Giugno 2022

Schermo solare riduce consumi energetici. L’uso delle protezioni solari potrebbe ridurre il consumo di energia per il raffreddamento degli spazi negli edifici europei fino al 60% entro il 2050.
Costituiscono infatti una prima efficace soluzione nella lotta contro il surriscaldamento degli edifici e consentirebbero di evitare 100 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e, al tempo stesso, un risparmio di 285 miliardi di euro.

È quanto è emerso da un nuovo studio scientifico condotto da Guidehouse, sul quale è intervenuta anche ES-SO, European Solar Shading Organisation – l’organizzazione ombrello per l’industria europea delle schermature solari di cui fa parte anche Dickson-Constant, affermando che la ricerca dimostra che c’è un urgente bisogno di schermature solari automatizzate per rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista energetico.
ES-SO chiede che l’obbligo di utilizzo delle schermature solari automatizzate venga emanato dalla Direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD).

Dickson SWK6
Nel panorama delle schermature solari, il tessuto SWK6 di Dickson rappresenta una soluzione particolarmente efficiente e sostenibile per gli edifici pubblici e residenziali.
È infatti un vero condizionatore naturale perché, come tenda verticale, offre elevato comfort termico: in estate respinge il 94% del calore, riducendo così le spese relative alla climatizzazione e contribuendo a migliorare il bilancio energetico dell’edificio.
Inoltre, con un’apertura del 6% SWK6 lascia entrare la luce naturale nell’edificio controllando la luminosità e offre sia un eccellente contatto visivo con l’esterno sia un’ottima privacy all’interno. La sua microperforazione e la grana regolare garantiscono un buon filtraggio della luce, consentendo una riduzione del 30% dell’utilizzo dell’illuminazione artificiale.
Può essere utilizzato sia all’interno sia all’esterno ed è progettato per resistere alle intemperie perché, grazie alla sua costruzione in Rachel Trameur, SWK6 non teme lo strappo e sebbene sia il tessuto per schermi più sottile e leggero sul mercato, la sua resistenza è 5 volte maggiore della fibra di vetro. Inoltre, il suo esclusivo processo di spalmatura protegge i suoi colori dai raggi UV e dalle intemperie garantendo allo stesso tempo un’eccellente durata nel tempo.

I tessuti microforati SWK6 di Dickson sono utilizzabili anche come tessuti per pareti e soffitti tesi o persino come pannelli acustici; sono disponibili in 21 colori coordinabili con gli altri tessuti della gamma Sunworker e in due larghezze, 150 cm e 300 cm, e le sue prestazioni tecniche ed estetiche lo rendono adattabile a tutti gli spazi e a tutte le architetture.

La ricerca di Guidehouse: schermature solari vs aria condizionata
Il cambiamento climatico comporta ondate di calore più intense e durature e si stima che gli edifici che richiedono aria condizionata aumenteranno del 60%. Nel suo studio, Guidehouse, che agisce come consulente per i mercati pubblici e commerciali di tutto il mondo, ha analizzato l’impatto delle schermature solari rispetto all’utilizzo dell’aria condizionata negli edifici.
Le simulazioni e i vari scenari sono abbastanza definiti: se le schermature solari intelligenti venissero applicate prima del raffreddamento attivo (scenario preferito), dovremmo essere in grado di fermare la crescita degli edifici che richiedono aria condizionata da qui al 2050.

I risultati della ricerca condotta da Guidehouse mostrano che le schermature solari automatizzate hanno un impatto decisamente positivo e questo non solo sul pianeta, ma anche sulla società e sulle persone.

Il pianeta: una strategia di riduzione della CO2
Nello scenario auspicato dallo studio Guidehouse, da qui al 2050 possono essere evitate circa 100 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra (I fattori di CO2 sono in linea con l’EPBD Impact Assesment del 2021 e sono basati sul Climate Target Plan 2030 della Commissione Europea).
Questa riduzione di 100 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 è equivalente alle emissioni annuali di CO2 di 22 milioni di automobili.

Società: una strategia che si basa sul risparmio energetico
Le schermature solari possono ridurre del 60% l’energia utilizzata per il raffreddamento degli edifici dell’UE. Secondo lo studio, questo risparmio energetico (di circa 870 Terawattora di elettricità) è approssimativamente equivalente al consumo finale di energia della Spagna, che ha 47 milioni di abitanti.

Le persone: una strategia efficace dal punto di vista dei costi
Dalla ricerca emerge che le schermature solari sono un investimento molto più conveniente rispetto al raffreddamento attivo degli spazi, come l’aria condizionata, dato che questa soluzione potrebbe far risparmiare fino a 285 miliardi di euro da qui al 2050. Questa somma è simile al PIL di Paesi come la Finlandia e il Lussemburgo insieme.

Combattere il surriscaldamento degli edifici. L’impegno di ES-SO
Poiché secondo lo studio svolto da Guidehouse le schermature solari automatizzate sono quindi la migliore difesa contro il cambiamento climatico, ES-SO sta esortando i responsabili politici dell’UE a rendere le schermature solari obbligatorie ai sensi della direttiva EPBD, come prima soluzione nella lotta contro il surriscaldamento, prima dell’utilizzo del raffreddamento attivo come l’aria condizionata.
Anders Hall, Presidente di ES-SO: “Al giorno d’oggi, gli edifici sono i maggiori consumatori di energia in Europa. Consumano il 40% della nostra energia e sono responsabili del 36% delle emissioni di gas serra. I risultati della ricerca condotta da Guidehouse sono decisamente impressionanti e dimostrano un potenziale risparmio energetico fino al 60% sul raffreddamento interno degli edifici entro il 2050. Questo studio dimostra che non ci devono essere ulteriori ritardi e che le schermature solari devono essere visti come la prima soluzione per combattere il surriscaldamento degli edifici. Siamo in attesa di un futuro in cui gli edifici dovranno essere più resistenti al clima e meno dipendenti dall’energia”.

ES-SO è un’organizzazione no profit fondata a Bruxelles. Mira a promuovere l’impatto positivo delle schermature solari sulla gestione del clima interno degli edifici, sostenendo in tal modo gli ambiziosi impegni di efficienza energetica dell’UE. ES-SO funge da organizzazione ombrello per le associazioni professionali di schermature solari presenti nella maggior parte dei paesi membri dell’UE, tra cui Dickson-Constant. L’industria europea delle schermature solari impiega oltre 400.000 persone nei 27 Stati membri e genera un fatturato annuo di oltre 22 miliardi di euro. Con sede a Bruxelles, ES-SO è stata creata per garantire che la voce del settore venga ascoltata al fine di dare un contributo positivo agli obiettivi energetici dell’UE. ES SO è inoltre coinvolta in vari progetti dell’UE e agisce sia a titolo contributivo che di consulenza.

DICKSON è una azienda di punta nel settore dei tessuti tecnici, Dickson è oggi riconosciuto in tutto il mondo come leader nei tessuti per interni e per esterni fabbricati in Francia. Venduto con due marchi di punta – DICKSON® e SUNBRELLA® – i suoi prodotti sono richiesti da nomi di spicco del design, dell’architettura e della nautica.
Guidando la crescita del gruppo, l’innovazione consente a Dickson di diversificare le sue linee di prodotti offrendo un’ampia selezione di tessuti tecnici e di design per soddisfare le esigenze di miglioramento della casa. La sua attività copre ora quattro mercati: protezione solare, tessuti per indoor & outdoor, tessuti per la nautica e pavimentazione in tessuto.
Combinando tecnologia avanzata e originalità, lo stile Dickson è ora disponibile in oltre 110 Paesi in cinque continenti.
Nel 2019, Dickson-Constant è diventata una delle prime aziende tessili certificate ISO 45001 sui requisiti di salute e sicurezza sul lavoro.

www.es-so.com

www.dickson-constant.com

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Stati Generali Geotermia. L’energia rinnovabile dal calore interno della terra: ritardi normativi, stato di attuazione e prospettive reali future. Evento organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, dalla Fondazione Centro Studi del CNG e dalla Piattaforma Geotermica.

Nell’ambito di un rinnovato impegno internazionale di rilancio delle politiche energetiche ed ambientali, anche alla luce del PNRR, la necessità di una indipendenza energetica è diventata la vera emergenza che l’Italia e l’Europa sono chiamati ad affrontare in tempi brevi.

La mancanza di una normativa nazionale per la posa in opera di impianti geotermici a bassa entalpia (per abitazioni unifamiliari e condomini), il limitato impiego di media e alta entalpia (centrali per la produzione di energia elettrica, tele riscaldamento e pompe di calore), i gravi ritardi accumulati rispetto al resto d’Europa, la mancanza di un Piano Energetico Nazionale che contempli il calore della terra come una delle più importanti risorse rinnovabili sia in termini di efficienza che di investimenti, sono solo alcuni degli argomenti oggetto di confronto tra politici, geologi, enti di ricerca, università e portatori di interesse in genere.

PROGRAMMA
09.00 – 09.10 | Apertura dei lavori
– Emanuele EMANI – Consigliere Consiglio Nazionale dei Geologi – Coordinatore Piattaforma Geotermia
MODERATORE

09.10 – 09.30 | Saluti istituzionali

08.30 – 09.00 | REGISTRAZIONE PARTECIPANTI
– Arcangelo Francesco VIOLO – Presidente Consiglio Nazionale dei Geologi
– Lorenzo BENEDETTO – Presidente Fondazione Centro Studi Consiglio Nazionale dei Geologi
– Roberto CINGOLANI – Ministro della Transizione Ecologica

09.30 – 11.30 | Sessione mattutina: Interventi tecnici

– Bruno DELLA VEDOVA – Presidente Unione Geotermica Italiana (UGI)
Lo straordinario contributo della GEOTERMIA per la sicurezza e transizione energetica
– Nunzia BERNARDO – Delegata Ricerca sul Sistema Energetico (RSE S.p.A.)
Potenzialità della geotermia nella transizione energetica: la ricerca di RSE
– Adele MANZELLA – Primo Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) | Istituto di Geoscienze e Georisorse
CNR e geotermia tra tradizione e innovazione
– Gennaro NIGLIO – Direttore Sviluppo e Innovazione GSE S.p.A.
Geotermia a bassa entalpia: gli strumenti a supporto e il potenziale stimato per Roma Capitale
– Nicolandrea CALABRESE – Responsabile Laboratorio efficienza energetica Edifici e Sviluppo Urbano del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica ENEA
Il quadro energetico nazionale. Il ruolo degli impianti geotermici a pompa di calore verso l’indipendenza energetica
– Andrea DINI – Istituto di Geoscienze e Georisorse (CNR), in rappresentanza del Tavolo Nazionale Materie Prime Critiche e Gruppo di Lavoro Mining
Il litio dalla geotermia: una nuova opportunità

11.30 – 13.00 | Tavola rotonda: IL RUOLO DELLA GEOTERMIA TRA LE ENERGIE RINNOVABILI
– Giulia APOLLONIO – Giornalista RAI-Tg2
MODERATORE

INTERVENGONO
– Ilaria FONTANA – Sottosegretario Ministero Transizione Ecologica *
– Riccardo FRACCARO – Componente 10ª Commissione permanente (Attività produttive, commercio e turismo) – Camera dei Deputati
– Mauro COLTORTI – Presidente 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) – Senato della Repubblica *
– Ruggiero QUARTO – Componente 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) – Senato della Repubblica
– Cristiano ANASTASI – Componente 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) – Senato della Repubblica
– Carlo DOGLIONI – Presidente Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV)
– Alessandro BALBONI – Assessore del Comune di Ferrara ai Rapporti Unife, Ambiente
– Maria SICLARI – Direttore Generale dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
– Giuseppe IIRITANO – Presidente del Comitato Promotore del Protocollo ITACA e Dirigente del Settore Lavori Pubblici della Regione Calabria
– Maurizio DELFANTI – Amministratore Delegato Ricerca Sistema Energetico (RSE S.p.A.)
– Andrea RIPA di MEANA – Amministratore Unico Gestore dei Servizio Energetici ( GSE S.p.A.) *
– Giorgio ZAMPETTI – Direttore Generale di Legambiente
– Luca ROSSINI – Responsabile Operations & Maintenance Geotermia Enel Green Power

13.00 – 14.30 | PAUSA PRANZO

APC: ai Geologi partecipanti alla sessione pomeridiana saranno riconosciuti n. 4 crediti formativi
14.30 – 14.45 | Apertura dei lavori
Paolo SPAGNA – Consigliere Consiglio Nazionale dei Geologi e Vicepresidente Fondazione Centro Studi CNG
MODERATORE

14.45 – 17.30 | Sessione pomeridiana – INTERVENTI TECNICI
– Paolo CERUTTI – Coordinator of the EFG Panel of Experts on Hydrogeology – European Federation of Geologists (EFG)
Il quadro della geotermia in Europa
– Aurelio CUPELLI – Manager Rete Geotermica
Geotermia a zero emissioni, il suo contributo alla decarbonizzazione del sistema elettrico italiano
– Lorenzo SPADONI – Presidente Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU)
Potenzialità del teleriscaldamento in Italia
– Moreno FATTOR – Presidente Associazione Nazionale Impianti Geotermia Heat Pump (ANIGhp)
Geotermia a bassa entalpia abbinata alla decarbonizzazione e possibile diffusione sul territorio
– Loredana TORSELLO – Responsabile Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (Co.Svi.G.)
Il ruolo della geotermia nella diffusione e potenziamento delle comunità energetiche rinnovabili: integrazione fra sistemi e risorse
– Rimsky VALVASSORI – Componente Area Tematica CNG – Materie Prime ed Energia
Il ruolo del professionista nella progettazione integrata in ambito geotermico
– Domenico SAVOCA – Presidente Associazione Nazionale Ingegneri Minerari (ANIM)
L’esperienza normativa delle Regioni
– Davide PEGORARO – Responsabile Comacchio S.p.A. – Main Sponsor
Perforazioni geotermiche: tecnologie e sviluppi

17.30 – 18.30 | CHIUSURA LAVORI

COMITATO SCIENTIFICO
Emanuele Emani – Consigliere CNG e Coordinatore Piattaforma Geotermia Consiglio Nazionale dei Geologi
Paolo Spagna – Consigliere CNG. e Vicepresidente Fondazione Centro Studi CNG
Gennaro Niglio – Direttore Sviluppo e Innovazione – Gestore dei Servizi Energetici (GSE)
Nunzia Bernardo – Delegata Ricerca sul Sistema Energetico (RSE)
Nicolandrea Calabrese – Responsabile Laboratorio efficienza energetica negli Edifici – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA)
Adele Manzella – Delegata geotermia del Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR
Fabio Minchio – Tesoriere, delegato Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione (AICARR)
Moreno Fattor – Presidente Associazione Nazionale Impianti Geotermia Heat Pump (ANIGhp)
Domenico Savoca – Presidente Associazione Nazionale Ingegneri Minerari (ANIM)
Gino Longo – Presidente Associazione Nazionale Idrogeologia e Pozzi d’Acqua (ANIPA)
Alberto Stella – VicePresidente Associazione Nazionale Imprese Specializzate Indagini Geognostiche (ANISIG)
Stefano Chiarugi – Presidente Ass.ne Acque Sotterranee
Luca Alberti – Delegato Associazione Internazionale Idrogeologi (IAH Italia)
Gabriele Ponzoni – Geologo past Segretario Federazione Europea Geologi (FEG)
Remo Giulio Vaudano – Consigliere Consiglio Nazionale Ingegneri
Lorenzo Spadoni – Presidente Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU)
Silvia Delorenzi – Delegata Associazione Italiana Riscaldamento Urbano (AIRU)
Angelo Artale – Direttore Generale Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni (F.IN.CO.)
Anna Danzi – Delegata e Vice Direttore Federazione Industrie Prodotti Impianti Servizi ed Opere Specialistiche per le Costruzioni (F.IN.CO.)
Bruno della Vedova – Presidente Unione Geotermica Italiana (UGI)
Renato Papale – Consigliere Unione Geotermica Italiana (UGI)
Emiliano Bravi – Presidente Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (Co.Svi.G)
Loredana Torsello – Delegata Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (Co.Svi.G)
Dario Bonciani – Delegato Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (Co.Svi.G)
Giovanni Esposito – Presidente Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati
Antonio Perra – Consigliere delegato Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati
Ciro Spinicchia – Consigliere delegato
Fiorenzo Fumanti – Delegato ISPRA – Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia
Enrico Maria Guarneri – Delegato ISPRA – Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia
Luca Maria Puzzilli – Delegato ISPRA – Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia

Giovedì 16 Giugno 2022 – dalle ore 09.00 alle ore 18.30
Roma – Piazza Montecitorio, 131 – Hotel Nazionale, Sala Capranichetta

www.cngeologi.it

programma

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Rafforzare filiera idrogeno strategico per il rilancio economico e la transizione ecologica. I player energetici e della chimica chiedono un quadro normativo certo per l’idrogeno

Si è tenuta la Conferenza “Idrogeno: iniziative di sviluppo per la mobilità sostenibile e l’industria. La leva del PNRR e dei piani di ricerca e innovazione per lo sviluppo della filiera” promossa dal World Energy Council (WEC) Italia e dall’Associazione Italiana di Ingegneria Chimica (AIDIC) in collaborazione con BolognaFiere Water&Energy e Globe Italia.

L’industria dell’energia e della chimica italiana è pronta allo sviluppo della filiera dell’idrogeno, strategica per il rilancio economico e per la transizione energetica del Paese, ma chiede un quadro normativo chiaro e stabile. Questo, in sintesi, il messaggio lanciato nel corso dell’incontro, patrocinato da Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti del Comune di Roma, H2IT, Università di Roma La Sapienza e Università di Pisa, e realizzato in partnership con IVECO Group, Kew Technology, Nextchem, RINA e Snam, che rappresenta anche la prima tappa di avvicinamento alla seconda edizione di HESE – Hydrogen Energy Summit&Expo (Bologna, 12-14 ottobre 2022).

Ha aperto la giornata di lavori Paolo D’Ermo, Segretario Generale WEC Italia, che ha dichiarato “la filiera dell’idrogeno è tra le piattaforme tecnologiche su cui bisogna investire da subito in ricerca e sviluppo per preparare un’opzione strategica di diversificazione e decarbonizzazione dei consumi energetici dell’Italia. Momenti di confronto come quelli di oggi vogliono raccogliere e trasmettere ad istituzioni e stakeholder nazionali tecnologie e soluzioni che le eccellenze dell’industria energetica e chimica italiane già stanno sviluppando e possono mettere a disposizione”.

Si è proseguito con l’intervento del Presidente AIDIC, Giuseppe Ricci, che ha definito il Convegno l’occasione per fare il punto sullo status e sulle prospettive dell’idrogeno; fornendo informazioni tecniche dovutamente supportate, e permettendo ai partecipanti di conoscere i punti di vista del mondo industriale, accademico e istituzionale. “Lo sviluppo del vettore idrogeno richiede la definizione di un modello di funzionamento che includa produttori, distributori e consumatori, senza dimenticare le interconnessioni con le infrastrutture. È necessario lavorare ad un sistema regolatorio nuovo ed acquisire sempre maggiore dimestichezza con le tecnologie ad idrogeno. La costruzione di hydrogen valley rappresenta in questo senso in buon punto di partenza”.

Sono quindi intervenuti Alberto Dossi, Presidente H2IT, che ha evidenziato come sia necessario sviluppare un quadro regolatorio chiaro e stabile che permetta di programmare gli investimenti e consolidare la filiera dell’idrogeno; Matteo Favero, Presidente Globe Italia, che ha ricordato l’importante lavoro di collaborazione tra l’associazione e WEC Italia sui temi della transizione ecologica e i prossimi appuntamenti in programma; e l’Assessore all’Ambiente, all’Agricoltura e ai Rifiuti del Comune di Roma, Sabrina Alfonsi, che ha evidenziato come i nuovi vettori, fra cui l’idrogeno, siano fondamentali per una metropoli come Roma che ha tra i suoi obiettivi la sostenibilità del sistema trasporti.

Stefano Besseghini, Presidente ARERA, ha introdotto le tavole rotonde con un video messaggio che ha affrontato in modo articolato il tema, a partire dal lavoro che si sta portando avanti a livello Comunitario sulla regolamentazione nell’ambito della revisione del pacchetto Gas. Il Presidente ha anche affermato che lo sviluppo del “sistema idrogeno” è un percorso da affrontare senza indugi da parte delle autorità di regolazione per consentire uno sviluppo su larga scala del settore, anche in ottica di diversificazione e sicurezza degli approvvigionamenti.

La prima tavola rotonda, dedicata alla mobilità sostenibile per la transizione ecologica e moderata da Paolo D’Ermo, ha visto la partecipazione di Giacomo Rispoli (MyRechemical), Michele Ziosi (IVECO Group) e Ginevra Rossetti (RINA). Il confronto tra gli interlocutori è partito dalla presentazione, da parte di Agostino Cavanna (AIDIC), del position paper sulla mobilità ad idrogeno recentemente redatto dall’Associazione. Come emerso dallo studio, la decarbonizzazione dei trasporti pesanti può ricevere un notevole impulso dall’uso dell’idrogeno e il comparto è pronto, con soluzioni applicabili già nel breve periodo. L’adeguamento del quadro legislativo resta un aspetto imprescindibile per la messa a terra dei progetti, che potranno ricevere un notevole impulso dallo sviluppo delle hydrogen valley e dalle soluzioni del waste to energy.

Per la seconda tavola rotonda hanno preso la parola rappresentanti del mondo accademico – Paolo De Filippis dell’Università La Sapienza – imprenditoriale – Dina Lanzi di Snam e Stefano Cocchi di Kew Technology – e associativo – Andrea Pisano di AIDIC – moderati da Piergiorgio Rosso di AIDIC. Gli speaker si sono confrontati sull’attuale scenario di produzione ed usi industriali dell’idrogeno, tra iniziative e nuove prospettive, dando spazio a innovazioni tecnologiche e impiantistiche, nonché al tema della miscelazione nelle reti di trasporto gas.

Luigi Crema (H2IT) ha moderato la terza ed ultima sessione, dedicata al tema “Ricerca e piani di sviluppo strategico per l’idrogeno”. Dal confronto tra Giorgio Graditi (ENEA), Michele de Nigris (RSE), Romano Borchiellini (Energy Center del Politecnico di Torino), Romano Giglioli (Università di Pisa) e Stefano Campanari (Politecnico di Milano), è emerso come la ricerca sia la base su cui costruire sinergie con istituzioni e imprese per poter guardare con fiducia agli obiettivi di sviluppo della filiera sull’orizzonte 2030. Tuttavia, anche dal mondo della ricerca si è sottolineato il necessario contributo della regolamentazione e normazione tecnica affinché si possano diffondere le applicazioni innovative come quelle dell’idrogeno negli usi finali più diversificati.

Marcello Capra, Delegato SET Plan presso il Ministero della Transizione Ecologica ha concluso i lavori riassumendo spunti e novità emerse durante la giornata. Il PNRR non deve essere concepito come lo strumento per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità che abbiamo abbracciato a livello europeo, ma come un punto di partenza valido e leva funzionale che ci metterà sulla giusta via. Essenziale è costruire un quadro normativo solido in grado di assicurare la competitività dell’idrogeno e supportare la produzione. L’Ing. Capra ha poi ripercorso in modo articolato i diversi e numerosi strumenti nazionali e Comunitari che mettono a disposizione importanti fondi destinati alla filiera dell’idrogeno sottolineando come queste rappresentino un’opportunità per le competenze industriali e tecnologiche dell’Italia nel settore.

La registrazione integrale dell’evento sarà disponibile sul sito HESE

www.hese.it