Tag: #economiacircolare

0

Ecodesign per imballaggi più sostenibili: 500.000 euro in palio per le aziende. Al via la nona edizione del Bando CONAI. Candidature aperte fino al 29 aprile: sfida green sul terreno dell’economia circolare. Tutti i casi saranno esaminati attraverso l’Eco Tool CONAI. Poi saranno due comitati tecnici a decidere

Si è aperta ufficialmente la nuova edizione del Bando CONAI per l’ecodesign: la grande iniziativa di sostenibilità, voluta dal Consorzio Nazionale Imballaggi per sensibilizzare il tessuto imprenditoriale italiano all’importanza di imballi sempre meno impattanti, arriva quest’anno alla sua nona edizione.
La partecipazione al Bando, che vuole premiare le soluzioni di pack rese più sostenibili grazie a nuove soluzioni di progettazione, è aperta a tutte le Aziende produttrici o utilizzatrici di imballaggi consorziate. Per partecipare, devono aver rivisto i loro imballi con interventi di ecodesign usando almeno una fra le sette leve di prevenzione: riutilizzo, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materiale riciclato/recuperato, risparmio di materia prima, ottimizzazione dei processi produttivi, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema imballo.

In palio un totale di 500.000 euro
50.000 euro saranno riservati ai cinque super-premi (i cinque incentivi per l’innovazione circolare). Faranno parte di questa rosa i tre casi che si distingueranno per la spinta innovativa nell’aver attivato le leve del riutilizzo, della facilitazione delle attività di riciclo e dell’utilizzo di materia prima seconda; e i due casi che avranno generato benefici ambientali promuovendo nuove tecnologie e applicazioni particolarmente innovative.
Gli altri 450.000 euro saranno suddivisi tra tutti i casi ammessi, proporzionalmente al punteggio ottenuto.
Uno dei cinque super-premiati riceverà anche una menzione speciale da parte di Legambiente.
Potrà inoltre essere assegnata una menzione speciale ai casi che si saranno distinti per aver apportato innovazioni nel settore e-commerce.

«La progettazione di un imballaggio è un’attività più complessa di quanto si pensi» commenta il presidente CONAI Luca Ruini, che ha fortemente voluto il Bando nel 2013, quando faceva parte del Consiglio d’amministrazione CONAI, e ne ha seguito la nascita. «Pochi lo sanno, ma è proprio nella fase in cui un pack viene progettato che si definisce una percentuale altissima degli impatti che avrà sul nostro pianeta: per questo la prevenzione è fondamentale. Il Bando vuole premiare gli sforzi delle imprese che hanno dimostrato di esserne consapevoli. Negli ultimi otto anni la crescita dei casi candidati è stata costante: nemmeno la pandemia ha frenato le adesioni. Anche per questo ho grandi aspettative sull’edizione 2022 del nostro Bando».

Tutti i casi saranno esaminati attraverso l’Eco Tool CONAI, lo strumento di LCA semplificata che valuta i miglioramenti ambientali generati dall’intervento su un imballaggio in termini di risparmio energetico, di risparmio idrico e di riduzione delle emissioni di CO₂.

Anche quest’anno l’Eco Tool CONAI e l’analisi dei casi saranno sottoposti alla validazione di DNV, ente di certificazione internazionale.
Un comitato tecnico composto da referenti di CONAI e dei Consorzi di Filiera farà un’ulteriore valutazione sui casi presentati. Poi sarà un comitato tecnico allargato, composto da esperti esterni, a scegliere i cinque super-premi.

Per presentare le candidature c’è tempo fino al 29 aprile 2022
Il regolamento completo del Bando CONAI per l’eco-design degli imballaggi nell’economia circolare è disponibile su:

www.ecotoolconai.org

www.conai.org

0

Gestione rifiuti tessili e materassi. Ecoremat ed Ecotessili nuovi consorzi: il Sistema Ecolight e le imprese della distribuzione moderna aderenti a Federdistribuzione avviano due nuovi sistemi EPR per la gestione di materassi, imbottiti, abbigliamento e altri prodotti tessili

Un passo in avanti nella tutela dell’ambiente e un contributo concreto al percorso di transizione ecologica del Sistema Paese.
Nell’ambito del Sistema Ecolight sono nati Ecoremat ed Ecotessili, due consorzi nazionali, promossi da Federdistribuzione e dalle sue imprese associate, dedicati, rispettivamente, alla gestione dei materassi e imbottiti dismessi e alla gestione dei rifiuti tessili.

Il Sistema Ecolight, costituito dal Consorzio Ecolight (consorzio per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche – RAEE e pile), da Ecopolietilene (consorzio per la gestione dei rifiuti dei beni in polietilene) e dalla società operativa Ecolight Servizi, amplia così il proprio ambito di azione a favore dell’ambiente, rafforzando il proprio impegno allo sviluppo di quella responsabilità estesa del produttore (EPR, Extended Producer Responsibility) che già regolamenta la gestione di diverse tipologie di rifiuti e che affida a chi produce, importa o commercializza, la responsabilità di una corretta gestione del prodotto a fine vita.

Per i rifiuti tessili, stante le previsioni normative attuali, è ormai imminente l’obbligatorietà della loro raccolta differenziata. Infatti, anticipando le indicazioni europee, in Italia dal 1° gennaio 2022 la gestione dei rifiuti tessili ricadrà all’interno del quadro EPR, coinvolgendo quindi produttori, importatori e distributori nella filiera del riciclo e recupero.
I rifiuti tessili rappresentano una quota significativa: secondo un’indagine della Commissione europea, ogni cittadino ne produce circa 11 kg ogni anno.
Più di 9 kg (l’87%) vengono smaltiti nelle discariche o nei termovalorizzatori, oppure esportati in Paesi extra UE.
L’obiettivo europeo è quello di ridurre al 10% la quantità di questi rifiuti che finisce in discarica.

Materassi e imbottiti sono un capitolo a parte, ma non meno rilevante sotto il profilo ecologico. La maggior parte di questi rifiuti finisce in discarica, ma un materasso può essere recuperato fino al 90% del suo peso.

«I nostri punti di riferimento sono le aziende, chiamate a svolgere un ruolo attivo nel contesto dell’economia circolare e rispondere a quella responsabilità estesa del produttore che sta diventando sempre più il fulcro delle norme di tutela ambientale, tema al centro del dibattito nazionale e internazionale, che richiede l’impegno costante di tutti», spiega Giancarlo Dezio, presidente di Ecoremat e di Ecotessili. «Attraverso il Sistema Ecolight, che già raggruppa oltre duemila imprese italiane, abbiamo creato un hub di professionalità, know-how, competenze, strumenti e informazioni per garantire risposte efficaci, efficienti sia sul versante dei servizi erogati, sia su quello della tracciabilità e di una sempre maggiore tutela dell’ambiente. Questo patrimonio viene messo a fattore comune anche per la gestione dei rifiuti tessili, di materassi e imbottiti».

Afferma Marco Pagani, direttore Normativa e Rapporti Istituzionali di Federdistribuzione e vicepresidente di Ecolight: «Con Ecoremat ed Ecotessili abbiamo voluto promuovere in ambito Ecolight, sistema con il quale lavoriamo da anni con le nostre imprese associate, la costruzione di una filiera di raccolta e riciclo di queste ulteriori tipologie di materiali, tenendo conto anche delle possibilità di riuso che possono essere potenziate o attivate ex novo.
Federdistribuzione crede fermamente nel ruolo strategico che la distribuzione moderna può svolgere nella transizione ecologica del Paese e continuerà quindi a lavorare in questa direzione».

ph. © Enrico Rainero

www.ecolight.it