Cosentino Innovation Academy: Introduzione al BIM, Building Information Modeling. La presentazione, a cura dell’ arch. Eleonora Fontana, ha approfondito i seguenti temi:

1 – IL DNA E LA STORIA DEI SAPERI
– Dall’industria aerospaziale a quella delle costruzioni
Tra la fine del 1970 e l’inizio del 1980, i sistemi CAD aumentarono le loro potenzialità di sviluppo tanto che le industrie aerospaziali e manifatturiere decisero di implementare questo sistema attraverso una collaborazione fattiva con le software house.
Questi software progettati per l’industria aerospaziali e manifatturiera consentivano innanzitutto la progettazione e verifica di geometrie complesse, in seguito permisero di eseguire delle simulazioni meccaniche e tecniche impensabili con i precedenti processi ricorsivi di prototipazione\verifica\riprogettazione\nuovo prototipo abbassando drasticamente i costi e contraendo i tempi
Tali strumenti e principi furono adottati nell’ambito del settore delle costruzioni: comparvero così sul mercato software di disegno 2D e di modellazione 3D per l’edilizia.

2 – L’INTUIZIONE
– Informazioni in luogo di rappresentazioni (disegni)
Il BIM è il superamento della rappresentazione simbolica convenzionale del disegno bidimensionale: il modello si avvicina alla realtà non ne è un’immagine decodificata e “sezionata”
Il modello contiene le informazioni geometriche degli elementi di cui è composto ma, soprattutto, informazioni tipologiche, tecniche, energetiche, di costo, manutentive… sul manufatto che potranno essere interrogate, condivise, implementate durante tutto il suo ciclo di vita

3 – TECNOLOGIA COME VANTAGGIO COMPETITIVO
– File IFC e potenza computazionale
L’IFC, Industry Foundation Classes, è un particolare formato di dati che ha lo scopo di consentire l’interscambio di un modello informativo senza perdita o distorsione di dati o informazioni.
Si tratta di un formato file aperto, neutrale, non controllato da singoli produttori software, nato per facilitare l’interoperabilità tra i vari operatori.
La convergenza verso questo unico formato di file, definisce la possibilità di creare programmi software di modellazione in grado di gestire oggetti tridimensionali collegati ad informazioni specifici per ogni disciplina (architettonica\impiantistica\strutturale)
L’aumentata velocità dei cicli tecnologici fa sì che siano a disposizione potenze computazionali sempre più elevate in grado di gestire modelli complessi

4 – PRODUZIONE LEAN
– Controllo della qualità (obbiettivi), dei tempi, dei costi
Il modello contiene tutte le informazioni ed è utilizzabile durante tutto il processo edilizio dalla creazione alla gestione dell’edificio
La possibilità di gestire un modello multidisciplinare consente di:
– analizzare preliminarmente le possibili interferenze e di eliminarle
– gestire le fasi della costruzione e le possibili varianti o imprevisti in totale trasparenza aggiornando i singoli modelli architettonici\impiantistici\strutturali
– controllare puntualmente tempi e costi

5 – TECNOLOGIA ABILITATIVA DELLE INFORMAZIONI CONTENUTE NEL CLOUD INTERROGABILE E TRASPARENTE
Il modello tridimensionale BIM si arricchisce di tutti i contributi disciplinari e muta al variare delle scelte, delle interferenze e della gestione delle informazioni che potranno essere interrogate, implementate, condivise durante tutto il suo ciclo di vita
Il modello BIM – con vari privilegi e livelli – è accessibile a tutti i soggetti che concorrono alla creazione, alla realizzazione, alla gestione e, anche alla sua rifunzionalizzazione.

Eleonora Beatrice Fontana, architetto con Master Executive in Business Administration del MIP, è responsabile Pianificazione Strategica di bimO.
Lavora come consulente nella definizione di piani strategici di gestione del patrimonio immobiliare, nel program management, nella pianificazione e nel ridisegno di processi e workflow per l’introduzione di metodologie BIM (Building Information Modeling).
Dal 2013 avvia il percorso di bimO insieme a Franco Rebecchi, dando vita a un nuovo modo di concepire la progettazione e il ruolo del progettista, che il BIM trasforma, da semplice “creativo”, a “facilitatore” in grado non solo di gestire le tecnologie e le complessità dei processi di progettazione e costruzione, ma anche di comprendere e realizzare le ragioni economiche della committenza.

Franco Rebecchi, architetto, è Fondatore e General Manager di bimO.
Lo studio associato progetta e realizza edifici pubblici, complessi polifunzionali, comparti residenziali, direzionali e retail in Italia. Lo studio si specializza nella progettazione degli edifici produttivi e diviene attore di rilievo durante la ricostruzione successiva al devastante sisma del 2012 che colpisce l’area carpigiana-modenese, sede di uno dei più importanti comparti industriali d’Italia.
Con l’obiettivo di internazionalizzare lo studio, nel 2013 fonda SOL!D Solution Italian Design, società di progettazione e consulenza con sedi a Milano, Modena e Belgrado, che opera con un focus sui mercati dei Balcani e dell’Est Europa.

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