Febbraio 2022

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Governo e rincaro-energia: “Non ci siamo – afferma il Presidente del Coordinamento FREE, Livio de Santoli – Le dichiarazioni del ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani sulle soluzioni proposte per il caro energia sono in contrasto con il principio, giusto, di voler accelerare lo sviluppo delle rinnovabili. La revisione dei contratti di incentivazione delle rinnovabili perché, afferma il ministro, “sono soldi che alle fonti pulite non servono più”, potrebbe peggiorare una situazione già critica per gli operatori, che vede attualmente assegnata solo una piccola parte della disponibilità dei bandi per i noti motivi legati al permitting, e quindi provocare l’effetto contrario rispetto a quanto dichiarato.
Oltre a ciò sconcerta il fatto che il settore fossile, vero responsabile della crisi di questi giorni, sia addirittura incentivato dalle azioni di Governo che si stanno mettendo a punto in queste ore.

Dire che “un risparmio da quantificare arriverebbe dal raddoppio della produzione nazionale di gas (se fosse veramente conveniente, non si capisce perché non sia stato fatto prima): da 4,5 miliardi di metri cubi all’anno a 8 miliardi” significa puntare sulle fossili senza tenere conto delle dinamiche del mercato visto che questo aumento di quantità sarebbe assolutamente insignificante per calmierare i prezzi del gas, con il settore fossile che avrebbe extra profitti dalla sua vendita, che si aggiungerebbero a quelli esistenti, anche perché il settore paga allo Stato royalties d’estrazione tra le più basse al mondo.

Stupisce il fatto che non sia citato il biometano che ha proprio la stessa potenzialità dell’estrazione del gas naturale, ma con il vantaggio di essere rinnovabile e strutturale, visto che non si esaurisce come le poche riserve fossili che abbiamo, ed oltretutto abbiamo una bozza di DM che se fosse approvata impedirebbe la produzione di biometano dalla Forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano). Ed è anche assente l’attenzione verso la principale arma contro il caro bollette: quello di una proposta seria di riduzione dei consumi di gas tramite azioni significative di efficienza energetica.

Segnaliamo, infatti, la mancata attuazione dei provvedimenti di supporto previsti dal D.M. 21 maggio 2021 sul meccanismo dei certificati bianchi, che aiuterebbero le imprese, messe a dura prova dalla crisi, a investire in efficienza energetica e a ridurre la loro esposizione sia al caro bollette, sia all’emission trading.
Tutto ciò scoraggia gli investimenti sulle rinnovabili ed efficienza energetica, mentre nulla viene detto su un aspetto che risulterebbe decisivo per il contrasto al caro bollette: quello dell’eliminazione dei SAD (Sussidi Ambientalmente Dannosi) che valgono circa 20 miliardi di euro.

Ribadiamo la disponibilità degli stakeholder per la creazione di un tavolo condiviso per varare misure contro il caro bollette che permettano il raggiungimento degli obiettivi climatici al 2030″.

Il Coordinamento FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) è un’Associazione che raccoglie attualmente, in qualità di Soci, 24 Associazioni in toto o in parte attive in tali settori, oltre ad un ampio ventaglio di Enti e Associazioni che hanno chiesto di aderire come Aderenti (senza ruoli decisionali) ed è pertanto la più grande Associazione del settore presente in Italia. Il Coordinamento FREE ha lo scopo di promuovere lo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica nel quadro di un modello sociale ed economico ambientalmente sostenibile, della decarbonizzazione dell’economia e del taglio delle emissioni climalteranti, avviando un’azione più coesa delle Associazioni e degli Enti che ne fanno parte anche nei confronti di tutte le Istituzioni.

www.free-energia.it

AquaFarm NovelFarm a maggio. Pordenone Fiere annuncia il posticipo delle date di AquaFarm e NovelFarm. Appuntamento il 25, 26 e 27 maggio.

L’appuntamento con AquaFarm, NovelFarm e il nuovo progetto AlgaeFarm slitta nuovamente. Alla luce dell’attuale situazione epidemiologica in Italia, in Europa e nel resto del mondo, la Fiera di Pordenone si è vista costretta a rimandare l’evento al fine di garantire una manifestazione in sicurezza e di soddisfare quanto più possibile le aspettative di espositori e visitatori italiani ed esteri. L’appuntamento, dunque, è per il 25 e 26 maggio con uno Special Conference day di caratura internazionale il 27 maggio.

AquaFarm e NovelFarm hanno saputo ritagliarsi negli anni un posto di rilievo tra gli eventi del settore ittico e di quello agricolo e all’interno del panorama italiano ed europeo rappresentano un’unicità nel loro genere. Lo confermano i dati: le due manifestazioni, giunte rispettivamente alla quinta e alla terza edizione, vantano il 35% di espositori dall’estero e un pubblico internazionale pari al 15% del totale con provenienza da Croazia, Spagna, Francia, Egitto, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Slovenia, Paesi Bassi, Norvegia e Serbia.

“Abbiamo preso la decisione di rinviare la manifestazione soprattutto per permettere l’affluenza dall’estero: dall’Europa e non solo.” afferma Renato Pujatti, Presidente di Pordenone Fiere. “Abbiamo riscontrato in entrambi i settori il desiderio di ritornare a incontrarsi personalmente per portare avanti il lavoro in modo professionale e soddisfacente, posticipare l’evento è stata una scelta necessaria per offrire a tutti gli stakeholder la consueta qualità organizzativa e la riconosciuta eccellenza dei contenuti dell’evento.”

L’evento offre possibilità di confronto, di networking e di aggiornamento per tutti i professionisti interessati. L’area espositiva è accompagnata da una serie di conferenze che trattano temi attuali e importanti per gli sviluppi futuri dell’acquacoltura e dell’agritech. E quest’anno ad arricchire l’evento ci saranno anche AlgaeFarm, appuntamento interamente dedicato all’algocoltura, il contest di AquaFarm R&D Award che premia progetti innovativi volti a migliorare la produttività in acquacoltura, e non da ultimo lo Special Conference Day, giornata interamente dedicata ad una serie di conferenze internazionali tra cui spicca il seminario IYAFA 2022 (International Year of Artisanal Fisheries and Aquaculture) organizzato in collaborazione con FAO, API (Associazione Piscicoltori Italiani) e GFCM (General Fisheries Commission for the Mediterranean).

AquaFarm è la mostra-convegno internazionale dedicata ad acquacoltura e industria della pesca sostenibile.
NovelFarm è il più importante evento italiano interamente dedicato alle nuove tecniche di coltivazione, fuori suolo e vertical farming.
Quest’anno saranno affiancate da AlgaeFarm, appuntamento dedicato a tecnologie e applicazioni in alghicoltura.

25, 26 e 27 maggio a Pordenone Fiere

BYinnovation è Media Partner di AquaFarm e NovelFarm

AquaFarm

NovelFarm

AlgaeFarm

Prevenzione Spreco Alimentare. Too Good To Go celebra il primo anniversario del Patto contro lo Spreco Alimentare. In un anno salvate 368.000 Magic Box e 212.000 prodotti, 10 milioni di confezioni in commercio con Etichetta Consapevole e 1.5 milioni di consumatori sensibilizzati

Le 23 aziende che hanno aderito al Patto promosso da Too Good To Go si sono impegnate in azioni concrete e di sensibilizzazione, che Too Good To Go ha raccolto nel primo Impact Report dedicato all’iniziativa

In occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione contro lo Spreco Alimentare del 5 febbraio, il Patto contro lo Spreco Alimentare promosso da Too Good To Go compie un anno. Il momento ideale per un primo bilancio sull’iniziativa, che nel 2021 ha coinvolto 25 partner tra aziende, terzo settore e organizzazioni dei consumatori, desiderosi di impegnarsi su una tematica che sta diventando sempre più attuale ed urgente per i consumatori, le imprese e l’ambiente.

Contrastare lo spreco alimentare è infatti stata identificata da Project Drawdown come la soluzione n.1 per contrastare il cambiamento climatico e mantenere l’aumento delle temperature al di sotto dei 2°C entro la fine del secolo, limitando i danni dei cambiamenti climatici su persone e ambiente.* Per raggiungere l’ambizioso obiettivo, formulato anche dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, di dimezzare lo spreco alimentare pro capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo lungo tutta la filiera entro il 2030, è necessario l’impegno di tutti gli attori del settore, e degli stessi consumatori.** Il 53% dello spreco alimentare in Europa avviene proprio entro le mura domestiche, mentre il 17% in fase di distribuzione e vendita al dettaglio e il 19% in fase di lavorazione.*** L’intento del Patto è quindi quello di coinvolgere enti, aziende e supermercati con l’obiettivo di portare il tema sempre più al centro del dibattito pubblico e privato, attraverso azioni concrete e di sensibilizzazione.

All’interno del Patto, Too Good To Go prevede una serie di impegni basandosi su cinque punti fondamentali: Etichetta Consapevole, Azienda Consapevole, Consumatore Consapevole, Supermercato contro lo Spreco, Fabbrica contro lo Spreco. Le aziende che ne hanno preso parte, hanno sottoscritto almeno un’azione di sensibilizzazione (tra Azienda Consapevole e Consumatore Consapevole) e almeno un’azione concreta (tra Etichetta Consapevole e Supermercato/Fabbrica contro lo Spreco), con l’obiettivo di incidere positivamente sul contrasto dello spreco alimentare a 360 gradi.

Per misurare e rendicontare al meglio questo primo anno di attività, e in occasione dell’anniversario e della Giornata Nazionale di Prevenzione contro gli Sprechi Alimentari, Too Good To Go pubblica il primo Impact Report relativo al Patto contro lo Spreco Alimentare: un modo immediato e chiaro per rendere accessibili i risultati già raggiunti e monitorare le aree in cui intervenire per un maggiore impatto nel 2022. Grazie al Patto, Too Good To Go e le aziende aderenti hanno contribuito a salvare 368.000 Magic Box e 212.000 prodotti, specificare meglio il significato del TMC su 10 milioni di confezioni arrivate sugli scaffali e sensibilizzato 1.5 milioni di persone tra dipendenti e consumatori raggiunti da webinar, eventi e campagne di comunicazione. Inoltre, all’interno dell’azione Fabbrica contro lo Spreco Alimentare e grazie al supporto di Croce Rossa Italiana al progetto, sono stati salvati e donati alle persone più fragili 145.000 euro di prodotti alimentari.
Un lavoro che verrà intensificato nel corso del 2022, con l’obiettivo di aprire tavoli di lavoro tra i diversi attori coinvolti, approfondire e ampliare il raggio d’azione e far sì che il contrasto allo spreco alimentare diventi una buona pratica diffusa tra aziende e consumatori.

“Il Patto contro lo Spreco Alimentare è un progetto che abbiamo lanciato con l’intento di andare oltre l’attività dell’app, creando un sistema virtuoso che si occupi di contrasto allo spreco alimentare a 360 gradi: tramite la sensibilizzazione, con azioni concrete e senza dimenticare la parte sociale. Rimane importantissimo misurare e quantificare gli sforzi fatti, cosa che abbiamo cercato di mettere nero su bianco già dopo il primo anno di attività con il nostro Impact Report, una solida base per migliorarci ed essere ancora più ambiziosi nel 2022.”, dichiara Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go.

Le aziende aderenti al Patto contro lo Spreco Alimentare a febbraio 2021
Carrefour, CIRFOOD, Danone, Fruttagel, Granarolo, Gruppo Montenegro, Gruppo VéGé, Ikea, Kraft Heinz, La Marca del Consumatore, Mare Aperto, NaturaSì, Nestlé, Peroni, Raspini Salumi, Salumi Pasini, Unilever, Wami. Le aziende aderenti a ottobre 2021: Bauli, cameo, Gruppo Felsineo, Raineri, Sperlari.

Too Good To Go, nata nel 2015 in Danimarca con l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare, l’applicazione è presente in 17 Paesi (Europa, Stati Uniti e Canada), conta oltre 50 milioni di utenti. Nel 2021, secondo il Report App Annie, Too Good To Go è stata l’app più scaricata in Italia nel settore Food & Drink.
Too Good To Go permette a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati ed hotel di recuperare e vendere online – a prezzi ribassati – il cibo invenduto “troppo buono per essere buttato” grazie alle Magic Box, delle “bag” con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo. Gli utenti della app non devono far altro che geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, ordinare la propria Magic Box, pagarla tramite l’app e andarla a ritirare nella fascia oraria specificata per scoprire cosa c’è dentro.
In Italia Too Good To Go è stata lanciata in oltre 80 città, conta più di 5 milioni di utenti, ha permesso di salvare 6 milioni di pasti e di non emettere in atmosfera oltre 14 milioni di kg di CO2e.

www.toogoodtogo.it

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Cile per export idrogeno verde. Dal 17 al 22 gennaio il Cile accoglie la Mission HV, un incontro che riunisce i più importanti attori europei nel settore energetico con l’obiettivo di discutere i progetti infrastrutturali necessari per garantire la catena di approvvigionamento di idrogeno verde e pianificare le condizioni necessarie per stabilire un corridoio di esportazione – importazione di energia pulita tra Cile ed Europa.
Con questo evento, ProChile, l’agenzia governativa incaricata della promozione internazionale del paese, segna l’inizio di una nuova tappa del suo progetto che mira a fare del Cile l’esportatore di energie rinnovabili più competitivo del mondo entro il 2030.

Per cinque giorni, i rappresentanti di aziende europee come Engie, Total, Enel, Siemens, RWE, Austria Energy, Linde o Statkraft, insieme ai principali attori dell’ecosistema cileno si incontrano con una delegazione guidata dal Porto di Rotterdam e visitano importanti progetti pilota nel nord e nel sud del Cile. La Mission HV, il progetto, che è stato sviluppato dal Ministero dell’energia cileno e il Porto di Rotterdam, con il sostegno delle ambasciate di entrambi i paesi e ProChile, genererà sinergie e soluzioni di progetto relative alla catena di approvvigionamento di idrogeno verde tra il Cile e l’Europa, comprese le questioni relative alla certificazione, questioni normative, commerciali, tecnologiche, di capitale umano e di sviluppo delle infrastrutture.

I Paesi Bassi e il Cile hanno lavorato insieme per creare un corridoio in grado di permettere di esportare l’idrogeno prodotto in modo rinnovabile in Cile e distribuirlo in modo efficiente ai diversi paesi d’Europa dal porto di Rotterdam.
Con questo evento, entrambi i paesi cercano di associare tutti i loro alleati europei e cileni intorno a un obiettivo comune.

Con la più potente radiazione solare del pianeta e venti on-shore che competono con i potenziali off-shore in altre aree geografiche, il Cile ha le condizioni naturali per produrre più di 1800 GW di energia rinnovabile, 75 volte il bisogno del paese per il consumo interno. Per accompagnare questo potenziale di esportazione, il paese ha lanciato nel 2020 la sua Strategia Nazionale di Idrogeno Verde, una tabella di marcia con cui mira, entro il 2030, ad essere il leader mondiale nella produzione di H2 per elettrolisi e a produrre l’idrogeno verde più economico del mondo con un prezzo inferiore a 1,5 USD / kgH2.

Da parte sua, il porto di Rotterdam, considerato il più grande complesso industriale d’Europa e attraverso il quale arriva circa il 13% dell’energia totale utilizzata in Europa, è una delle forze trainanti della strategia nazionale olandese per l’idrogeno, la cui missione è quella di mantenere la leadership logistica del paese e porsi come principale piattaforma europea per l’importazione di combustibili a bassa emissione di carbonio.

“La nostra capacità di diventare un esportatore di energia rinnovabile dipende dalla creazione di una nuova infrastruttura di produzione, stoccaggio e trasporto che ci permetta di sfruttare al massimo le condizioni naturali del Cile” afferma Marcelo Villagrán, direttore di ProChile nei Paesi Bassi e responsabile di Hydrogen for Europe. “Lo sviluppo di questa nuova industria è una grande sfida che richiede importanti investimenti industriali e sviluppi tecnologici. Lavorare mano nella mano con le parti interessate europee è fondamentale per attirare gli investitori e gli sviluppatori, ma anche per garantire che le norme e le certificazioni necessarie per la futura esportazione di idrogeno verde e dei suoi derivati saranno soddisfatte”.

Monica Swanson, Senior Business Manager, International Hydrogen, Porto di Rotterdam spiega: “La strategia olandese per l’idrogeno prevede le importazioni e per questo motivo stiamo sviluppando l’infrastruttura per ricevere e distribuire energia pulita in tutta l’Europa. Ma inoltre vogliamo collegare i principali attori e stabilire partenariati per promuovere progetti legati alla produzione e sostenere così i nostri futuri fornitori. Il Cile è un paese con un grande potenziale, in particolare nella produzione di idrogeno verde e dei suoi derivati come l’ammoniaca verde il metanolo e i combustibili sintetici. Siamo convinti che il paese può diventare un fornitore chiave delle fonti di energia del futuro, in grado di soddisfare una parte sostanziale della domanda prevista nei Paesi Bassi e in altri paesi europei.

4th Green Hydrogen Summit – Cile 2022
Oltre a Mission HV, la quarta versione del Green Hydrogen Summit organizzato da Corfo, l’agenzia di sviluppo economico del governo cileno, è programmata dal 17 al 23 gennaio. L’evento virtuale riunisce più di 5.000 persone provenienti da tutto il mondo, principalmente legate allo sviluppo di progetti di produzione di idrogeno verde in America Latina.

ProChile è un’istituzione del Ministero degli Affari Esteri che promuove l’offerta di beni e servizi cileni nel mondo. Attraverso una rete di più di 50 uffici internazionali e 16 uffici nelle diverse regioni del Cile, i suoi team di professionisti specializzati lavorano per rafforzare la posizione del paese nei mercati internazionali, diffondere le opportunità di investimento in Cile e per promuoverne il turismo. ProChile possiede in Europa 12 uffici che forniscono informazioni di elevata qualità agli importatori ed esportatori cileni per generare collegamenti e individuare nuove opportunità.

www.prochile.gob.cl

Caro energia e chiarezza. Prima di parlare di interventi è necessario comunicare le somme da trovare, solo così si possono garantire azioni efficaci dove tutti devono fare la propria parte.
Necessaria la massima condivisione, trasparenza e chiarezza del processo decisionale per giungere a una soluzione che non penalizzi il settore delle rinnovabili a vantaggio dei combustibili fossili.

ITALIA SOLARE condivide la necessità di approntare misure in grado di garantire l’immediata riduzione delle bollette di energia elettrica e gas naturale che stanno minacciando la competitività del tessuto industriale e il benessere delle famiglie nel nostro Paese, tuttavia si chiede se siano stati fatti dei calcoli in merito a quante risorse economiche siano necessarie.

“Solo una volta che sono stati fatti calcoli precisi si può capire la strategia da adottare e come intervenire. Se servono 20 o 30 miliardi non si può perdere tempo a parlare di extraprofitti, ma è necessario prevedere un fondo straordinario di supporto a famiglie e imprese per sopravvivere nel 2022 e in parallelo adottare un piano efficace per svincolarsi dal gas”, commenta Paolo Rocco Viscontini Presidente di ITALIA SOLARE.

Le parole espresse dal Ministro Cingolani durante la sua audizione in Senato non aiutano a capire le intenzioni del governo e rischiano di generare molti malintesi. La partita è così grave e urgente da richiedere massima condivisione, trasparenza e chiarezza, oltre a un rigore tecnico imprescindibile.

“A nostro giudizio – sostiene l’associazione – in nessun modo si dovrebbe ricorrere a interventi tali da alterare il funzionamento del mercato e soprattutto i rapporti tra i soggetti dell’intera filiera. In particolare, nel caso dell’energia elettrica, non riteniamo possibile l’introduzione o il rafforzamento di forme di ritiro amministrato dell’energia a opera di soggetti istituzionali, che dovrebbero semmai essere incaricati di fornire opportune garanzie agli operatori di settore a sostegno dell’efficiente funzionamento del mercato”.

ITALIA SOLARE ribadisce la propria posizione, già espressa nella lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Draghi a fine anno: gli operatori del fotovoltaico sono disponibili a fare la loro parte, ma solo ed esclusivamente mettendo un limite massimo ai prezzi di vendita dell’energia sul mercato e non toccando in alcun modo le tariffe incentivanti dei conti energia, se e solo se i soldi trattenuti verranno restituiti in modalità da concordare e se tutti partecipano allo sforzo, a cominciare da chi produce e vende i combustibili fossili, per arrivare ai concessionari che devono abbassare i loro guadagni.

“È arrivato il momento di intaccare i sussidi ai combustibili fossili, perché altrimenti ci troviamo al paradosso di andare a toccare chi ha investito nelle rinnovabili, senza intaccare invece il mondo dei fossili che è quello che ci ha portato al disastro in cui ci troviamo. I sussidi alle fossili sono oltre i 10 miliardi di euro all’anno e devono essere urgentemente rivisti”, commenta Rocco Viscontini.

Fondamentale è che ci sia una convocazione delle parti chiamate in causa perché scelte così importanti vengano prese in seguito a un veloce ed efficace confronto con le associazioni più rappresentative del settore.

“La proposta di riaprire i giacimenti nazionali è antistorica, miope e certamente non influirà sul prezzo delle bollette – sostiene l’associazione – “Il prezzo del gas in Europa si forma all’hub olandese ed è ormai condizionato dal prezzo asiatico. Il gas estratto in Italia sarebbe una goccia nel mare che automaticamente entrerebbe nel mercato e assumerebbe un valore uguale al resto del gas movimentato (centinaia di miliardi di mc/anno). Abbiamo molti dubbi che la vendita del gas nazionale si svincoli completamente dalle logiche dei prezzi di mercato internazionali a cui siamo indissolubilmente legati. Senza contare che i tempi necessari per riattivare i giacimenti sono molto lunghi, mentre molti GW di rinnovabili, fotovoltaico in testa, possono essere messi in campo in poche settimane o mesi.”

ITALIA SOLARE è dell’opinione che sia necessario lavorare a misure di lungo termine, volte a esempio alla promozione dei PPA (Power Purchase Agreement) di energia rinnovabile che sono la soluzione per aiutare da subito i consumatori industriali e residenziali.

Sia dal lato dell’offerta sia della domanda sono giunti segnali inequivocabili di un’ampia disponibilità all’attivazione di contratti di questo tipo, se viene garantito un contesto normativo che riduce gli ostacoli alla loro stipula. In tal senso vale la pena ribadire che andrebbe favorita (o resa obbligatoria) la vendita di energia da parte dei produttori agli operatori del mercato libero, in modo da aumentare al massimo la liquidità dell’offerta.

“È il momento di guardare alle soluzioni concrete ed efficaci già presenti nel nostro Paese, senza andare a cercare tecnologie, come il nucleare, o soluzioni francamente inaccettabili per le tempistiche e i risvolti ambientale ed economici che hanno”, conclude il Presidente di ITALIA SOLARE.

ITALIA SOLARE è un’associazione di promozione sociale che sostiene la difesa dell’ambiente e della salute umana supportando modalità intelligenti e sostenibili di produzione, stoccaggio, gestione e distribuzione dell’energia attraverso la generazione distribuita da fonti rinnovabili, in particolare fotovoltaico. Promuove inoltre la loro integrazione con le smart grid, la mobilità elettrica e con le tecnologie per l’efficienza energetica per l’incremento delle prestazioni energetiche degli edifici.
“ITALIA SOLARE è l’unica associazione in Italia dedicata esclusivamente al fotovoltaico e alle integrazioni tecnologiche per la gestione intelligente dell’energia”.

ph. © Enrico Rainero

www.italiasolare.eu

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Legno-arredo “green” strategico. Si chiude un anno importante per il settore del legno-arredo, nel quale si è consolidata la scelta strategica della sostenibilità. Lo confermano i dati di FSC, Forest Stewartship Council ®, l’organizzazione internazionale no profit che si occupa di gestione forestale responsabile.

A fronte delle importanti oscillazioni di prezzo della materia prima, provocate dalla forte domanda e dalla scarsa disponibilità di legno, che hanno condizionato il mercato insieme alla pandemia da Coronavirus, la sostenibilità e l’innovazione si sono rivelate infatti la chiave di volta nel settore “furniture” italiano ed europeo: a novembre di quest’anno un quarto delle oltre 20mila aziende delle filiere europee certificate FSC appartengono al settore del mobile in legno per interni ed esterni. I Paesi con numeri di certificazione più elevati, come rileva il database di FSC International aggiornato a novembre 2021, sono la Polonia (861), il Regno Unito (746) e, appunto, l’Italia (602).
Numeri importanti, che trovano conferma nella crescente domanda di prodotti di origine sostenibile: una nuova ricerca condotta da Globescan per conto di FSC International segnala infatti che l’84% dei consumatori si aspetta che le aziende si assicurino che i prodotti in legno/carta che vendono non contribuiscano alla deforestazione. Il rapporto fa parte degli sforzi di FSC per descrivere come le foreste, le persone e i mercati stiano rispondendo ai cambiamenti globali.

“Il settore – spiega Diego Florian, direttore di FSC Italia – sta imparando a puntare su sostenibilità e filiere corte e flessibili, capaci quindi di rispondere meglio alle fluttuazioni nell’approvvigionamento della materia prima, con una riscoperta anche delle filiere nazionali. La pandemia ha insegnato infatti che la sostenibilità va garantita in tutta la filiera. Come FSC il nostro impegno è accompagnare, favorire e valorizzare la scelta della sostenibilità da parte delle aziende. Lo facciamo anche con il nostro Furniture Awards, che quest’anno per la prima volta ha avuto infatti un respiro europeo”.

La terza edizione dell’FSC Furniture Awards, che si è conclusa un mese fa, ha così premiato, quest’anno, Composad (Italia), Melaco (Polonia), Hammerbacher (Germania), Schafer Trennwandsysteme (Germania), Roda (Italia), Community Products (UK), Buoyant Upholstery (UK), Stosa (Italia), Calligaris (Italia), Cantarutti (Italia) ed Era Grupa (Croazia). Sei le categorie di premi (home-living, home-office, arredo ufficio, arredo spazi pubblici, arredo esterno per la casa, arredo esterno per spazi pubblici) e cinque premi speciali (csr, comunicazione, green, etichettatura e piccole imprese) assegnati da una giuria composta da rappresentanti FSC degli uffici degli 11 Paesi concorrenti (Austria, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Polonia, San Marino, Serbia, Slovenia, Regno Unito). È stata assegnata anche una menzione speciale.

“Nell’era del cambiamento climatico dobbiamo fornire soluzioni praticabili ed esempi positivi di come la conservazione delle foreste, le comunità e i mercati possano coesistere. L’FSC Furniture Awards promuove le best practice, premiando i risultati delle aziende che hanno deciso di condividere con FSC il loro percorso verso la sostenibilità” afferma Alexia Schrott, marketing manager di FSC Italia e coordinatrice del premio.

I campioni dell’arredo sostenibile FSC del 2021
L’azienda italiana Composad, con sede a Viadana (Mantova), ha vinto il premio della categoria Home-living con i sistemi letto Velata; Melaco è l’impresa polacca specializzata in componenti per la progettazione di mobili che ha vinto la categoria Home-office. Due aziende tedesche sono state premiate invece, rispettivamente, nelle categorie mobili per ufficio e mobili per spazi pubblici: Hammerbacher, realtà certificata FSC di Neumarkt in der Oberpfalz, vicino a Norimberga, e Schäfer Trennwandsysteme, produttore di porte e divisori in legno, spogliatoi e armadietti per spazi pubblici.

Il premio Outdoor furniture for home è andato invece all’italiana Roda e ai suoi lettini in legno Orson, mentre l’azienda britannica Community Products (UK) LTD ha vinto ben due categorie: Outdoor furniture per spazi pubblici, con i suoi mobili in legno e attrezzature da gioco per bambini e lo speciale Green award per la sua politica di sostenibilità. Un’altra azienda britannica, Buoyant Upholstery, è stata premiata con il premio speciale per le politiche di CSR, mentre all’italiana Stosa è stato riconosciuto l’impegno nel promuovere i valori di FSC con il premio speciale per la comunicazione. Calligaris ha ricevuto il premio speciale per la migliore etichettatura FSC dei suoi iconici prodotti di design, mentre Cantarutti ha ottenuto il premio riservato alle piccole imprese. Infine, una menzione speciale è stata conferita all’azienda croata Era Grupa per la dedizione nell’approvvigionamento di input certificati FSC.

Il Forest Stewardship Council (FSC) è un’organizzazione non governativa e no-profit che include tra i suoi 900 membri internazionali gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commercializzano prodotti forestali, gruppi della grande distribuzione organizzata, ricercatori e tecnici, che operano insieme allo scopo di promuovere in tutto il mondo una gestione responsabile delle foreste.

FSC Italia nasce nel 2001 come associazione no-profit, in armonia con gli obiettivi di FSC International. Il marchio ha assunto un ruolo di primo piano nel mercato dei prodotti forestali quali legno, carta e prodotti non legnosi (come ad esempio il sughero), collocando il nostro Paese al secondo posto nella classifica internazionale e al primo in quello europeo per quel che riguarda le certificazioni FSC della Catena di Custodia (Chain of Custody, CoC).
Il marchio FSC identifica infatti i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. La foresta di origine viene infatti controllata e valutata in maniera indipendente in conformità a questi standard (principi e criteri di buona gestione forestale), stabiliti ed approvati dal Forest Stewardship Council International tramite la partecipazione e il consenso di tutte le parti interessate.

www.fscfurnitureawards.org