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DNV GL Energy Transition Outlook. The world’s energy demand will peak in 2035 prompting a reshaping of energy investment.

Since the Industrial Age, economic growth and energy usage have grown hand in hand but that relationship is set to decouple definitively in 2035 when energy demand will start to drop and GDP continues to rise.

“The attention of boardrooms and cabinets should be fixed on the dramatic energy transition that is unfolding. As money and policy increasingly favour gas and renewables, the rapidly electrifying energy system will deliver efficiency gains that outpace GDP and population growth. This will result in a world needing less energy within half a generation from now,” said Remi Eriksen, Group President and CEO of DNV GL. “The transition is undeniable. Last year, more gigawatts of renewable energy were added than those from fossil fuels and this is reflected in where lenders are putting their money.”

Fossil fuels will play an important if reduced role in our energy future with its share of the energy mix set to drop from around 80% today to 50% by the middle of the century, with the other half provided by renewables. Natural gas will become the single largest source in 2026 and it will meet 25% of the world’s energy needs by 2050. Oil will peak in 2023 and coal has already peaked. Solar PV (16% of world energy supply) and wind (12%) will grow to become the most significant players amongst the renewable sources with both set to meet the majority of new electricity demand.

The electrification trend is already enveloping the automotive industry. By 2027 half of new cars sold in Europe will be battery powered and the same will be true five years later in China, India and North America. This will contribute to an overall reduction in the transport sector’s share of global energy demand from 27% to 20% by 2050.

The reduced requirement for energy will be reflected in investment with overall expenditure set to drop to 3.1% of global GDP from 5.5% today. As fossil fuels will have a smaller slice of a smaller pie, spending will fall by around a third to USD 2.1 trillion. This will be offset by the tripling of both renewables (USD 2.4 trn) and grid expenditure (USD 1.5 trn). The nature of the spending will also alter with wind and solar projects typically requiring greater upfront CAPEX and then less operating expenditure, the opposite to oil and gas.

The planet is set to warm beyond the 2 degree limit as set by the Paris Agreement, although the affordable nature of the energy transition means there is capital available for extraordinary measures to further reduce carbon emissions. There is no silver bullet and energy efficiency, renewables and carbon capture and storage (CCS) must all be ramped up to combat climate change.

“We need to capitalize on the affordability of the energy transition and take extraordinary measures to create a sustainable future. We have a window of opportunity to increase energy efficiency, renewable energy and carbon capture and storage to meet the Paris Agreement but we must act now,” said Eriksen.

DNV GL serves both the renewables and oil & gas industries and the Energy Transition Outlook has become a leading impartial voice on the energy future. In its second year, the model has been refined further and has produced a more aggressive electrification forecast (45% of energy demand by carrier versus 40%) whilst the total energy demand is slightly higher (6%).

How is the Energy Transition Outlook derived?
DNV GL has designed a model of the world’s energy system encompassing demand and supply of energy globally, and the use and exchange of energy within and between ten world regions. The core of this is a system-dynamics feedback model. The model incorporates the entire energy system — from source to end use — and simulates how its components interact.

DNV GL is a global quality assurance and risk management company. Driven by our purpose of safeguarding life, property and the environment, we enable our customers to advance the safety and sustainability of their business. Operating in more than 100 countries, our professionals are dedicated to helping customers in the maritime, oil & gas, power and renewables and other industries to make the world safer, smarter and greener.

DNV GL Energy Transition Outlook rivela che nel 2035 il picco nella domanda mondiale spingerà a rimodellare gli investimenti energetici.

A partire dal 2035 la spesa mondiale in energia in rapporto al volume dell’economia è destinata a rallentare bruscamente: lo rivela l’Energy Transition Outlook di DNV GL. Lo storico cambiamento nella domanda energetica è in gran parte da ascrivere alla rapida elettrificazione e al conseguente maggiore efficienza. La decarbonizzazione del mix energetico si rifletterà nelle tendenze d’investimento, che entro il 2050 vedranno triplicare le somme investite in rinnovabili. Mentre quelli relativi alle fonti fossili si ridurranno di un terzo . Nel complesso, l’incidenza della spesa energetica sul PIL scenderà così rapidamente che entro la metà del secolo il mondo spenderà il 44% in meno rispetto a oggi.
E se a partire dalla rivoluzione industriale crescita economica e utilizzo dell’energia sono cresciuti in parallelo, questa relazione è destinata a interrompersi definitivamente nel 2035, quando la domanda energetica comincerà a scendere mentre il PIL continuerà ad aumentare.

“L’impressionante transizione energetica che sta iniziando a svilupparsi dovrebbe attirare maggiormente l’attenzione dei vertici pubblici e privati. Mentre gli investimenti e le politiche favoriscono sempre più il gas e le rinnovabili, la rapida elettrificazione del sistema energetico apporterà guadagni di efficienza a tassi che supereranno quello del PIL e della crescita demografica. Nel giro di mezza generazione da oggi, il risultato sarà un mondo che ha bisogno di molta meno energia,” afferma Remi Eriksen, Group President e CEO di DNV GL. “La transizione è innegabile. L’anno scorso sono stati aggiunti più gigawatt di nuova energia da fonti rinnovabili che fossili e questo si riflette negli orientamenti degli investitori.”

In futuro i combustibili fossili continueranno a rivestire un ruolo importante, ma ridotto rispetto a oggi, e si prevede che la loro quota nel mix energetico scenderà dall’attuale 80% al 50% entro la metà del secolo, mentre l’altra metà sarà fornita dalle rinnovabili. Il gas naturale diventerà la singola fonte di energia più importante entro il 2026 e soddisferà il 25% dei bisogni energetici mondiali entro il 2050. Il petrolio raggiungerà il picco massimo nel 2023, mentre il carbone lo ha già raggiunto. Il solare fotovoltaico (16% dell’offerta energetica mondiale) e l’eolico (12%) cresceranno fino a diventare gli attori più significativi tra le fonti rinnovabili e insieme arriveranno a soddisfare la maggior parte della nuova domanda di energia elettrica.

La tendenza all’elettrificazione sta già conquistando il settore automobilistico. Entro il 2027 metà delle nuove auto vendute in Europa sarà alimentata a batteria e lo stesso traguardo sarà raggiunto cinque anni più tardi in Cina, India e Nord America, traducendosi in una riduzione complessiva dal 27% al 20% nella quota di domanda energetica dovuta al settore trasporti.

La minore richiesta di energia si rifletterà anche sugli investimenti, dove si prevede che la spesa complessiva scenderà al 3,1% del PIL globale rispetto al 5,5% attuale. Dato che i combustibili fossili rappresenteranno una fetta più piccola di una “torta” a sua volta ridotta, la spesa crollerà di circa un terzo, a quota 2.100 miliardi di dollari. Una riduzione compensata da una crescita tripla delle somme destinate tanto alle rinnovabili (2.400 miliardi di dollari) quanto alla rete (1.500 miliardi di dollari).

Si prevede inoltre che il pianeta si riscalderà oltre il limite dei due gradi previsto dall’Accordo di Parigi, ma in compenso l’economicità della transizione energetica renderà disponibili i capitali necessari a implementare misure straordinarie per ridurre ulteriormente le emissioni carboniche: non esiste infatti una singola “arma definitiva” e per combattere il cambiamento climatico e occorrerà far crescere insieme l’efficienza energetica, le fonti rinnovabili e la cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (carbon capture and storage, CCS).

“Per creare un futuro sostenibile, dobbiamo capitalizzare i costi accessibili della transizione energetica per adottare misure straordinarie. Si sta aprendo una finestra di opportunità per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi incrementando l’efficienza energetica, le rinnovabili e la cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica, ma dobbiamo agire subito,” aggiunge Eriksen.

DNV GL opera sia con il settore delle rinnovabili sia con l’Oil & Gas e il suo Energy Transition Outlook è diventato una voce imparziale di riferimento sul futuro dell’energia. Giunto alla seconda edizione, il modello è stato ulteriormente affinato e le nuove previsioni hanno rivelato una tendenza più accentuata verso l’elettrificazione (45% della domanda energetica per vettore rispetto al 40%) mentre la domanda totale di energia è prevista solo in leggera crescita (6%).

Come viene elaborato l’Energy Transition Outlook?
DNV GL ha ideato un modello del sistema energetico mondiale, incentrato sul feedback delle dinamiche di sistema, che copre la domanda e offerta a livello globale oltre che l’utilizzo e interscambio di energia all’interno e tra dieci regioni del mondo. Il modello integra l’intero sistema energetico — dalle fonti all’uso finale — e simula le interazioni tra le sue componenti.

DNV GL è una società che offre servizi di assurance e di gestione del rischio a livello globale. Con l’obiettivo di salvaguardare la vita, la proprietà e l’ambiente, DNV GL lavora con i propri clienti per migliorare la sicurezza e la sostenibilità delle loro attività. Fornisce servizi di classificazione, technical assurance, software e consulenza per il settore marittimo, energetico e delle energie rinnovabili e dell’OIL & GAS. Supporta le organizzazioni dei diversi settori fornendo servizi di certificazione, di gestione della supply chain e di data management. Con origini che risalgono al 1864 e una presenza in oltre 100 Paesi, i professionisti di DNV GL sono impegnati ad aiutare i propri clienti a rendere il mondo più sicuro, più smart e più verde.
DNV GL è uno dei principali enti di certificazione a livello mondiale. Aiuta le aziende di ogni settore ad assicurare le prestazioni delle proprie organizzazioni, dei prodotti, delle persone, delle strutture e delle supply chain attraverso servizi di certificazione, verifica, assessment e attività di formazione. Affianca i propri clienti nello sviluppo di performance di business sostenibili e nella creazione di fiducia da parte degli stakeholder.

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