione con le città o tra le persone.

Citytech, ideato e organizzato da Clickutility on Earth in collaborazione con il Comune di Milano, raccoglie l’eredità di MobilityTech prima e Mobility in Italy poi e giunge quest’anno alla sua sesta edizione.

L’edizione 2018
Molte le NOVITÀ in arrivo per questa sesta edizione, che nell’ottica di far testare tecnologie che ancora sembrano avveniristiche per il nostro paese, intende porsi come precursore delle soluzioni della mobilità del futuro.
Prima tra tutte, l’Autonomous Driving Arena, che, grazie ai veicoli esposti e alle esperienze delle aziende presenti, permetterà di conoscere da vicino l’auto senza conducente. Altra novità di rilievo, un’intera area tematica dedicata al Maas – Mobility as a Service, grazie a cui il paradigma della mobilità subisce una sostanziale metamorfosi, trasformandosi da infrastruttura a servizio.
L’evento si caratterizza per un ricco programma CONFERENCE & EXHIBITION, studiato sulle tematiche più innovative del momento, che darà la possibilità ai partecipanti di ascoltare gli interventi di alcuni dei maggiori rappresentanti del settore mobilità, oltre che di intervenire ai dibattiti ed esporre e ”toccare con mano” alcune delle soluzioni più innovative del momento.

Citytech 2018 si propone, quindi, come PALCOSCENICO ideale per la presentazione di nuovi brand che guardano al futuro della mobilità e come scenario dove grandi aziende presentano in ANTEPRIMA nuovi prodotti e nuovi concept.

6 aree tematiche principali attorno a cui ruota l’evento.
Filo conduttore che fa da sfondo e che accomuna ogni aree è lo sviluppo della cosiddetta “CULTURA DIGITALE” che permea tutti gli ambiti della nostra vita e quindi della mobilità, ridisegnando il paesaggio urbano e la fruizione dei servizi ad esso collegati.

1- Guida Autonoma
Conoscere da vicino e sperimentare in prima persona l’automazione e le nuove tecnologie che stanno trasformando la mobilità del futuro, le auto e i nuovi mezzi di trasporto.
Auto senza pilota, senza autista, solo passeggeri:
una vera e propria rivoluzione per l’architettura stessa delle nostre strade e per il nostro modo di interagire con i veicoli, in totale serenità, comfort, rapidità e sicurezza.

2- Mobility as a Service
Con lo sviluppo del cosiddetto Mobility as a Service, la mobilità subisce una metamorfosi sostanziale, trasformandosi da infrastruttura a servizio, diventando fruibile in “pacchetti” personalizzati per ogni esigenza di trasporto, utilizzando un’unica piattaforma, in grado di integrare diverse tipologie di dati e di gestori.

3- Big data
I big data diventano la chiave necessaria per sviluppare una mobilità urbana intelligente che migliori la qualità della vita dei cittadini.
Le città devono implementare un adeguato sistema di monitoraggio dati, capace di garantire una conoscenza approfondita del funzionamento del “sistema mobilità” e delle sue criticità.

4- Mobilità Elettrica
La mobilità elettrica sta diventando realtà, grazie a policy concrete che ne incentivano lo sviluppo in contesti privati, aziendali e relativi al trasporto merci.
Sempre più investimenti vengono impegnati da amministrazioni, servizi e case automobilistiche per far sì che il futuro della mobilità non sia altro che elettrico, connesso, condiviso ed autonomo.

5- Sosta e Tecnologie
E’ sempre maggiore il contributo delle nuove tecnologie per la ricerca del parcheggio e per la gestione della sosta: App, soluzioni tecnologiche e best practices internazionali che facilitano uno dei momenti più stressanti della vita di un guidatore.

6- Riqualificazione Urbanistica
Rivalutazione delle periferie e riqualificazione di strade, spazi pubblici ed aree verdi con progetti sociali integrati.
In questo contesto gli scali ferroviari sono un elemento centrale per ricostruire il tessuto urbano favorendo le connessioni tra i quartieri.

13 e 14 settembre presso la Fabbrica del Vapore di Milano

BYinnovation è Media Partner di Citytech

www.citytech.eu

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Bus elettrici a Bergamo. Tecnologia green, confort di viaggio e design al centro dell’innovativa linea di trasporto pubblico a Bergamo, totalmente elettrica. Gli autobus sono lunghi 12 metri, pesano 13,5 tonnellate e possono ospitare fino a 77 persone, di cui 23 sedute. Dotati di 3 porte e pianale ribassato, i nuovi mezzi sono alimentati elettricamente: hanno infatti un’autonomia di carica giornaliera pari a circa 180 km garantita da un set di batterie da 240 kWh e da un sistema di ricarica con tecnologia plug in per cicli completi – circa sette ore – durante le soste in deposito.
Caratteristiche che unite alle performance in accelerazione, sulla distanza di fermata, vibrazioni e livelli di emissioni sonore, hanno permesso a questo autobus di vincere il titolo europeo di Bus of the Year 2017 attribuito dall’ACE (Association of Commercial Vehicle Editors).

Gli interni, sobri ed eleganti – progettati come la livrea dallo studio Attoma, leader europeo nel campo del service design e della user experience nel settore dei trasporti pubblici – esprimono il connubio tra tecnologia e design, che uniti alle comodità dell’allestimento garantiscono al passeggero una sensazione di accoglienza e comfort nell’esperienza di viaggio.
I nuovi mezzi elettrici sono dotati, come tutti i bus ATB, di emettitrice automatica dei biglietti di viaggio.

Design e colori dei nuovi autobus elettrici riprendono all’esterno il brand della Linea C, evidenziando le caratteristiche peculiari del nuovo percorso: circolare, tangenziale al centro, in collegamento con i quartieri e in connessione con gli altri sistemi di mobilità.

Il claim “A tutta elettricità” rappresenta la sintesi delle caratteristiche tecnologiche del nuovo mezzo; ecologico, non inquinante, ad emissioni zero.

I 12 autobus elettrici di ultima generazione – aggiudicati a marzo 2017 alla Solaris Bus & Coach S.A. insieme agli stalli di ricarica – arrivano direttamente dalla fabbrica polacca di Bolechowo-Osiedle, cittadina poco distante da Poznan, a bordo di grandi bisarche; tutti i nuovi mezzi verranno consegnati progressivamente in ATB entro la fine di gennaio 2018.

Attive anche le 6 stazioni di ricarica delle batterie elettriche che utilizzano il sistema plug in: gli autobus si ricaricano collegando la presa di corrente a bordo al distributore di energia. Un sistema di ricarica tra i più diffusi, efficiente, veloce, che garantisce l’ottimizzazione degli interventi infrastrutturali e impiantistici e un costante monitoraggio della performance delle batterie.

I nuovi mezzi elettrici integrano la flotta di ATB Servizi attualmente composta da 152 autobus – di cui 52 a metano, 88 a gasolio e 12 elettrici per la nuova Linea C – con un’età media di poco più di 9 anni.

L’investimento per l’acquisto dei 12 autobus elettrici e degli impianti di ricarica è pari ad oltre 6,5 milioni di euro, una spesa sostenuta in gran parte da ATB.

La Linea C: 12 autobus elettrici di ultima generazione, che da inizio anno 2018, viaggeranno lungo un percorso in parte preferenziale, tangenziale al centro, in collegamento con i quartieri e in connessione con gli altri sistemi di mobilità: gli autobus, il tram, i parcheggi interscambio, il bike sharing La BiGi.

www.atb.bergamo.it

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Ciclo-mobilità cittadina. Anci: presentato il secondo report dell’Osservatorio Focus2R – Osservatorio Nazionale Infrastrutture, Sicurezza e Mobilità per le 2 Ruote, la più completa e aggiornata fotografia delle politiche dedicate alle due ruote dai Comuni italiani capoluogo di provincia.

Il report – unico in Italia – rende disponibile un patrimonio di informazioni su piste ciclabili, guardrail, sharing mobility, parcheggi dedicati, colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, forniti direttamente dalle amministrazioni locali.
Anche quest’anno la risposta dei comuni italiani al monitoraggio sulla mobilità delle due ruote in ambito urbano, effettuato dall’Osservatorio Focus 2R, è stata eccellente: il 78% delle amministrazioni locali ha compilato e restituito il questionario, elaborato da Ambiente Italia per conto di Confindustria ANCMA e Legambiente, che alimenta il più ricco e articolato database mai prodotto in Italia sulle politiche di mobilità dedicate a biciclette e motocicli.

Il 74% dei comuni interpellati consente l’accesso all’interno delle Zone a Traffico Limitato di ciclomotori e motocicli. È significativo che in una città su 10 l’accesso al centro storico sia consentito ai soli veicoli con motorizzazione elettrica.
La circolazione di ciclomotori e motocicli nelle corsie riservate ai mezzi pubblici rimane vietato nella maggioranza delle città, ma la percentuale dei comuni che ne autorizzano l’accesso sale – rispetto alla scorsa rilevazione – dall’8% al 12%. Diversa la situazione delle biciclette, che sono autorizzate a circolare in tutte o alcune corsie riservate in 36 Comuni, pari al 41% del totale. Significativo anche il dato relativo alle città che autorizzano il trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici: si tratta di 38 comuni, pari al 40% del totale (nel 2016 erano il 31%).

Resta un problema irrisolto quello degli spazi riservati al parcheggio di moto e scooter: circa la metà delle città (56%) offrono una disponibilità di stalli dedicati alle due ruote motorizzate inferiore al 5%; l’80% dei comuni che hanno risposto al questionario hanno una disponibilità di parcheggi dedicati non superiore al 20%. Ancora peggiore, se possibile, la situazione delle biciclette: il 50% dei Comuni dichiara di non avere nessuno stallo dedicato ai velocipedi o, comunque, in percentuale inferiore all’1% del totale. Tuttavia qualche timido segnale di miglioramento emerge dal confronto con l’anno precedente: la disponibilità media dei parcheggi dedicati sale dall’8% all’11% per le moto e dal 9% al 12% per le biciclette. Migliore la situazione dei parcheggi di interscambio per le biciclette, collocati in corrispondenza delle stazioni ferroviarie: il 73% delle amministrazioni locali (in aumento rispetto al 2016 quando erano il 69%) ne ha allestiti almeno presso una stazione.

«La mobilità a due ruote in Italia e la possibilità di spostarsi su biciclette, scooter e motocicli – dichiara Andrea Dell’Orto, Presidente di Confindustria ANCMA – rappresenta un’opportunità irrinunciabile per le amministrazioni locali italiane, in un’ottica di riduzione delle emissioni e snellimento del traffico. La richiesta di ANCMA è che il quadro regolatorio diventi sempre più chiaro, uniforme e favorevole alla diffusione delle due ruote e alla loro sicurezza nel traffico urbano. A monte di questo fenomeno c’è un industria in salute, italiana, che produce ricchezza e occupazione per il Paese: le aziende del settore moto e bici generano un fatturato di 5 miliardi di euro e danno lavoro a 60.000 addetti; l’Italia è leader europeo nella produzione di veicoli a due ruote, sia motorizzati che a pedale, e può vantare una bilancia commerciale in attivo da 25 anni per un valore cumulato superiore ai 17 miliardi di euro».

Sono ormai 63 i comuni che si sono dotati di un servizio di bike-sharing, con una disponibilità complessiva di quasi 11.000 biciclette per più di 140.000 abbonati: a fronte di un aumento della percentuale di comuni che offrono il bike-sharing (dal 61% del 2016 al 66% di quest’anno), si assiste a una diminuzione del numero medio di biciclette disponibili (-15%) e di abbonati (-13%). Ancora immatura la diffusione capillare di servizi di scooter sharing: nell’anno di rilevazione della ricerca erano solo 4 le città che offrivano questo servizio, ulteriormente ridotte a causa del recente ritiro di un operatore.

Segnali di crescita si registrano nel campo della mobilità elettrica: il 41% delle città interpellate dichiara di avere installato una rete di ricarica per motocicli o scooter, con una media di 30 colonnine di ricarica pubblica per comune, ma punte che superano le 100 unità nei comuni più grandi o più sensibili. Il 38% delle città ha installato reti per la ricarica di e-bike, benché in questo caso la presenza di colonnine sul territorio sia molto più disomogenea.

«Ci sono due dati, di segno opposto, che emergono da una ricerca annuale condotta da Legambiente sul Prodotto Interno Bici (PIB) – spiega Alberto Fiorillo, responsabile trasporti di Legambiente – che possono costituire la base per una strategia futura della mobilità in ambito urbano. Quello negativo evidenzia che nell’insieme delle oltre 100 città capoluogo crescono le piste ciclabili, ma non cresce la ciclabilità. In sette anni, infatti, tra il 2008 e il 2015, le infrastrutture urbane riservate a chi pedala sono aumentate addirittura del 50%, mentre nello stesso periodo la percentuale di italiani che utilizzano la bici per gli spostamenti è rimasta immutata: era il 3,6% nel 2008 ed era ancora il 3,6% nel 2015.
In positivo si segnala che l’insieme degli spostamenti a pedali genera già oggi un fatturato di 6,2 miliardi di euro. Questo patrimonio, somma della produzione di bici e accessori, delle ciclovacanze e dell’insieme delle esternalità positive generate dai biker (come risparmio di carburante, benefit sanitari o riduzione di emissioni nocive, appare ancora più rilevante soprattutto in considerazione del carattere adolescenziale della ciclabilità in molte parti d’Italia, sia per gli aspetti relativi alla mobilità, sia per quello che riguarda il turismo su due ruote ––Proprio la corretta analisi di questa contraddizione può fornire gli strumenti giusti per costruire una strategia per il futuro che evidenzi quali sono le infrastrutture e quali le scelte davvero in grado di far sbocciare un nuovo stile di mobilità e un generalizzato bici boom».

Infine, si registra un diverso livello di attenzione da parte degli amministratori locali rispetto alle misure per migliorare la sicurezza degli utenti inserite nei Piani Urbani per la Mobilità: se il 71% dei comuni dichiara di avere approvato almeno una misura per la sicurezza dei ciclisti (ma il valore è in calo rispetto al 75% del 2016), solo il 26% ha presentato iniziative per la sicurezza dei motociclisti. Un’eccezione è rappresentata dall’installazione di guardrail specifici per la protezione dei motociclisti: il 19% li ha installati, un altro 22% – in aumento rispetto al 18% del 2016 – dichiara di volerli ampliare o utilizzare in futuro per la prima volta.

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